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giovedì, 2 Gennaio 2025

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17 aprile, il SI al referendum fa bene al mare e alla Democrazia

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di Mauro Meschini – È stato fatto di tutto per oscurare il Referendum del 17 aprile, anche il mancato abbinamento con le amministrative di giugno, che avrebbe permesso di risparmiare qualche milione di Euro, aveva come obiettivo primario quello di boicottare la libera espressione dei cittadini.

Ancora in questi giorni Renzi e Napolitano rinnovano i loro appelli per l’astensione contraddicendo quanto affermato in altre occasione e, probabilmente, violando anche la legge.

Sarà bene ricordarsi del loro comportamento ad ottobre quando, invece, chiederanno di sostenere, in un altro referendum, la controriforma della Costituzione da loro fortemente voluta…

Ma torniamo al voto del 17 aprile, all’importanza di votare e di votare SI. Un SI di buon senso che non provocherà catastrofi o perdita di posti di lavoro, come si vuole far credere, sancirà invece il termine di una concessione per la trivellazione in mare alla sua normale scadenza, eliminando la possibilità che possa continuare “a vita”. In pratica anche per l’estrazione del petrolio saranno valide norme uguali a quelle che esistono per tutti gli altri tipi di concessioni.

Oltre a questo, come in ogni referendum, i cittadini potranno indicare verso quale direzione le scelte politiche future si dovranno orientare e con il SI sarà sottolineata la volontà di abbandonare i combustibili fossili per altre fonti di energia rinnovabili e con minore impatto ambientale.

Quindi il voto di domenica non è assolutamente da trascurare, sia per i contenuti sia per il valore politico e democratico che rappresenta.

In particolare il secondo aspetto, per la Toscana e il Casentino, può assumere un carattere ancora più rilevante, soprattutto in questo periodo dove si privilegiano scelte che portano ad una sostanziale riduzione degli spazi di partecipazione dei cittadini e della libera espressione democratica.

Lo abbiamo visto con la bocciatura del referendum sulla legge sanitaria chiesto da 55.000 toscani e boicottato con tutti i mezzi possibili. Lo vediamo con le richieste che vengono dal nostro territorio di tenere referendum per procedere alla fusione tra comuni per far nascere soggetti amministrativi più grandi ed efficienti, anche in questo caso si perde tempo, si complicano le cose, si crea ogni tipo di difficoltà perché le richieste che vengono dai cittadini non vengano neppure prese in considerazione.

Considerato tutto quello che ci è stato e ci viene impedito, non è male approfittare del voto di domenica anche per riprenderci lo spazio, e la sovranità, che la Costituzione affida ai cittadini.

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