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sabato, 19 Aprile 2025

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A Serravalle il bollino “Meraviglia Italiana”

di Eugenio Milizia – A Serravalle è stato conferito il bollino “Meraviglia italiana”, un progetto che realizza un itinerario con un alto impatto storico culturale attraverso la selezione di 1000 tra le meraviglie italiane, individuate tra siti paesaggistici e manifestazioni di carattere culturale. Il progetto è patrocinato, fra l’altro, della Camera dei Deputati, del Ministro della Gioventù e del Ministero per i Beni e Attività culturali.

Castellare sei miglia a tramontana di Bibbiena situato sopra un dirupato sprone dell’alpe di Serra prolungamento del monte Cotozzo, dove confluiscono i fossi di Camaldoli, di Serravalle e di Prataglia, ebbe origine nel 1188, edificato da Amadeo Vescovo di Arezzo, al crocevia delle strade che conducono l’una a Camaldoli e l’altra alla Badia di Prataglia, per proseguire poi verso Corezzo, nel qual luogo questa strada si innestava poi a Serra in quella Via Romea che conduceva in Romagna.

Morto Amadeo, il Vescovo Guglielmo Ubertini, di lui successore, dette nel 1253 il feudo all’abate di Prataglia Guglielmo, che si obbligò a pagargli annualmente ventisette denari per ogni focolare. Le continue lotte fra Ubertini, Tarlati e Guidi, che insanguinavano il Casentino nel ‘300, indussero i monaci di Prataglia poco dopo la metà di questo secolo, a cedere in accomandigia per dieci anni il castello di Serravalle con quello di Frassineta ad Azzone degli Ubertini,

Nel 1404, però, la repubblica fiorentina spedì in Casentino 500 soldati al comando di Giacomo d’Alamanno Salviati, che riuscì a dominare i bellicosi Ubertini ed i Guidi di Bagno, facendoli sloggiare da oltre trenta castelli, tra cui quello di Serravalle. Da allora il feudo di Serravalle fu aggregato alla podesteria di Bibbiena sotto l’egemonia della Repubblica fiorentina, quindi passò ai Medici ed ai Lorena Granduchi di Toscana e finalmente allo Stato iItaliano.

Nel1865 Serravalle contava 584 abitanti. La strada attuale fu costruita dal 1901 al 1903. Sulla cima del colle di Serravalle sorge una moderna chiesa in stile romanico, fatta costruire con pietra serena del luogo e a proprie spese da un mecenate italo-americano, Egisto Paolo Fabbri. Presso le suore Mantellate, i bambini delle elementari apprendono attivamente la musica con l’originale metodo ideato dall’americana Justine B. Ward.

Nativo di Serravalle è l’illustre teologo padre Mariano Cordovani, di umili natali, che fu per molti anni maestro dei sacri palazzi apostolici nella Città del Vaticano. Deceduto il 5 agosto 1950 a Roma, le sue spoglie mortali riposano nella chiesa parrocchiale. A rappresentare il Pontefice Pio XII, il giorno dell’inumazione, il 29 settembre 1952, venne l’allora arcivescovo pro-segretario di Stato Mons. Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, che in quella occasione soggiornò all’Eremo di Camaldoli.

Oggi Serravalle è una quieta stazione climatica, adattissima per chi desidera riposarsi verament; dispone di alcuni elementi di prim’ordine: l’essere appartato, anzi isolato, lontano dai centri urbani e dalle strade di grande traffico, con aria buona, acque pure, verde e silenzio.

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