COMUNICATO – La rassegna, che da sempre fonde musica e natura, ha fatto vivere al pubblico un’esperienza totalizzante nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, nonché uno dei patrimoni forestali più importanti d’Italia considerato un vero e proprio paradiso per gli amanti della montagna e della natura, e nei comuni attigui.
Domani, mercoledì 27 luglio, l’ultimo appuntamento della sei giorni è affidato anche quest’anno al pianista e compositore di fama mondiale LUDOVICO EINAUDI, con il suo speciale appuntamento live nel Castello di Romena a Pratovecchio Stia. Un luogo magico che ha fatto innamorare anche l’artista, lieto di suonare i suoi brani per l’affezionato pubblico del festival.
«Essere trionfalistici non va mai bene: altamente sconsigliabile soprattutto quando si è direttamente coinvolti – dichiara il direttore artistico Enzo Gentile – Ma l’edizione 2022 di Naturalmente pianoforte va archiviata con la soddisfazione completa di tutte le componenti scese in campo: il pubblico per primo, che ci ha dato fiducia anche negli appuntamenti meno scontati, mostrando ben oltre i numeri l’ampio gradimento per le proposte. Approva la cittadinanza, di Pratovecchio che è il fulcro della manifestazione, ma anche del Casentino intero, dove abbiamo portato una colonna sonora di qualità. Hanno espresso adesione e plauso gli stessi artisti, che hanno potuto scoprire una terra accogliente e ricca di bellezza. E, infine, festeggiano coloro che ci hanno sostenuto, e poi i volontari, i responsabili dell’organizzazione che con un lavoro meticoloso hanno messo in campo una macchina di straordinaria efficienza. Personalmente va a loro il mio primo atto di riconoscenza: sarà il passo decisivo per riportare presto, qui, la musica di Naturalmente pianoforte».
L’inizio del festival è stato dedicato agli omaggi, dall’apertura con Alberto Tafuri a Camaldoli che ha ricordato in musica Ennio Morricone, fino a Carlo Guaitoli a Chiusi della Verna con le note delle composizioni di Franco Battiano con il quale aveva suonato a La Verna 26 anni prima.
Flavio Oreglio e Alberto Patrucco hanno divertito il pubblico con la loro originale performance “Non facciamo mai la stessa cosa. Se poi cambia anche il pubblico, siamo a posto” a Bibbiena, mentre Alan Clark ha ripercorso a Poppi la carriera e la musica dei Dire Straits, di cui è tastierista e fondatore. Pratovecchio ha ospitato, invece, una formazione inedita: Torpedo Blu Duo insieme alla pianista Sade Mangiaracina.
A Stia Pacifico ha presentato il suo libro “Io e la mia famiglia di barbari” (La nave di Teseo) e si è esibito dal vivo con un best of dei brani del suo repertorio, accompagnato alla viola da Antonio Loffreddi. Danza e musica si sono incontrate grazie allo spettacolo proposto da Cialdo Capelli e Valentina Bellinaso, che è stato ampiamente apprezzato dal pubblico del festival. Massimo Priviero si è esibito a Stia con brani del suo repertorio, mentre Demian Dorelli ha proposto a Pratovecchio un omaggio a Nick Drake.
Il funk e la musica dance suonata al pianoforte da Umberto Petrin ha fatto ballare i presenti al suo concerto a Porciano, mentre Paolo Rossi ha fatto divertire gli abitanti di Pratovecchio e non solo con il suo spettacolo “Pane o libertà”. L’“Open Machine” di Vittorio Cosma, format unico nel panorama contemporaneo italiano, ha coinvolto Pacifico, Frida Split, Tuzzy e il pubblico presente con improvvisazioni e sperimentazioni musicali.
L’alba di domenica si è levata con le note di Genesis Piano Project di Adam Kromelow alla Pieve di Romena, mentre il tramonto è stato accompagnato dal concerto di Marco Vezzoso, Alessandro Collina e Andrea Marchesini che hanno omaggiato Vasco Rossi e altri grandi artisti italiani. Paolo Rossi è stato intervistato da Enzo Gentile e Massimo Orlandi a Romena, e Fabio Concato invece, con i suoi musicisti, si è esibito a Pratovecchio con una nuova rivisitazione dei suoi brani.
Da menzionare anche i concerti di musica classica di Irene Ninno e Filippo Tenisci, Luis Di Gennaro ft. Comakena & Afran.
Grande successo per Musica nei Borghi, una serie di concerti a cura di Luis Di Gennaro in luoghi ricchi di storia e cultura. Questi gli artisti che hanno suonato nei piccoli borghi del Casentino: Alessandro Mariano, Silvia Carletti, Francesco Santini, Riccardo Maini, Benedetta Tirri, Jacopo Scaccini, Marco Maggi, Leonardo De Donno, Franco Panizon, Marco Samuel, Arianna Carpentieri, Lorenzo Tempesti, Igor Longhi, Gerardo Del Monte, Pietro Formai, Marina Feruglio, Fiamma Velo, Giuseppe Sarno, Jacopo Croci, Gianmarco Merlini, Francesco Strano, Alice Santi.
L’edizione 2022 di Naturalmente Pianoforte è stata caratterizzata dalla fusione di nuovi mondi artistici, come danza, teatro, comicità, tutti legati alla musica del pianoforte, protagonista assoluta del festival. Tanti eventi collaterali come il laboratorio a cielo aperto de Il Sedicente Moradi, le rappresentazioni dei bruscelli a cura di Ass. L’Ottava Rima, le letture animate per i più piccoli a cura di Lina Giorgi, le letture in musica a cura di Club della lettura Pratovecchio e il laboratorio di stone balancing di Nicola Doni.
All’interno del festival si è tenuta una masterclass di pianoforte classico, a cura del Maestro Andrea Turini, organizzata dall’Associazione Culturale PratoVeteri di Pratovecchio rivolta a pianisti italiani e stranieri senza limiti d’età. Gli studenti del Liceo Scientifico e dell’I.T.T. di Poppi, invece, sono stati coinvolti con il progetto Scuola-Lavoro “Tasto 89” e hanno avuto la possibilità di esibirsi con musica dal vivo e spettacoli.
L’arte contemporanea ha incontrato ancora una volta la musica con un laboratorio, a cura di Silvia Rossi, che ha visto la presenza di 17 artisti al lavoro su 17 pianoforti, con lo scopo di creare una mostra itinerante in tutta Italia.
Inoltre, per tutta Pratovecchio sono stati esposti 40 pianoforti colorati, dismessi e riportati in vita dagli alunni e dagli studenti del Casentino e messi a disposizione di tutti.
NATURALMENTE PIANOFORTE, organizzata dall’Associazione culturale PratoVeteri di Pratovecchio Stia con il contributo del Comune, dell’Ente Parco delle Foreste Casentinesi e di numerose aziende della valle e della provincia di Arezzo, è una kermesse pianistica biennale che vede la Direzione Artistica di Enzo Gentile.
Da sempre caratterizzata per la sua ricca e diversificata proposta musicale, che spazia dalla classica al jazz, senza dimenticare la musica sperimentale e le proposte dal taglio pop e cantautorale, il festival vuole sviluppare un progetto di musica diffusa tra concerti, workshop, improvvisazioni di grandi professionisti e non. La valle del Casentino si riconferma come luogo perfetto per ospitare, riunire e far incontrare persone da tutta l’Italia, crocevia di artisti, appassionati di musica e di chi è alla ricerca di un’esperienza autentica immersa tra la natura incontaminata delle foreste, i castelli e i luoghi sacri.