Ancora sul sottopasso di Subbiano

Se la minoranza del Consiglio Comunale di Subbiano si è espressa sulla rinuncia del Comune al progetto del sottopasso che avrebbe collegato via Fantoni a via Garibaldi, nelle zona delle scuole, il Sindaco e gli amministratori di maggioranza tornano a parlare di quest’opera, progettata dalla precedente Amministrazione, a cui la Giunta ha rinunciato dopo un’attenta valutazione delle risorse disponibili, dei lavori del sottopasso di via Verdi da terminare, dei progetti comunque più urgenti, oltre al fatto che le due parti del paese, tagliate in due dalla SR 71, attualmente sono ben collegate.
“L’ amministrazione di Subbiano” afferma la consigliera Roberta Montecchi, delegata alla comunicazione istituzionale, a nome di tutti gli amministratori di maggioranza” non soffre assolutamente l’ esistenza di una opposizione che sa svolgere bene il suo lavoro a meno che non s’ intenda per “buon lavoro” quello di attaccare tutto quello che facciamo anche se è il bene della collettività. Attaccare a tal punto che in consiglio comunale il Sig. Lavorca ci ha accusato di avere sbagliato il bilancio di previsione, quando noi quel bilancio ce lo siamo ritrovato e lui era allora assessore al Bilancio. Abbiamo risposto pubblicamente perché è una decisione che abbiamo preso e crediamo sia d’ interesse della collettività, non c è nessuna regola contraria né scorrettezza, se lasciaste da parte la rabbia forse apprezzereste la scelta. Non abbiamo mai detto che le risorse per il sottopasso non c’ erano, abbiamo solo detto che il comune avrebbe dovuto sostenere la spesa di 175.000 euro. Insomma avevamo da parte i soldi per comprare le caramelle ma ci compriamo il pane (bene più urgente) insomma preferiamo spenderli per realizzare più velocemente una mobilità più sicura per tutti quei ragazzi che accedono alle scuole.Noi invece invitiamo la minoranza a leggere bene quello che scriviamo e soprattutto a rendersi conto che informare i cittadini delle nostre decisioni o di cosa facciamo anche tramite i giornali è un modo di essere trasparenti a cui vi dovrete abituare perché cercheremo di consolidarlo sempre di più”” conclude Roberta Montecchi.