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giovedì, 26 Dicembre 2024

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Bar Bibbiena: dove tutto era lontano, lontanissimo tranne la felicità…

I bar sono luoghi di socialità. Da sempre. Con la pandemia questi spazi aperti di incontro tra generazioni, avamposti delle nostre piccole frontiere, hanno assunto un significato e un valore ancora più profondi. Ci sono mancati, perché abbiamo perso quei momenti in cui tutto è possibile nella “chiacchiera” leggera, nell’incontro tra un caffè e una giocata a carte.

Ma quando un bar storico, dove generazioni di giovani si sono ritrovate chiude, allora succede qualcosa di inaspettato. Venendo a mancare il luogo in cui tutto è accaduto, il proscenio della nostra gioventù, il cuore si spezza e lascia spazio al ricordo più vero, alla nostalgia, ad un grazie sospeso tra il passato e un futuro incerto.

Questo è la lettera di chi al Bar Bibbiena deve ricordi unici, momenti indimenticabili, pezzi di giovinezza spensierata, dove tutto era lontano, lontanissimo tranne la felicità.

“Si va a letto, è tardi ho sonno “!

“ma dai è ancora presto, un’oretta al bar Bibbiena e poi si va tutti”

Sono quasi le due di notte, siamo certi che il bar è ancora aperto, come se stesse aspettando noi per chiudere la lunga giornata; noi chi, un gruppo di amici nati a cavallo o nell’immediato dopo guerra; con il Bar Bibbiena ci siamo cresciuti.

La coda la domenica pomeriggio per 10 lire di gelato servito dallo zio Beppe, Valdengo, la Lori, Pino.

In quegli anni un po’ tutti i locali erano punto di ritrovo di gruppi di giovani e meno giovani; il Bar Bibbiena è frequentato da operai, commercianti, contadini ed ambulanti, in particolare nei giorni di mercato e da una borghesia paesana in genere molto aperta come mentalità.

Poi ci siamo noi a fare da cerniera ideale tra tutti gli altri.

Il Bar ci coinvolge e noi coinvolgiamo tutti coloro che lo frequentano.

Gli anni splendidi della squadra di calcio, la Bibbienese, le discussioni (non sempre serene), la riorganizzazione di anno in anno dell’assetto societario, gli impegni di ciascuno, la ricerca di finanziamenti, delle sponsorizzazioni, insomma di quant’altro necessita per affrontare un’altra annata calcistica.

Il Bar Bibbiena è il centro, il fulcro di tutto questo, dando di sé una disponibilità totale.

Si decideva di promuovere una cena per il finanziamento della squadra, dove, naturalmente nei locali del Bar. Quanti sbuffi la Lori: “questa volta fate da voi non voglio saperne niente”!

Poi, coinvolta sino al collo, finiva per essere il pernio dell’organizzazione.

Bibbiena è sempre stata una città capace di integrare coloro che nel tempo ci sono capitati e in molti casi ci sono restati a vivere.

Il Bar Bibbiena ha dato un contributo importante a questo processo di integrazione. Mentre scrivo mi vengono in mente fatti, episodi accaduti nel tempo e mi trovo a ridere come se tutto fosse successo ieri sera.

Tanti erano gli appassionati del biliardo ed in particolare i cultori della stecca. Quando iniziavano le sfide più interessanti le panche a lato del biliardo erano stipate di gente interessata ed in religioso silenzio. C’era quasi sempre qualche faccia nuova che spingeva, si faceva largo, fino a che riusciva a piazzare una sedia in posizione ottimale per seguire il gioco.

In quelle occasioni, il Dudi, buon giocatore di stecca, dopo varie prove per colpire una palla alta, finiva regolarmente per chiedere lo steccone. Armato di questo e non solo, si distendeva il più possibile sul biliardo, per caso proprio davanti all’incauto spettatore e… BRUMMMM ! il Bar esplodeva in una risata, l’incauto spettatore scompariva all’istante. Da dietro al banco la Lori “Dudi sei sempre il solito cretino” e mentre lo diceva si sbellicava a sua volta dalle risa.

Il Bar aveva perso un potenziale cliente? Ma no! Il pomeriggio successivo lo si vedeva di nuovo tra gli spettatori, magari in una posizione più defilata.

Episodi come questi e tanti altri, finivano per far sentire a casa propria anche chi in quel momento ne era distante.

I partecipanti al Rally del Casentino avevano nel Bar Bibbiena un riferimento importante.

Molti di loro nel tempo hanno considerato Bibbiena un luogo dove tornare quando possibile.

Tanti sono gli episodi, le occasioni che hanno visto coinvolto il Bar Bibbiena, chi lo frequentava, la città di cui porta il nome.

Sono passati anni ed all’appello mancano tanti clienti abituali del Bar.

Si è allontanata la Lori, si è allontanato Pino, si sta avvicinando la chiusura del Bar Bibbiena. Decisione questa che immagino assolutamente sofferta da Laura e dalla sua famiglia.

Tutto questo pesa anche su di noi.

Ci fermiamo un attimo ancora nel ricordo di questi anni, la malinconia prende il sopravvento. Ma no! questo non va bene, siamo ancora vecchi ragazzi con tanta voglia di zurlare e di prendersi in giro, poi, c’è sempre il Dudi!

Un gruppo di amici

 

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