di Francesco Meola – Sembrano volgere finalmente al termine, i lavori di adeguamento sismico del Palazzo comunale di Bibbiena. A darne notizia, ad inizio dello scorso mese, è stato il sindaco Filippo Vagnoli che, nel contempo, ha annunciato l’imminente chiusura anche del cantiere del teatro Dovizi.
Salvo imprevisti, dunque, i cittadini dovrebbero riappropriarsi di due fra i più importanti spazi cittadini, mentre dal Comune fanno sapere che proseguono spediti anche i lavori di recupero del chiostro di San Lorenzo e della strada di accesso al paese di Terrossola; è inoltre in corso l’efficientamento energetico della scuola media di Bibbiena, del campo di tennis, della piscina comunale nonchè la costruzione della scuola dell’infanzia di Soci. In totale, al momento in cui vi scriviamo, sono dunque dodici i cantieri attivi in città, per un totale di otto milioni di investimenti resi possibile mediante l’apporto determinante dei fondi regionali ed europei.
Ma torniamo al cantiere del Palazzo Comunale. L’inizio dei lavori in questione risale oramai a quasi tre anni fa quando nel febbraio del 2018, gli uffici comunali sono stati trasferiti da Palazzo Niccolini in altre sedi, tra i quali i locali della biblioteca Giovannini. Le opere sono poi proseguite per circa un paio di anni, arrivando così al settembre 2020, quando il Comune annunciò l’inizio dei lavori all’impianto termico ed elettrico per poi passare alla sistemazione degli infissi, la tinteggiatura e il trattamento dei pavimenti. Interventi, questi, che all’epoca spinsero il sindaco ad assicurare il termine dei lavori entro la fine dell’anno in questione salvo doversi rimangiare la parola data a causa di svariate problematiche di natura architettonica e strutturale, legate ai vincoli storici cui l’edificio è sottoposto.
Nonostante questo, l’Ente è riuscito a superare le criticità incontrate, anche grazie al lavoro svolto dal Genio Civile e dalla Soprintendenza, ma a quanto pare non è bastato a placare le ire dell’opposizione, secondo cui l’eccessiva durata dei lavori avrebbe inciso non poco sulle sorti del centro storico.
A tal proposito non va dimenticato che il cantiere fu avviato all’epoca dell’Amministrazione Bernardini, già finita più volte nel mirino della critica tenuto conto del grave disagio arrecato alle attività commerciali della zona. A quei tempi, infatti, secondo la minoranza, gli interventi dovevano essere organizzati per stralci funzionali, evitando lo spostamento completo degli uffici amministrativi, così come fu ritenuto errato chiudere via Berni e non prevedere un accesso adeguato al museo archeologico. Per non parlare poi dello spostamento del Comune nell’ala sopra la palestra delle scuole elementari, un edificio non sicuro che per essere adibito a sede temporanea ha comportato una spesa di oltre cinquantamila euro. Ma se a suo tempo le scelte della Giunta Bernardini suscitarono un vespaio di polemiche, altrettante lamentele si sono sollevate di recente, con l’attuale Amministrazione considerata incapace di imprimere la dovuta accelerazione al cantiere di Palazzo Niccolini.
Fortunatamente, allo stato attuale, tutto lascia presagire che questa volta sia solo questione di settimane, anche se avremmo preferito poter dar conto ai nostri lettori in maniera più articolata.
Per questo abbiamo provveduto a contattare il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, il quale però ha declinato il nostro invito a rilasciare dichiarazioni in merito comunicandoci che «qualsiasi notizia al riguardo verrà comunicata a tempo debito dal proprio ufficio stampa».
Noi vogliamo credere che entro la fine dell’anno venga finalmente messo il punto ad una vicenda che si trascina oramai da troppo tempo ma, stando agli umori raccolti tra i cittadini, sono in tanti ad avere più di qualche semplice perplessità. Riuscirà il primo cittadino a farli ricredere?