Le elezioni comunali di Bibbiena hanno dato un risultato inequivocabile: Bernardini è stato confermato a larghissima maggioranza. La lista di “centrosinistra” ha ottenuto un risultato modesto ma, diciamocelo, non del tutto inatteso. La prima riflessione che dovremmo fare, casomai, è capire il perché nello stesso giorno più del 60% dei bibbienesi ha votato il PD alle europee e poi una percentuale simile il Bernardini alle comunali. Sapevamo di avere una scommessa in salita. Il ritardo e le modalità con cui siamo arrivati alla formazione della lista e all’individuazione del candidato a Sindaco certo non hanno aiutato.
Sentiamo comunque di dover ringraziare sentitamente, prima di tutto, il candidato a Sindaco Paolo Volpi che con grande generosità ha detto sì ad una candidatura che sapeva difficile. Un ringraziamento anche a tutti quelli che hanno accettato di mettere la loro faccia ed il loro impegno sapendo che non li aspettava una vittoria certa. Questa disponibilità di persone provenienti dalla società civile ha una valore doppio, perché è facile candidarsi con i vincitori annunciati – magari sperando in qualche gratificazione postuma – ma non lo è altrettanto per chi sa di dover affrontare una salita impervia. E’ proprio questo il punto da cui ripartire: da questo gruppo di giovani e meno giovani, affacciatisi per la prima volta alla sfida politica. Perché una constatazione va fatta: in questa clima di antipolitica e di antipartitismo la lista veramente nuova era proprio quella del centrosinistra, di questo gruppo di generosi kamikaze, di fronte ad una lista pseudocivica come quella di Bernardini, politicamente molto più connotata.
Nel prendere atto del risultato del voto, auguriamo alla nuova vecchia amministrazione un buon lavoro nell’interesse dei cittadini. Facciamo anche una promessa: l’opposizione non sarà latitante, svolgerà il suo ruolo democratico di vigilanza e di controllo attento su tutte le scelte. Non sarà un’opposizione pregiudiziale, ma severa, soprattutto in tema di trasparenza, conflitti di interesse, politiche territoriali e sociali. E lo faremo non solo in Consiglio Comunale, ma anche tra la gente, perché avere la maggioranza non significa autorizzazione a “delinquere”, a fare il proprio comodo. I cittadini non hanno eletto un Potestà, ma un Sindaco ed un Consiglio Comunale, con maggioranza e opposizione. Noi rivendichiamo il ruolo del Consiglio, che non può essere ridotto ad un gruppo di soldatini muti pronti ad alzare la mano a comando, ma che deve avere un ruolo attivo di indirizzo e controllo. Lo stesso vale per le Commissioni consiliari che vanno convocate con regolarità, senza dimenticarsene com’è accaduto invece nei 5 anni passati per quella del sociale. Così funziona la democrazia e così noi la interpreteremo, con i Consiglieri eletti e con i candidati non eletti, insieme ai cittadini.
CENTRO SINISTRA PER BIBBIENA
Paolo Volpi
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