Camaldoli e la sua strada chiusa

Lettera di Lorenzo Verdelli – Camaldoli, uno dei centri di attrattiva turistica più importanti della nostra vallata, meta di migliaia di visitatori ogni anno, che grazie alle molte attività possibili, legate soprattutto ad arte e natura, insieme al Sacro Eremo, costituiscono un patrimonio culturale, invidiatoci in tutto il mondo.

Passeggiando insieme ad alcuni amici per Camaldoli, nel tentativo di risalire verso L’Eremo, passando dalla “Corta”, mi imbatto in una sbarra che ormai da tempo chiude l’accesso al traffico.

Questo piccolo tratto di strada, è uno degli accessi più rapidi per arrivare dal fondo valle all’eremo, uno dei due percorsi, asfaltati che consentono di arrivare presso il monastero. Da ben 17 mesi, la strada è stata interdetta al traffico veicolare, interrompendo un servizio importante per la comunità monastica dell’Eremo di Camaldoli, e per tutti i visitatori che accedono alle meravigliose foreste del Parco Nazionale.

Incuriosito dal fatto, ho deciso di percorrere a piedi la strada, per rendermi conto di quello che doveva essere il motivo che ha spinto le autorità ad interdirne la percorrenza, credendo di trovare lungo il percorso una frana, o uno dei ponti, pericolante.

Per fortuna, nulla di tutto questo, all’altezza di una delle cappelle si trova un ponte transennato, al quale manca una spalletta laterale, sul piano, disposte già in linea, per essere rimurate, ci sono tutte le pietre, necessarie alla ricostruzione.

Da ignorante, credo si possa trattare di un lavoro da fare in pochi giorni, con un impegno economico tutto sommato non eccessivo.

A questo punto, mi domando, quale sia il reale motivo per cui ad oggi, dopo 17 mesi di chiusura, la strada non sia stata ancora ripristinata, restituendo ad una zona, che soprattutto nel periodo estivo, con l’arrivo di migliaia di turisti, necessita di una viabilità sicura e scorrevole.

Mancano veramente poche settimane, alla stagione estiva, e spero, che chi ha competenza su questo tratto di strada, possa intervenire rapidamente affinché l’accesso possa essere ripristinato per dare un servizio migliore a chi deciderà di trascorrere le proprie vacanze nelle nostre meravigliose foreste.

Lorenzo Verdelli