di Riccardo Buffetti – L’anno corrente sarà portatore di cambiamenti dal punto di vista politico in tre Comuni della provincia aretina. Gli abitanti di Capolona, Caprese Michelangelo e Laterina – Pergine Valdarno nelle prossime settimane avranno l’occasione e l’opportunità di scegliere l’eventuale nuovo Sindaco o di confermare quello attuale alla guida dei paesi per i prossimi cinque anni.
Nel territorio capolonese è in carica Mario Francesconi, che con la sua lista ebbe la meglio nel 2018 alle comunali su quella presentata dall’ex primo cittadino del territorio, Alberto Ciolfi. In quell’occasione i votanti di Capolona decisero di voltare pagina rispetto al lavoro compiuto negli anni precedenti dalla giunta Ciolfi, votando per il 60,07% la “Lista Civica – Futuro per Capolona” di Francesconi, contro il 39,92% della “Lista Civica – Progetto di Comunità” (8 seggi contro 4 nel conto complessivo), per un totale di 2.372 voti espressi.
Nel frattempo in questi anni trascorsi dalle ultime elezioni, ne sono successi di eventi: anche Capolona nel 2020 è stata coinvolta – come il resto della Nazione – dal primo lockdown deciso dal Governo per fronteggiare l’epidemia del Coronavirus. Poi, sono arrivati i colori delle zone per dare una stretta finale alla pandemia. Ma, come se non bastasse, la guerra in Ucraina e l’inflazione sono state altre catastrofi che si sono abbattute come un macigno sulle famiglie italiane e dei vari territori. In sintesi, tutta questa premessa serve per far capire che seppur Capolona morfologicamente non sia cambiata, e si estende tutt’ora da Pieve San Giovanni a Lorenzano, comprendendo la frazione di Castelluccio, Baciano e il territorio centrale, probabilmente sono però cambiati i bisogni e le necessità di chi vi abita.
Per questo trarre una previsione sulle future elezioni amministrative che si terranno nei giorni 14 e 15 maggio 2023, non è solo complesso ma anche delicato. Innanzitutto, si deve partire dai candidati che rappresenteranno le future liste. Sembra ormai certa la ricandidatura del primo cittadino attuale, Mario Francesconi, deciso a proseguire i progetti che ha iniziato a sviluppare con il suo mandato.
Nell’ultimo periodo hanno iniziato ad affacciarsi agli interessi di Capolona dei giovani che, attraverso un sondaggio, hanno fatto emergere dei dati interessanti (di cui vi abbiamo parlato anche su CASENTINO2000) e allo stesso tempo preoccupanti: circa il 98% degli intervistati, infatti, non era contento di come è adesso il paese in cui abitano. Se ancora non vi è ufficialità, sembra comunque certo che questo nuovo gruppo si farà avanti per rappresentare una nuova generazione nelle prossime elezioni.
Un’altra lista in ballo vede invece coinvolta la figura di Sario Dini, attuale consigliere di minoranza. Dini ha avuto diverse esperienze politiche con la maggioranza, anche nell’ultima fase Ciolfi, ma mai come Sindaco. Dunque, tre liste completamente diverse che si metteranno al servizio delle scelte dei capolonesi.
Curioso notare come, al momento, le scelte dei candidati Sindaci non prevedano una linea simile alle scelte nazionali: dopo Meloni e Schlein, perché non provare a candidare una figura femminile anche a Capolona? In ogni caso, le tematiche da affrontare non saranno poche per chi si siederà nell’ufficio da prossimo Sindaco del paese.
In primis, ancora deve essere terminata la ricostruzione della Scuola Media consortile fra Capolona e Subbiano: l’inflazione dovuta al Superbonus ha fatto schizzare i prezzi alle stelle, ma oggi più che mai è necessario trovare una soluzione per velocizzare i tempi. Così come pressante è l’esigenza di riavere la palestra accanto alle scuole elementari: tra l’altro, anche in questo caso, cantiere fermo per motivi di costi ma anche di implementazioni perché il progetto originale è stato più volte rielaborato. Ci sono due “macchie” che negli ultimi anni hanno visto Capolona al centro della cronaca, e che la futura nuova amministrazione dovrà cercare di cancellare.
La prima è stata la cava, con il Comitato “Valle delle Piagge” che è riuscito ad interromperne i lavori; la seconda, in ambito sportivo, lo striscione su Codogno apparso durante la gara dello scorso anno fra Capolona e Subbiano, diventato virale in pochissime ore e che ha dato una luce negativa ad un territorio che, da subito, si è dissociato dal fatto.
Poi, rimane l’isolamento delle frazioni: perché non tentare di convogliare anche quelle più lontane verso il centro di Capolona per rianimare un paese coinvolgendo tutti i cittadini? Molte attività abbassano le saracinesche e si registra una preoccupante flessione nel numero degli abitanti. La mission della prossima amministrazione comunale dovrà essere responsabile e attenta: invertire questo trend negativo per ridare nuova linfa anche alle nuove generazioni che un giorno avranno il compito di vivere Capolona.