di Riccardo Buffetti – Il 2024 si è aperto con tante possibilità di crescita per il Comune di Capolona. Dopo un anno, quello lasciato da qualche mese, più incentrato sulle elezioni che hanno visto i cittadini del territorio basso casentinese ridare fiducia alla lista di Mario Francesconi, la nuova Giunta è già al lavoro per dare coerenza a quanto messo in programma negli scorsi cinque anni. Passando per il paese non sfuggono all’occhio i movimenti in corso nella zona della vecchia scuola media: finalmente, dopo anni di problematiche legate all’aumento dei costi delle materie prime, si iniziano ad intravedere i lavori che porteranno al rifacimento di un punto nevralgico per la crescita dei giovani delle Comunità di Capolona e Subbiano.
In ambito di aziende che porteranno sviluppo al territorio, quasi di fronte è in fase di costruzione un nuovo punto market di una nota catena tedesca. Il Sindaco Mario Francesconi ha assicurato, anche, che presto verranno trovati i nuovi locali per permettere alla struttura del servizio di doposcuola, progetto nato insieme alla sinergia della cooperativa sociale Progetto5, di ingrandire il proprio bacino di utenza, dato il largo successo avuto negli scorsi mesi.
Ma non solo: uno dei punti in cui Capolona scommetterà per il futuro è quello legato al turismo, come spiega il Vicesindaco con deleghe alla cultura, sport, turismo e associazioni, Gianluca Norcini. «Nel 2021 abbiamo raggiunto un record legato alle persone che hanno visitato il nostro territorio. Attraverso i dati del 2023 elaborati da Arezzo in tour insieme alla Questura, abbiamo appreso del +32,68%, ovvero che Capolona nello scorso anno ha registrato 19.800 presenze. La maggior parte del turismo si è concentrato da marzo ed ha avuto un exploit con la Città del Natale di Arezzo. Grazie all’imposta di soggiorno, questi numeri hanno prodotto un’entrata per l’ente di 18.500 euro. Insieme alla Giunta Comunale abbiamo deciso di investire queste risorse esclusivamente nell’aspetto turistico».
Avete già in mente come farlo? «Certamente. In primis andremo a creare un tavolo con tutte le strutture ricettive del territorio che vogliono prendere parte al progetto, anche per confrontarci e collaborare. L’idea principale è quella di creare una settimana di educational per mezzo di un tour operator di Firenze, uno dei più grandi d’Italia sulle tematiche del turismo escursionistico e turismo lento. In questi sette giorni presenzieranno sei dei tour operator più grandi al mondo: due americani, uno olandese, uno tedesco e uno inglese di Londra. Verranno una settimana a Capolona dove non vivranno solo il territorio, ma tutta la vallata, da Arezzo alle foreste casentinesi. Creeremo delle esperienze che potranno vivere, per poter successivamente crearci dei pacchetti da promuovere: una giornata escursionismo a piedi, visita delle pievi e monumenti, visita di Arezzo e una legata ai prodotti tipici locali. Il mese più adatto sembra essere ottobre, l’ideale per poterla legare all’esperienza in vigna. Avranno, quindi, il compito di studiare il territorio appoggiandosi a Capolona e da lì svilupperanno una serie di esperienze per tutti coloro che vorranno usufruirne».
Discover Capolona, dunque, al centro del territorio? «Sicuramente sono aspetti che saranno tutti legati. Discover Capolona avrà a breve un partner importante del territorio con cui inizieremo un percorso di collaborazione che porterà all’apertura di un museo legato alle origini lavorative di Capolona, ma non posso svelare di più al momento. In più, stiamo partecipando ad un bando per aprire un punto d’informazione turistica in paese: la struttura sarà quella della vecchia edicola».
Nello scorso anno anche le iniziative di un giorno vi hanno portato tanta visibilità. «Vorremmo calendarizzare tutti gli eventi che ci sono stati l’anno scorso. Un esempio è stata la serata della “Luna Rossa” che ha attratto tantissime persone da fuori; così come il cinema all’aperto con le proiezioni di Nuti: nelle frazioni c’è stata molta partecipazione. E poi il concerto a Pieve a Sietina organizzato da Arezzo Music Fest».
Non lo ha seguito lei direttamente, ma ci può spiegare il nuovo trasporto pubblico? «L’iniziativa è stata seguita dall’Assessore Pasqui, e si tratta del pulmino a porte aperte: oltre al trasporto scolastico, permette anche al nonno che vuole accompagnare il nipote a scuola di farlo senza problemi grazie ad un collegamento in tutta la giornata tra Capolona-Subbiano e tutte le frazioni. Si tratta di una novità assoluta perché non è mai stata organizzata e ci permette di avere un territorio collegato verso il centro del paese di Capolona attraverso 8-9 corse al giorno».