Il prossimo 19 ottobre a Bibbiena sarà inaugurato il nuovo Centro Creativo Casentino nella villa che la Signora Annalisa Baracchi ha messo a disposizione del territorio allo scopo di creare un luogo di socializzazione e formazione per i giovani della valle. Si tratta di una struttura notevole, anche dal punto di vista architettonico, ubicata a Bibbiena stazione, composta da 25 stanze disposte su tre piani.
La missione del Centro è quella di promuovere la creatività e la coesione sociale e accoglierà al suo interno un punto di informazione giovanile, una sala polivalente per corsi e laboratori, sale specializzate per la musica, sale di letture e mediateca, spazi per uffici. L’ambito di azione del centro ha il suo cuore a Bibbiena ma si estenderà a tutto il Casentino e i destinatari saranno appunti i giovani della valle con i loro bisogni. L’amministrazione Bernardini ha seguito la gestazione e lo sviluppo di un’idea che sta diventando realtà. L’Assessore Filippo Vagnoli che ha seguito il progetto in prima persona, ci aiuta a comprendere meglio il futuro di questa struttura ed i suoi obiettivi.
Assessore, quali opportunità è in grado di offrire questo luogo ai giovani del Casentino?
Il Centro sarà un luogo di dialogo, di aggregazione e di formazione per il mondo giovanile; in particolare attraverso l’offerta di corsi di formazione, laboratori creativi, attività culturali, attività di orientamento e informazione giovanile avrà l’obiettivo di creare uno spazio dedicato all’educazione informale extra-scolastica, alla socialità e allo sviluppo della creatività dei giovani.
Si può parlare di progetto innovativo? E per quali motivi?
Sicuramente si! Indubbiamente questo progetto colma una lacuna riscontrata nell’analisi del territorio, secondo cui manca uno spazio educativo e di formazione del mondo giovanile. Inoltre la disponibilità di una struttura di tali dimensioni e con queste caratteristiche è un’opportunità senza pari che bisogna cogliere per realizzare un progetto di valorizzazione e dinamizzazione del nostro territorio.
Come “giovane” che ha scelto di fare anche l’amministratore, cosa pensa che sia necessario subito per i giovani della valle?
Sarebbe scontato e banale parlare di lavoro. Penso che i giovani del nostro territorio necessitino di opportunità di formazione concrete, di riscoprire le arti e i mestieri ormai dimenticati, di trovare fiducia nelle aziende e istituzioni così da poter dare il grande contributo che possono e devono dare.
Cosa si aspetta da questa progettualità nata grazie alla generosità della famiglia Baracchi?
Sappiamo bene che in un momento di crisi come quello attuale sono proprio i giovani la fascia che più ne risente. Grazie alla generosità delle Sig.ra Annalisa Baracchi, che ha messo a disposizione gli spazi della villa, il centro offrirà ai giovani un luogo di aggregazione, di socialità, di scambio e di formazione, che sarà uno strumento prezioso per poter crescere ed entrare nel mondo adulto e professionale con un bagaglio umano più solido e diversificato.
Mi aspetto inoltre che il centro possa dare un contributo in termini di informazione e consulenza a chiunque ne abbia necessità.