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martedì, 22 Ottobre 2024

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Chiese e Foreste, il mondo Verticale e Poetico del Casentino

testo e foto di Andrea Barghi Goaskim – Gli altissimi faggi che seguono la Giogana, arricchendola di poesia e misticismo, sono portatori di visioni e ci inducono a vedere con gli occhi del cuore, cattedrali o canne d’organo, dipende dalla vostra sensibilità. Con la loro verticalità infondono sicurezza, e incitano a vivere la vita. La foresta casentinese, se contemplata con anima libera, conduce alle meraviglie che la valle ospita da millenni. L’abside della romanica pieve di Romena, anch’esso portatore di serenità e pace, è verticale. Con le sue metafisiche curve ci avvolge proteggendoci e, le tre finestre, lassù in alto, ci tramettono la perfezione inducendoci, anzi, costringendoci, alla ricerca di noi stessi, del nostro essere interiore… di capire per quale motivo la verticalità ci conforta, ci fa sperare in un mondo migliore, ci fa guardare in alto…

Tornando a passeggiare sulla Giogana, le fustaie perenni invogliano ad alzare lo sguardo alle loro fronde bagnate da lame di luce… facendoci dimenticare l’antagonismo che c’è tra la Romagna e la Toscana da secoli… anzi no dall’avvento di Mussolini, circa 100 anni. Quell’uomo fu scaltro, avendo la fissa per il fiume Tevere, che riteneva sacro, perché bagna Roma, la città eterna, si accorse che nasceva in Toscana e lui, nato nella Romagna, volle appropriarsene. Così, adesso, chi guarda la cartina della Toscana, si accorgerà che in alto sulla destra manca un “Morso” di regione, ed è quello che Mussolini gli ha dato per “mangiarsi” una delle zone più belle della Toscana.

Nonostante quest’atto violento, i faggi della Giogana ci dimostrano che non esistono confini, perché loro si adagiano tra le due sponde, permettendo al sentiero dell’anima, di essere percorso con spirito libero da conflitti, odio e tante altre brutture che l’umano essere distribuisce da sempre. Quei fusti irrorati dai raggi del sole ci dimostrano che la Verticalità è benessere, trasmettendoci pace e armonia e facendoci sentire in sintonia con il creato.

Così è l’acquasantiera posta nella Basilica del Santuario della Verna, dedicata a Santa Maria Assunta. Con la sua verticalità ci fa capire che la Luce divina, lassù in alto, c’irradia l’anima e ci conforta poiché posta sulla cima più alta della basilica. La verticalità è benessere, ci fa star bene, infonde pensieri positivi… e il Casentino, con le sue foreste e i suoi tesori di fondovalle, racchiude spiritualità e natura sin dalla notte dei tempi, ed è quel connubio che pone la valle al centro del mondo Verticale, perché positivo.

Aristotele, Platone e molti altri, hanno filosofeggiato sulla Verticalità, chi in modo fisico chi spirituale, di fatto, la Verticalità è apolitica, né atea né religiosa, solo positivista… da non confondere con il movimento filosofico e culturale del positivismo che nacque in Francia nella prima metà dell’Ottocento, che condivideva la fiducia nella scienza e nel progresso scientifico-tecnologico. Niente di tutto questo, il mondo della Verticalità fa parte della poesia ed è permeato di arte, spiritualità e amore. Perciò credo sia importante avventurarsi nel cuore delle fustaie che attraversano la Romagna e la Toscana, con la mente libera per lasciarsi trasportare dal loro infinito mondo, Verticale e Poetico.

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