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martedì, 21 Gennaio 2025

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Ciaspole fra corpo e mente

di Francesca Maggini – Ciaspolare è una pratica accessibile a tutti gli appassionati di sport, non solo invernali, è un’attività adatta a tutti che offre molti benefici, ha ottimi effetti su cuore, muscoli ma anche umore. Muoversi con le ciaspole è salutare, piacevole, facile e divertente… ne abbiamo parlato con Marco Mencattini del CAI Stia Casentino.

Che cos’è la ciaspolata? «La ciaspolata è sinonimo di escursione sulla neve e il suo nome deriva, come dice la parola stessa, da ciaspole, o racchette, che permettono di passeggiare sulla neve fresca senza sprofondare, sfruttando il principio dell’aumento della superficie d’appoggio. Il loro utilizzo viene associato all’impiego dei bastoncini, che si rivelano fondamentali per camminare anche sul terreno coperto da un bianco mantello».

Come si indossano le ciaspole? «Per utilizzare le ciaspole non occorre una particolare preparazione fisica e questo le rende degli strumenti adatti a tutti. Allo stesso tempo però, nonostante il loro utilizzo possa sembrare piuttosto banale, è opportuno conoscere bene come indossarle e come usarle durante un’escursione sulla neve. Innanzitutto, come per le scarpe, è necessario sottolineare che ciaspola destra e sinistra non sono uguali, per distinguerle è sufficiente osservare la chiusura delle cinghie o dei cinturini, attacchi o clip devono essere sempre rivolte verso l’esterno. L’attacco delle ciaspole si adatta a tutti i tipi di scarponi in quanto è regolabile, basta inserire la punta del piede nell’apposito alloggiamento e regolare la parte mobile su cui poggia il tallone. Una volta che il piede è in posizione si stringono le cinghie della punta e si stringe la chiusura che assicura il tallone passando per il collo del piede. Per rendere la cosa più semplice consiglio, per guadagnare tempo e prendere familiarità, di regolare l’alloggiamento dello scarpone a casa prima di intraprendere un’escursione. Non tutte le scarpe sono adatte per essere utilizzate con le racchette da neve, non sono idonee ad esempio scarpe basse o doposci. Le uniche calzature specifiche sono gli scarponi alti da trekking invernale che proteggono la caviglia, sono dotati di suole piuttosto rigide e soprattutto hanno una membrana impermeabile».

Come si usano le ciaspole? «Le ciaspole sono dotate di attacchi basculanti che durante la camminata in piano e in salita devono rimanere sganciati per essere liberi di muoversi seguendo il naturale movimento del piede. Questo rende più semplice la camminata sulla neve e permette di fare meno fatica durante l’attività. Nel caso invece di forte salita è utile usare l’alzatacco, un piccolo componente che si trova sotto al perno basculante che ci permette di affaticare meno le gambe, mantenendo il nostro corpo in una posizione più consona per la camminata. Caso inverso, invece, quando si cammina in discesa, infatti è opportuno bloccare l’attacco basculante con l’opposito fermo togliendo l’alzatacco, procedere a passi corti affondando il tallone sulla neve e mantenere la punta della ciaspola verso l’alto. Quando si cammina con le ciaspole per mantenere equilibrio e stabilità è fondamentale alternare braccia e gambe ed evitare passi troppo lunghi».

Come scegliere l’abbigliamento più adatto? «Quando dobbiamo scegliere l’abbigliamento da indossare per fare un’escursione con le ciaspole, dobbiamo tener conto di alcuni nozioni generali. Dobbiamo suddividere l’abbigliamento in tre strati: uno intimo, uno intermedio e uno esterno. E’necessario mantenere costante la temperatura del nostro corpo, indossando appunto diversi strati tenendo conto che dovremo far fronte anche a possibili cambiamenti termici del nostro fisico dovuti allo sforzo ed alle condizioni meteo. Sarà importante scegliere capi d’abbigliamento di alta qualità, perché la qualità dei materiali, dei tessuti e le rifiniture sono fondamentali per proteggere adeguatamente il nostro corpo dal freddo. Lo strato intimo a contatto con la pelle, come per tutti gli sport sulla neve, è forse lo strato più importante: evitando indumenti di cotone saranno necessari maglietta, pantaloni e calze termiche essenziali per isolare il corpo dal freddo. Per lo strato intermedio un pile o micropile per mantenere la temperatura corporea costante. Per lo strato esterno sarà opportuno indossare un guscio impermeabile e antivento per proteggersi dalle intemperie. Una giacca e pantaloni resistenti all’acqua eviteranno che la neve vada a bagnare i vestiti con il conseguente raffreddamento del corpo, in associazione a papala e guanti impermeabili per mantenere testa e mani al caldo. Molti non sanno che proprio la testa è una delle zone in cui si perde più calore. A chiudere il tutto sono importanti anche le ghette sopra gli scarponi per evitare che la neve penetri all’interno degli stessi. Durante la nostra escursione, nello zaino non deve mai mancare un thermos contenente thè caldo o tisane per idratarsi».

A chi rivolgersi in Casentino per iniziare a ciaspolare? «Le prime volte che intendiamo fare questa disciplina è bene rivolgersi ad associazioni o guide di professione che durante il periodo invernale organizzano questo tipo di attività. In Casentino ce ne sono tante che oltre altre ad organizzare l’uscita noleggiano anche l’attrezzatura proprio per provare questo tipo di esperienza. Tra le più organizzate e con maggior esperienza consiglio il Club Alpino Italiano Sezione di Stia, la Cooperativa In Quiete, la cooperativa Oros, Alter Trek ed Appennino».

Quali sono gli itinerari Casentinesi più belli? «Gli itinerari più belli e suggestivi in Casentino sono tanti, sia all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi che nel comprensorio del Pratomagno. Nel primo caso consiglio il tratto di crinale che dal Passo della Calla porta alla vetta del Monte Falco e Monte Falterona, la Giogana sempre con partenza Passo della Calla direzione Poggio Scali, la foresta biogenetica di Camaldoli e l’Eremo di Camaldoli, il comprensorio di Badia Prataglia e gli anelli alto e basso della Verna. Mentre nel versante opposto quello del Pratomagno suggestivi ed interessanti sono Vallombrosa, la Croce del Pratomagno e la spada nella roccia che si raggiunge dai Prati di Loro».

Ciaspole per corpo e mente? «Camminare con le racchette da neve è un’attività che comporta un notevole dispendio energetico, e un coinvolgimento muscolare quasi completo, inoltre grazie all’abbinamento con i bastoncini, che servono a mantenere l’equilibrio, lavorano anche i muscoli delle spalle e del busto. E ancora, come tutte le attività aerobiche, camminare con le ciaspole, così come fare trekking, contribuisce a migliorare l’umore e a contrastare lo stress, immergersi all’interno del bosco con il solo rumore ovattato della neve e un paesaggio da fiaba, genera un rilassamento naturale che ci fa staccare dalla fretta e dalle frenesie della vita quotidiana».

Muoversi con le ciaspole è una pratica antichissima, è un’ottima attività fisica che sviluppa resistenza e migliora equilibrio e agilità, ma oltre ai benefici fisici può riservare un grande beneficio per la mente e per il cuore connetendoci con la natura.

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