da Gruppo Consiliare PATTO COMUNE Pratovecchio Stia – Non abbiamo partecipato all’inaugurazione del tratto di Ciclovia dell’Arno Pratovecchio Stia – Castel San Niccolò non per le incerte condizioni meteo che hanno causato un abbrivio dell’opera in pò grigio e nebbioso e neanche per una particolare avversione ad un progetto che è costato soldi, risorse ed impegno da parte delle ditte e dei dipendenti comunali che in questi giorni hanno fatto salti mortali per garantire che tutto fosse pronto – del loro senso di attaccamento siamo orgogliosi come consiglieri.
Non abbiamo partecipato principalmente perché la ciclovia o meglio il tratto di ciclovia che interessa il nostro Comune è solo un segno sulla carta ed il progetto non risolve e non ha risolto i nodi cruciali che impediscono alla stessa di essere fruibile per cittadini in modo confortevole e sicuro e quindi ad oggi inaugurabile.
Brevemente possiamo partire dal Canto alla Rana dove è stata posata una striscia di materiale costipato dall’area camper fino al campo da pallavolo, operazione che di certo non rende plus valore al parco acquatico il quale già di per sè vive della bellezza dei due tratti di fiume regimati dalla imponente briglia della ghiacciaia; presto gli eventi meteorici la trasformeranno in quello che è stato fino a qualche giorno fa, un fossato.
Dal campo da tennis di Stia la pista svanisce e corre sulla sede stradale fino in fondo a via della Ferriera dove per collegarla alla cittadella scolastica sono state tolte le transenne ad una strada comunale nuova e profumatamente pagata dai cittadini ma ancora non aperta al traffico e che domani verrà nuovamente chiusa.
Di qui avanti, un piccolo tratto di pista scosceso fino a dietro alle scuole per arrivare allo sbocco su via Roma dove ben noti problemi di sicurezza rendono il tratto ancora non collaudabile – a tal scopo presenteremo interrogazione in Consiglio comunale.
Da qui fino al campo sportivo di Pratovecchio il percorso si snoda dietro le mura delle Monache senza ulteriore rilevanza struttrale se non la possibilità di rivedere correre l’acqua del berignale da poco riportata a fluire dal ben noto gruppo di volontari del paese.
In sostanza la ciclovia nel tratto del nostro Comune inizia al campo sportivo di Pratovecchio in prossimità dell’area camper ove un maleodorante scarico, come riportano i frequentatori, fa da check in all’opera di cui all’attuale inaugurazione.
Quanto sopra esposto giustifica la nostra assenza volta a manifestare un disappunto che non stà nella sostanza ma nella forma del progetto, un progetto che non ha minimamente tenuto in considerazione, almeno per quanto riguarda il tessuto urbano del nostro Comune, le sue complesse e bellissime peculiarità paesaggistiche ed urbanistiche e lo ha asservito ai fasti ed alle pompe di una politica che inaugura opere lontane ancora anni luce dai bisogni dei cittadini e dall’utilizzo pronto e sicuro del bene da essi legittimamaente pagato come contribuenti.