di Sefora Giovannetti – Vincenzo Schettini sabato 11 marzo è approdato in Casentino. Ha incontrato studenti e professori presso il cinema Italia di Soci. Ma, un momento, facciamo un passo indietro, sapete chi è Vincenzo Schettini?
Pochi attualmente non sanno chi sia. È un professore che insegna fisica alle superiori, detta così, l’informazione non desta sorpresa, in fondo ce ne sono tanti e tanti che fanno la stessa cosa. Questo professore si distingue dagli altri poiché ha iniziato a proporre le sue lezioni attraverso dei video sul web. Il successo è stato dilagante, i video sono divenuti virali e il caro Vincenzo si è trovato tra le mani qualcosa che nemmeno lui pensava si potesse avverare.
Adesso ha scritto un libro dal titolo: “La fisica che ci piace” dove parla di fisica e propone al giovane pubblico esperimenti inerenti ai vari argomenti trattati. Oltre a ciò, il buon Vincenzo gira per l’Italia in lungo e in largo promuovendo il suddetto libro. Ed ecco che sabato è giunto in Casentino. È stato accolto come una star, perché di fatto lo è diventato, e numerosi sono stati gli studenti che hanno voluto partecipare alla sua lezione di fisica. Incredibile se si pensa alla materia, così ostile e a tratti incomprensibile.
Ricordo me ragazza, al Liceo Scientifico di Poppi durante quelle lunghe, lunghissime lezioni che non finivano più. Oppure a quei guizzi incredibili dove coglievi l’esatto risultato o dove riuscivi a dimostrare una formula, momenti indescrivibili data la loro unicità. Per questo motivo, data la mia esperienza personale, quando ho conosciuto questo professore ho provato nei suoi confronti una profonda simpatia.
Riusciva con estrema facilità ad avvicinare un po’ tutti alla fisica, perfino me. Non solo, riusciva a far sorgere dei dubbi, delle domande, che inducevano a voler approfondire la materia. Tutto questo mi è sembrato molto positivo, e ho deciso di “seguirlo”, ho guardato numerosi suoi video, notando come si approcciasse ai ragazzi alla maniera di uno youtuber. Tale commistione ha funzionato. Dopo essere stata alcuni giorni a osservare il suo approccio con gli studenti e ad apprezzare il suo lavoro, è sopraggiunta in me una riflessione che adesso proverò ad esprimere.
Come è possibile replicare una tale esperienza? Cioè, se questa è una esperienza positiva, sarebbe possibile replicarla? Di fronte a questa domanda non ho trovato risposta. Se tutti, o buona parte dei professori iniziassero a fare questo, quale sarebbero le conseguenze? Forse un eccessivo caos, oppure una iscrizione di massa alle facoltà di fisica?
Mi spiego meglio, se questo professore sta atteggiandosi nel migliore dei modi possibili allora lo dovrebbero fare anche gli altri professori e questo porterebbe a tanti professori in giro per l’Italia o su youtube a mostrare tutta la loro originalità. A questo punto mi sono venuti in mente i professori di fisica delle mie figlie, i professori più tradizionali che rimangono in classe e li ho ammirati, poiché riescono a trovare il bello del loro mestiere in una dimensione meno pirotecnica.
Sono insegnanti un po’ più tradizionalisti, o anche informali, che hanno un approccio con gli studenti, non dico amicale, ma di certo diretto e anche divertente. Per cui l’eccezionalità non è detto che si trovi solo su youtube, del resto il buon Vincenzo, in alcuni suoi video, cita più volte un suo professore universitario molto tradizionalista, come mentore e formatore. Professore, questo, che senza l’ausilio del web è riuscito a coinvolgerlo, ad appassionarlo a tal punto da farlo diventare una stella della fisica.
Concludendo quindi, di fronte alla domanda, quale sia la strada giusta da percorrere per giungere al “cuore” dei ragazzi, non è così facile trovare una risposta. Ve ne sono molte, alcune più eclatanti, altre meno. Ma non è dato sapere quale sia la più efficace. In questo momento, vedendo il lavoro mediatico del professor Schettini noi tutti ringraziamo, poiché nel suo sforzo riesce a coinvolgere molti e molti studenti e questo è positivo. Pur ammettendo questo non distogliamo lo sguardo da chi con passione e coraggio porta avanti un tipo di formazione un po’ più tradizionale, rimanendo sempre accanto ai ragazzi.
Forse le due realtà devono rimanere vive entrambe, l’una non deve escludere l’altra, poiché ci sarà sempre chi ha bisogno di esaltarsi con un personaggio burlone, originale sul web e chi invece ha bisogno di una solida spalla a lui vicina su cui contare.
SEFORA GIOVANNETTI Docente scuola secondaria di primo grado Rassina – Rubrica SCUOLA SOCIETA’ sognando futuri possibili