fbpx
3.2 C
Casentino
sabato, 21 Dicembre 2024

I più letti

Comitato acqua pubblica: tariffe del servizio idrico aretino ancora fra le più care

In questi giorni vengono rese note le “classifiche” del 2013 relative alle città dove è più cara la bolletta dell’acqua. Secondo il rilevamento di Federconsumatori (rilanciato da “Il Sole 24 ore”) Arezzo scenderebbe al 12° posto fra le città dove l’acqua costa di più. Se veramente fosse vero sarebbe un bel risultato visto che negli ultimi 15 anni Arezzo non era mai scesa al di sotto del terzo posto.

Purtroppo però il miglioramento è solo apparente.

Infatti a trarre in inganno è il confronto di Federconsumatori, che – pur veritiero – si riferisce ad un consumo ipotetico di 150 mc annui per una famiglia residente. A questo livello di consumo effettivamente in 11 città la bolletta dell’acqua è più cara che ad Arezzo. Basta però discostarsi in più o in meno da questa cifra che le cose cambiano notevolmente.

Infatti per un consumo di 50 mc annui Arezzo figura di gran lunga al primo posto grazie alla quota fissa da record non solo italiano ma forse anche mondiale. Per un consumo di 100 mc Arezzo figura invece al terzo posto (dietro a Pisa e Enna) e per un consumo di 200 mc Arezzo figura al quarto posto (dietro solo a Prato, Pistoia e Firenze che in realtà fanno parte della stessa gestione di Publiacqua).

In conclusione le tariffe del servizio idrico aretino si confermano al livello massimo italiano raggiunto fin dal 1999 con la privatizzazione della gestione. In questi 15 anni gli utenti aretini hanno complessivamente pagato circa 250 milioni di euro in più rispetto alla media delle altre situazioni italiane. A fronte di questa immensa massa finanziaria affluita al gestore era lecito attendersi risultati eccezionali di gestione. Ma la situazione è sotto gli occhi di tutti; le posticipazioni e le cancellazioni degli investimenti inizialmente programmati stanno tuttora determinando questi risultati:

– Perdite di rete al 33% senza significativi miglioramenti rispetto a 15 anni fa;

– Notevole vetustà delle reti e degli impianti che producono disservizi di vario genere;

– Frequenti problemi di torbidità delle acque immesse in rete in Casentino e Val Tiberina;

– Alto tasso di interruzioni del servizio idrico in Valdichiana aretina e senese;

– Presenza di ben 668 scarichi in ambiente senza trattamento depurativo e corrispondenti a oltre 60.000 abitanti equivalenti

I Sindaci dei 37 comuni della gestione Nuove Acque dovrebbero fare un bilancio onesto di quanto è accaduto in questi 15 anni e – finalmente – prendere decisioni conseguenti nell’interesse delle proprie comunità.

Comitato Acqua Pubblica di Arezzo

Ultimi articoli

Articolo precedenteLa Lista Tsipras a Bibbiena
Articolo successivoSubbiano: manifesti offensivi