Sabato 11 Maggio, il progetto “Il Bibbiena un Cardinale nel Rinascimento” arriva al suo momento culminante e significativo. Alle ore 16,00, presso l’atrio di Palazzo Dovizi, si svolgerà, infatti, il 6° appuntamento del progetto voluto dall’amministrazione per la celebrazione dei 500 anni dalla prima rappresentazione della “Calandria” di Bernardo Dovizi. Le iniziative celebrative organizzate dal Comune di Bibbiena si svolgono in collaborazione con alcune associazioni come Associazione Carnevale Storico di Bibbiena Rievocazione della Mea, Centro Studi Tarlati, Nata, Comitato Amerigo Vespucci a casa sua, La Filodrammatica Bibbienese, il Coro Polifonico Città di Bibbiena, il Teatrodeisoci, La Fabbrica dei Fiammiferi e con il contributo di Estra Energie e Fondazione Toscana Spettacolo.
sabato prossimo, si tratta dell’incontro con il professor Pietro Cali dal titolo “Un Bibbienese tra i giganti del Rinascimento: Bernardo Dovizi e la Calandria”, con la partecipazione di Dario Tozzi e interventi musicali di Giulia Borri, al flauto e Francesca Maestrini, al clavicembalo.
Nell’occasione sarà presentata una riedizione della Calandria di Bernardo Dovizi fatta appositamente stampare dal Comune.
Inoltre dalle 14,30 alle 19.30, sempre nell’atrio di Palazzo Dovizi, sarà realizzato, a cura di Poste Italiane, l’annullo filatelico speciale su due tipi di cartoline appositamente stampate con i due soggetti: una è l’immagine del ritratto del Cardinale Bibbiena di Raffaello Sanzio, l’altro è il disegno appositamente realizzato e gentilmente concesso al Comune, di Giuseppe Scapigliati.
Le cartoline con il francobollo e l’annullo speciale saranno in vendita al prezzo di € 1,50 l’una.
L’Assessore Luca Conticini: “Un appuntamento significativo di questo importante percorso che ha visto impegnata l’amministrazione per ricordare un opera ma soprattutto un uomo importante della nostra terra che ha rivoluzione la letteratura e il teatro del suo tempo con genio, lungimiranza. Vorrei ringraziare caldamente la famiglia Massella ci mette a disposizione la sala all’interno di Palazzo Dovizi.e il grande Giuseppe Scapigliati per e opere concesse”.
Notizie storiche
Oltre a un ampio e interessante epistolario, la Calandra è il solo testo letterario pervenutoci di Bernardo Dovizi (Bibbiena, presso Arezzo 1470 – Roma 1520), brillante diplomatico legato ai Medici e poi anche potente cardinale di Leone X. Commedia regolare in cinque atti, fu recitata per la prima volta nel palazzo ducale di Urbino, il 6 gennaio 1513, con scenari forse di Girolamo Genga, discepolo di Raffaello. La rappresentazione si avvalse delle cure dell’amico Castiglione, che ne parla in una lettera a Ludovico di Canossa, ricca di dettagli spettacolari e mondani. Fra i numerosi allestimenti successivi ebbero grande risonanza quello realizzato in Vaticano nel gennaio 1515, con scene di Baldassarre Peruzzi, alla presenza del papa e di Isabella d’Este, e quello lionese del settembre 1548, in onore di Enrico II e Caterina de’ Medici.
La Calandria è una commedia in cinque atti del cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena.
Reputata la prima commedia italiana in prosa, questa opera rivoluzionò i canoni della scrittura teatrale del ‘500, lo stessoBaldassarre Castiglione, che ne scrisse il Prologo (recenti studi però l’attribuiscono allo stesso Bibbiena) denuncia subito la novità di una commedia scritta
«in prosa, non in versi; moderna, non antiqua; vulgare, non latina».