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venerdì, 11 Aprile 2025

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Corte Costituzionale contro l’obbligo alla privatizzazione e lo scippo dei referendum

La Corte Costituzionale, con sentenza 199/2012, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale degli articoli 3 e 4 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), accogliendo il ricorso della Regione Puglia, difesa dai professori Alberto Lucarelli e Ugo Mattei, due dei primi firmatari e redattori del Manifesto per un soggetto politico nuovo – ALBA.

In pratica la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime le norme che reintroduceva quelle abrogate dal referendum contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali. È un risultato importante perché rende giustizia al voto di 27 milioni di italiani che nel giugno 2011 si erano espressi sui referendum.

Ecco una ricostruzione cronologica di quanto accaduto:

* agosto 2011– viene resa pubblica la lettera- memorandum dell’Europa all’italia. Viene immediatamente predisposta una manovra economica, in forma di Decreto Legge (decreto di ferragosto) che taglia per decine di miliardi e attacca diritti fondamentali (nell’art.4 ribalta il risultato referendario di 2 mesi prima, nell’art. 8 – recependo il modello Pomigliano- che gli accordi aziendali possono non rispettare le leggi. Il Decreto viene emanato dal Presidente Napolitano il 13 agosto 2011 http://politicaesocieta.blogosfere.it/2011/08/manovra-finanziaria-napolitano-emana-il-decreto.html. Era la seconda manovra il 20 giorni, all’emanazione della prima il presidente Napolitano dichiarò che era stato un “miracolo”.

* 14 agosto 2011 fu lanciato un appello contro una manovra incostituzionale http://www.siacquapubblica.it/index.php?option=com_content&view=article&id=196%3Aappello-contro-la-manovra-di-ferragosto-2011&catid=9%3Adocumentazione&Itemid=8&lang=it  promosso dai giuristi estensori dei referendum sull’acqua, Alberto Lucarelli, Ugo Mattei, Luca Nivarra e Gaetano Azzariti.

* 28 agosto 2011 in base a quest’appello due giuristi, da lì a pochi mesi promotori di ALBA, Alberto Lucarelli e Ugo Mattei fecero una lettera aperta a Vendola per ricevere mandato, naturalmente a titolo assolutamente gratuito, da soli o insieme ad altri legali di Sua fiducia, a rappresentare la Regione Puglia (ed incidentalmente la nuova egemonia dei beni comuni) di fronte alla Consulta in un ricorso diretto di incostituzionalità del Decreto 1382011.

http://www.ilmanifesto.it/archivi/commento/anno/2011/mese/08/articolo/5282/.

L’appello del 14 agosto e la proposta di ricorrere alla Corte furono osteggiati da chi non condivideva la critica al presidente Napolitano, che, come garante della costituzione, aveva emanato un testo palesemente in contrasto con la Costituzione. Non solo, Lucarelli e Mattei furono accusati da parte di alcuni referendari di eccesso di protagonismo per finalità politiciste.

* 1 settembre 2011 A questa richiesta Vendola, come presidente della Region Puglia, rispose positivamente il 1 settembre 2011 http://www.siacquapubblica.it/index.php?option=com_content&view=article&id=199%3A-opporsi-con-ogni-mezzo-io-ci-sto-nichi-vendolada-il-manifesto-492011&catid=15%3Aarticoli&Itemid=17&lang=en

E da qui si arriva al giudizio di questi giorni, che oltre al merito straordinario della materia, afferma, come oggi dichiara Stefano Rodotà,  il rifiuto della “logica emergenziale in economia che pretende di travolgere tutto, Costituzione compresa”. Questa sentenza mostra che in nome della crisi e del ritornello ”L’Europa lo chiede” non si può fare tutto.

Questo risultato “rappresenta un passaggio fondamentale intorno al quale le forze democratiche di questo Paese dovranno ritrovarsi per indicare strade alternative alle politiche liberiste di Monti per uscire dalla crisi” come detto con forza da Lucarelli e Mattei (http://www.soggettopoliticonuovo.it/2012/07/21/comunicato-stampa-lucarelli-e-mattei-20072012-riaffermati-i-diritti-di-27-milioni-di-italiani/).

Ed è anche da questa esperienza, dalla volontà di generare nuove forme della politica, che ha avuto inizio il percorso di un soggetto politico nuovo, di ciò che oggi è ALBA.

staff web ALBA – soggetto politico nuovo

 

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