di Giuseppe Attanasio – Una Società cresce ed evolve quanto più è attenta e rispettosa della Libertà dell’individuo. Nel contesto delle libertà dell’individuo, quella terapeutica germoglia e si fortifica quando una Società è veramente matura e quindi capace di accogliere modi differenti di intendere la salute e quindi di definirne l’approccio terapeutico. La libertà terapeutica non è qualcosa che ostacola il progresso della scienza, anzi è segno di grande maturità. Acconsentire all’uso di altri presidi terapeutici, significa superare gli individualismi arroccati su pensieri rigidi, aprendosi a nuove possibilità di fare Medicina, aumentando le possibilità di successo sulla salute. In questa apertura, nasce l’opportunità di servirsi di un antico e al contempo nuovo metodo di diagnosi e cura.
Cos’è l’Agopuntura? L’agopuntura è una delle tecniche terapeutiche più antiche e rappresenta uno dei pilastri della Medicina Tradizionale Cinese (MTC). La tecnica ha avuto origine probabilmente nel 4° – 3° secolo a. C..
Negli Stati Uniti l’agopuntura ebbe un notevole sviluppo a partire dal 1971. In quell’anno un reporter statunitense, James Reston, mentre si trovava in Cina al seguito del presidente Nixon, venne sottoposto ad appendicectomia per una forma di appendicite acuta. Nel postoperatorio venne trattato con agopuntura ed egli, in un articolo che divenne poi famoso sul New York Times, rese noto gli straordinari benefici che ne ebbe, contribuendo pertanto a diffondere la conoscenza dell’agopuntura in tutto il continente e, in contemporanea, a far sorgere l’interesse scientifico intorno a questa nuova tecnica.
La comunità scientifica iniziò a studiare la metodica ed i possibili meccanismi d’azione, i risultati, l’applicabilità, le controindicazioni e così via.
L’utilizzo ai fini antalgici (del dolore) dell’agopuntura è solo uno degli aspetti di questa disciplina, la quale si basa sul concetto di equilibrio energetico del nostro corpo, equilibrio che si realizza tra le energie Yin e Yang (che insieme formano l’energia vitale, il Qi) che percorrono il nostro corpo tramite vasi energetici detti Meridiani (principali e secondari). Questi vasi energetici sono stati definiti come entità non corrispondenti ad alcuna struttura anatomica, quindi a niente di ciò che sia anatomicamente conosciuto. Queste vie sono state studiate dalla scienza ed è stato scoperto che esistono realmente e definite “Vie Organiche di Superconduttività”.
A metà degli Anni ‘80 il dott. Jean Claude Darras di Parigi evidenziò i Meridiani di agopuntura. Lo studio fu condotto presso l’ospedale Necker di Parigi, e consistette nell’introdurre in un punto d’agopuntura del tecnezio radioattivo e di seguire il suo percorso attraverso una camera a scintillazione. Dopo l’introduzione della sostanza in un punto del piede, si evidenziava la comparsa del canale, lungo la gamba, la coscia; cammino che avveniva secondo un canale già descritto dalla Medicina Tradizionale Cinese. Questa migrazione non varia da un soggetto all’altro. Il tragitto segnato dal tecnezio non corrisponde ad alcuna struttura anatomica attualmente conosciuta. La migrazione è stata studiata in soggetti sia normali che patologici; essa segue gli stessi tragitti e questi risultano analoghi a quelli identificati dalla MTC sotto il nome di canali o meridiani.
Lungo questi vasi energetici si trovano dei particolari punti, gli agopunti, dove avviene l’infissione dell’ago. Gli agopunti sono dimostrabili elettricamente, poiché la resistenza elettrica dell’epidermide è nettamente inferiore in corrispondenza dei punti d’agopuntura rispetto a quella circostante. Essi presentano senz’altro una conducibilità elettrica maggiore.
Dott. GIUSEPPE ATTANASIO Medico di medicina generale e della medicina integrata. Specialista in psicoterapia cognitivo-comportamentale costruttivista orientata ai sistemi complessi