di Marcello Bartolini – Siamo alla fine dell’estate, un’estate particolarmente calda, per molti le ferie sono finite e magari torna la voglia di una passeggiata in bici nel nostro Casentino. Dato che ancora non è poi così fresco vi propongo una passeggiata facile e con un percorso molto ombreggiato che costeggia l’Arno, chi volesse può portare il costume perché a Stia si può fare un bel bagno alla Rana luogo di ritrovo per molti giovani e meno giovani, dove la natura è ancora la padrona assoluta ed il fiume offre refrigerio.
Si parte da Ponte D’Arno, vicino a Castel San Niccolò, si prende la ciclabile in direzione Stia, costeggiando il Fiume. Appena partiti sulla sinistra una bella visuale su Borgo Alla Collina, proseguendo si costeggia il Lago di Orgi, si tratta di un laghetto privato chiuso al pubblico quindi limitatevi ad osservarlo. Il fondo della ciclabile è molto buono, quindi potete tranquillamente usare qualsiasi tipo di bici e portare con voi i vostri bambini, il dislivello è veramente poco e chiunque può pedalare senza troppa fatica.
Proseguendo approfittate per ammirare bellissimi scorci sul fiume che in questo tratto è ancora relativamente selvaggio, se sarete fortunati vi capiterà anche di incontrare aironi e garzette che frequentano abitualmente questo tratto di fiume.
Usciti da un tratto tra gli alberi, particolarmente gradito in queste giornate bollenti, sulla sinistra appare il Castello di Romena che ci accompagnerà per un buon tratto del nostro percorso e si comincia ad intravedere il Castello di Porciano, luoghi che ci ricordano l’antico dominio dei Conti Guidi su tutto il Casentino.
Arrivati poco prima di Pratovecchio si attraversa un ponte in legno che ci porta nella sponda opposta, proseguiamo sino al paese dove la Ciclabile continua costeggiando il retro del Teatro Antei, rinomato per la qualità degli spettacoli che offre durante la stagione invernale, da qui ritorniamo sulla strada asfaltata, a questo punto la ciclabile diventa un marciapiede con molti passi carrabili, sino a Stia e per questo le bici vanno condotte a mano, oppure come fanno in molti si percorre un breve tratto di strada provinciale.
Credo che questo sia un nodo importante da affrontare per la fruizione della ciclabile e che sia possibile fare in modo che chi viaggia con la bici non debba essere costretto a scendere o a percorrere la statale.
Arrivati a Stia si seguono le indicazioni della ciclabile e si arriva al Canto alla Rana, luogo di frescura e di divertimento per molti abitanti del luogo e turisti. Qui sarà possibile prendersi una pausa, magari fare un bagno ristoratore ed asciugarsi al sole prima di risalire in bici. Sarebbe davvero un peccato essere arrivati sino a Stia e non aver fatto un salto in Piazza Tanucci, famosa anche per il film “Il Ciclone” di Pieraccioni ed al museo dell’arte della lana situato nei locali dell’ex Lanificio di Stia.
Se avete tempo consiglio la visita, potrete calarvi nelle atmosfere del secolo scorso e farvi un’idea di come fosse strutturata la società del tempo. Ritorniamo sulla ciclabile e la percorriamo per ritornare al punto di partenza, stavolta sarà quasi tutta in discesa e potrete godervi ancora meglio i favolosi panorami dell’alto Casentino.
Un giro facile, che si può fare in un paio d’ore ma che può farvi passare tutto il pomeriggio in mezzo alla natura ed alla storia di una parte importante del Casentino.