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mercoledì, 5 Febbraio 2025

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Dipendenti della Provincia in stato di agitazione

È partita la mobilitazione nazionale dei lavoratori delle Province. “Il decreto legge 50/2017 – spiegano i Sindacati – prevede, se convertito così per come è, uno stanziamento di appena 110 milioni di euro per le province a fronte dei 650 milioni previsti: somma, quest’ultima, certificata dal Sose, il che comporterà l’inevitabile incancrenirsi delle situazioni di grave difficoltà economiche degli enti, ormai prossimi al dissesto. Una situazione ingiustificabile e vergognosa quella di “indurre” gli Enti al mancato rispetto del Patto di Stabilità e al ‘crac’ finanziario”.

La mobilitazione nazionale e locale ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini, tutte le Istituzioni, i partiti politici, i parlamentari, i Consiglieri Regionali, affinché, in sede di discussione ed approvazione del provvedimento, prevista per il prossimo 29 maggio, si tenga conto delle difficoltà e delle emergenze che da tempo vengono sottolineate e che il Governo proceda ad una totale revisione della Legge Del Rio. Non ultima la necessità di rimuovere il blocco alle assunzioni.

“L’indirizzo governativo – sostengono FP CGIL, FP CISL, UIL FPL e RSU – è lesivo non solo del risultato del referendum del 4 dicembre, ma anche della dignità dei lavoratori, doppiamente beffati sia per le evidenti difficoltà economiche alle quali vanno incontro ma anche per lo svilimento del loro lavoro, dato che non si tiene nemmeno conto delle loro professionalità a fronte di responsabilità di fatto accresciute e praticate”.

Per i sindacati, così, ne uscirebbe danneggiata anche la comunità di cittadini di riferimento “visto che il permanere di tale situazione comporterà la mancata erogazione dei servizi, già precari di per sé, rimasti in capo alla Provincia”, a partire dalla sicurezza della manutenzione delle strade e delle scuole.

 

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