di Beatrice Boschi – Il colesterolo è una sostanza grassa normalmente presente nel sangue e di fondamentale importanza per il corretto funzionamento del nostro organismo, partecipa infatti alla sintesi di alcuni ormoni e della vitamina D e costituisce le membrane cellulari. Quando però supera i livelli di guardia diventa pericoloso e si parla di ipercolesterolemia. Il colesterolo può essere prodotto a livello del fegato, ma può anche essere introdotto con la dieta: è contenuto nei cibi ricchi di grassi animali (carne, burro, salumi, formaggi, tuorlo dell’uovo, frattaglie), ed è invece assente in frutta, verdura, legumi e cereali.
Nel sangue il colesterolo viene trasportato attraverso delle particelle chiamate lipoproteine, di cui le principali sono le LDL e le HDL. Le LDL sono conosciute come “colesterolo cattivo” dal momento che quando sono presenti in eccesso tendono a depositarsi sulle pareti delle arterie provocando la formazione di placche che ostacolano o addirittura bloccano il flusso sanguigno. Le HDL, invece, sono definite nel linguaggio comune “colesterolo buono” perché hanno il compito di trasportare il colesterolo dalle arterie verso gli organi che, una volta utilizzato, lo eliminano.
Si parla di ipercolesterolemia quando il colesterolo totale (LDL più HDL) supera i valori desiderabili, che sono i seguenti: – colesterolo totale: fino a 200 mg/dl – colesterolo LDL: fino a 100 mg/dl – colesterolo HDL: non inferiore a 50 mg/dl.
Esistono diversi fattori di rischio che possono contribuire all’ipercolesterolemia, tra cui dieta, sovrappeso e obesità, mancanza di attività fisica, fumo, età, genetica, ma anche la concomitanza di malattie. Ma come possiamo abbassare il valore del colesterolo? Modificando lo stile di vita.
È fondamentale, infatti, eliminare i chili di troppo e normalizzare la circonferenza addominale; rendere lo stile di vita più attivo; praticare attività fisica almeno 3 volte alla settimana (meglio se aerobica); smettere di fumare e seguire una dieta sana e bilanciata. Per quanto riguarda la dieta bisogna cercare di ridurre l’assunzione di grassi saturi (carne rossa, salumi, formaggi, dolci e prodotti da forno), e di zuccheri e carboidrati raffinati (preferendo i cereali integrali), invece bisognerebbe aumentare l’assunzione di fibre (frutta, verdura e legumi).
A volte, però, intervenire sullo stile di vita non basta per tenere i livelli di colesterolo sotto controllo e può rendersi necessario un intervento farmacologico. L’uso di alcuni integratori alimentari può essere utile per controllare gli stadi iniziali di ipercolesterolemia, negli stadi più avanzati si utilizzano veri e propri farmaci che però, dal momento che possono avere effetti collaterali, devono essere prescritti sotto stretto controllo medico.
Dato che l’ipercolesterolemia è spesso asintomatica, ed è quindi facile ignorarla per lungo tempo, è fondamentale la prevenzione. Il colesterolo alto può essere facilmente misurato con un semplice esame del sangue e andrebbe sempre monitorato con regolarità, almeno una volta all’anno.
Dott. SSA BEATRICE BOSCHI Biologa e nutrizionista, beatrice.boschi@virgilio.it – tel. 347 8482948
(Rubrica ESSERE L’Equilibrio tra Benessere, Salute e Società)