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giovedì, 2 Gennaio 2025

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È ancora un gioco?

Purtroppo il gioco d’azzardo continua ad essere un’importante voce in entrata nelle finanziarie dei nostri governi, e anche se dei piccoli passi in avanti sono stati fatti grazie alla pressione della società civile; si pensi ad esempio al divieto di pubblicizzare, dalle ore 7.00 alle ore 22.00 sulle reti televisive e radiofoniche generaliste, i giochi d’azzardo, ancora molto resta da fare per incidere nei comportamenti individuali e far comprendere la semplicità con cui si può passare da un divertimento sociale ad una vera e propria patologia dalle conseguenze gravi, anche in termini economici, per l’intera collettività.

Attirare l’attenzione su questo fenomeno è lo scopo di ARCI Arezzo che, in collaborazione con Arcisolidarietà, SerT Casentino, Centro Giovani Centranchio e con il patrocinio del Comune di Poppi, organizza per venerdì 27 maggio, un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione sul gioco d’azzardo patologico e sulle sue dannose conseguenze. Il fenomeno infatti è in larga crescita e coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione, con conseguenze gravi sia a livello psicofisico che a livello sociale ed economico. Infatti, il gioco d’azzardo compromette i legami familiari, causa la perdita del lavoro, crea difficoltà economiche e quando diventa compulsivo, come ogni altra dipendenza, porta a non poter più controllare i propri impulsi.

L’evento si svolgerà presso il Centro di Aggregazione Sociale Kontagio di Poppi, a partire dalle ore 16.30 dove saranno gli operatori del SerT della zona aretina, ormai esperti nella lotta al gioco d’azzardo patologico, a illustrare, con semplicità e competenza, quali sono i primi sintomi della dipendenza, quali i meccanismi psicofisici in atto nel giocatore dipendente e quali possono essere i percorsi terapeutici per uscire da una malattia che coinvolge interi nuclei familiari. L’iniziativa vede anche la collaborazione dell’Associazione Mirimettoingioco, fondata da ex giocatori patologici che, attraverso la loro esperienza di dipendenza e cura, collaborano con il SerT con un gruppo di auto aiuto aperto ai giocatori e alle loro famiglie.

Inoltre, l’evento sarà dedicato ai giochi della tradizione, quelli classici di una volta per mostrare la differenza tra il puro divertimento del gioco lecito e il gioco compulsivo. Per ARCI Arezzo quella contro il gioco d’azzardo è una battaglia fondamentale, e l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini sono gli strumenti più importanti da utilizzare per contribuire a sconfiggere una patologia ancora troppo sconosciuta, ma dalle conseguenze devastanti.

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