di Francesco Martini – Dopo gli articoli che ho scritto sui candidati alla carica di sindaco di Subbiano, dopo che sono passate le elezioni, dopo che è stato eletto il nuovo consiglio comunale, ritengo doveroso fare un commento su ciò che è successo senza tema di influenzare gli elettori.
E’ successo che il centro-destra ha vinto le elezioni o meglio: è successo che il centro-sinistra ha perso le elezioni. Appunto, la sinistra che ha totalizzato 1.902 voti alle elezioni europee ha conseguito solo 1.110 voti alle elezioni comunali.Perchè ? Ognuno ha le sue opinioni, ma ritengo di essere nel giusto nell’affermare che la sinistra, se si fosse proposta di perdere le elezioni, non ci sarebbe riuscita così bene come è successo!
Una sinistra sprecona ha perso, a mio avviso, perchè ha totalmente ignorato alcuni punti fondamentali della sua storia politica subbianese. Non solo ha candidato a sindaco l’ex Vicesindaco del Sindaco Maggini, ma ha inserito in lista un Assessore della vecchia Giunta. Ora, mentre il candidato sindaco cinque anni fa era stato prescelto dal partito dell’“odiato Berlusconi“ il PDL, l’Assessore in questione, di idee e di antica famiglia di sinistra, era stata scelta da quell’Ilario Maggini contro cui oggi si trovava a combattere in maniera così feroce; si tenga presente che per tutti e cinque gli anni della legislatura la frazione PDL del Consiglio Comunale aveva insistito affinchè il detto assessore fosse defenestrato: niente, fu sempre difeso strenuamente dal Sindaco Maggini e rimase in Giunta fino a pochissimo tempo prima delle votazioni. Si tratta di Stefano Lavorca, candidato sindaco, ottimo professionista ed intelligente politico, e della Sig.ra Marinella Sereni ex Assessore alla scuola ed alle politiche sociali della Giunta Maggini. Gli estensori della lista di sinistra hanno totalmente ignorato i soggetti della sinistra storica subbianese: ignorato Flavio Biondini che per 5 anni dai banchi dell’opposizione ha retto l’urto di una maggioranza strapotente; l’ho incontrato triste e mortificato addirittura ad un incontro promosso dal centrodestra presso il ristorante Il Matto;
ignorato Valter Bondi, ex assessore della prima legislatura Maggini, una bandiera della sinistra; ignorato Michele Alberti, che con la sua autorevolezza resse il Comune di Subbiano da vicesindaco in un momento di quasi totale carenza di direttive; ignorati tanti altri che io non conosco e non posso, quindi, indicare. In questa situazione si è inserito il sempre presente „Filuppa“ ovvero Mauro Cerofolini, di antica e solida famiglia e formazione di sinistra; ha cercato i candidati, ha convinto il Segretario provinciale di SEL a presentarsi candidato sindaco; ha trovato i sostenitori ed ha presentato la sua lista. Non è passato nessuno, ma ha preso 316 voti . Sarebbero stati sufficienti se aggiunti ai 1.110 della lista di Lavorca.
Il centrodestra era particolarmente fragile: primo perchè non aveva un candidato possibile (l’Avvocato Lorenzo Valdarnini già Presidente del Consiglio Comunale e l’imprenditore Marco Cerofolini già Consigliere Comunale avevano assolutamente respinto la proposta di candidarsi alla carica di sindaco) venne trovato l’Ing. Antonio de Bari, bravissimo professionista ed ottimo imprenditore, ma quasi totalmente sconosciuto ai più.
Secondo perchè si era verificata una frattura tra il Sindaco Maggini e Vasco Bobini, già grande Presidente della Pro-loco e depositario di un gran numero di seguaci; quegli stessi seguaci che cinque anni fa, a mio avviso, determinarono la vittoria della lista Maggini. Ebbene, il Bobini, sentitosi ingannato dalla situazione che si era venuta a creare e indispettito dal mancato realizzarsi di qualche manifestata promessa, ha presentato una sua lista; con ciò sono venuti a mancare almeno 469 voti che sono stati indirizzati sulla lista del Bobini.
Una battaglia praticamente disperata per il centrodestra; ma, e qui si vedono i politici di razza, Antonio de Bari ha corso in lungo ed in largo e si è fatto conoscere, le quattro signore che poi sono passate consiglieri si sono gettate nella mischia senza risparmio di energie ed altrettanto i vari Cerofolini Marco, Valdarnini Lorenzo, Francioni Virgilio, Bruni, Paperini ecc…, ma soprattutto il sindaco Ilario Maggini: ha scritto a tutti i subbianesi ed ha mostrato quello che la sua amministrazione ha realizzato negli ultimi dieci anni sotto la sua guida: Subbiano, sia per finanze che per civiltà è ai vertici della classifica nazionale e questo è un dato di fatto.
I subbianesi hanno capito ed hanno votato per la sua lista. Occorre precisare che il Maggini non poteva essere ricandidato Sindaco perchè ha già fatto due legislature da sindaco e la legge non consente un terzo mandato consecutivo; perciò il Maggini si è presentato candidato come semplice consigliere sia pur capolista. Ha ottenuto 213 preferenze, ciò costituisce un risultato eccellente sol che si consideri che il secondo della sua lista, Marco Cerofolini, ha avuto 92 preferenze e che la Dott.ssa Marinella Sereni, la più votata della lista di centrosinistra, ha ottenuto 72 preferenze.
Si è presentato anche un altro candidato sindaco David Faltoni del Movimento 5 stelle; si tratta di una lista che nasce da quell’improvviso impulso a carattere nazionale che, proclamato dal capopopolo Grillo, ha la pretesa di cambiare il mondo in breve tempo e si serve di continui vaffanculo rivolti a tutti coloro che non la pensano come lui. E’nato cavalcando il malcontento della frazione di Calbenzano causato, a mio avviso, da erronee informazioni su un impianto di produzione elettrica istallato a monte della citata frazione. Ritengo che l’atteggiamento di questi contestatori e dei loro ispiratori siano controproducenti nei confronti di imprenditori che spendono centinaia di migliaia di euro per creare le attività in Subbiano. Sarebbe bene che queste persone riflettessero sul fatto che se il Comune di Subbiano avesse avuto un atteggiamento analogo per quanto riguarda gli industriali che si sono insediati nell’area di Castelnuovo, probabilmente Subbiano sarebbe nelle medesime condizioni fallimentari di molte realtà industriali italiane; invece siamo uno dei pochi comuni, se non l’unico, in cui l’industria tira e l’occupazione va discretamente. Quella lista ha ottenuto 470 voti, uno in più della lista Bobini. A puro titolo di curiosità rilevo che sia nella lista dei 5 stelle che nella lista Bobini c’è stato il caso di candidati che hanno avuto una sola preferenza. Non indico i nomi per un senso decenza.
Evito anche di parlare del grande fabbricato della pro-loco che è costato ai subbianesi oltre 440.000 euro troppi per il divertimento festiero, ed è questa l’unica censura che mi sento di muovere a Ilario Maggini ed a Vasco Bobini invitando queste due persone a rappacificarsi e ristabilire un rapporto civile nell’interesse di Subbiano: Maggini ha vinto ed è in maggioranza, Bobini non ha vinto, ma, ugualmente, è consigliere comunale: ristabiliscano, dunque, quel rapporto di cordialità ed efficienza che serve per far progredire la nostra cittadina.
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