Continuiamo il nostro breve viaggio elettorale oggi da Chiusi fino a Subbiano per fare ancora il punto, badalischiamente parlando, della situazione attuale.
A Chiusi della Verna ricandidatissimo Giampaolo Tellini che aveva pronta la sua squadra già a Natale! Anche in questo comune si sta cercando di mettere in piedi una lista di opposizione degna di questo nome, ma ancora non ci sono risultati concreti; il rischio di una corsa solitaria di Tellini non è da escludere.
Lo stesso a Chitignano e a Talla dove si ripresentano rispettivamente, per il centro sinistra, le sindache Valentina Calbi ed Eleonora Ducci; anche qui si attendono segni di vita e notizie su possibili liste di opposizione, ma ad oggi tutto tace.
A Ortignano Raggiolo, dove si vota anticipatamente a causa delle dimissioni del sindaco Pistolesi, è possibile uno scontro molto interessante tra la pasionaria del PD, Laura Corazzesi e l’ingegner Emanuele Ceccherini, animatore del comitato per il no alla fusione con Bibbiena. Sarebbe uno scontro molto incerto e combattuto dall’esito davvero imprevedibile. Incombe anche la possibilità che vengano rispolverati alcuni arnesi della vecchia politica tipo Versari (sic!) per intenderci, speriamo davvero di no.
A Castel Focognano si ripete il duello tra Max Sestini, attualmente anche presidente PD dell’Unione e Lorenzo Remo Ricci, a capo di una lista civica. Nel 2014 furono oltre 300 i voti in più a favore di Sestini. Quest’anno si preannuncia uno scontro acceso e molto sentito nel comune del Carracino.
Infine Subbiano dove, unico caso, non si ripresenterà il sindaco uscente De Bari. Al suo posto una donna Beatrice Benelli, classe ’81, che vanta già un primato, è la prima candidata a sindaco donna del comune del basso Casentino. Si attendono a breve le mosse del PD locale e del centro sinistra.
Abbiamo parlato spesso della possibilità che in alcuni comuni si presenti un’unica lista. In questo caso, il “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali”, approvato con Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, che al Capo III, articolo 71 regola l’elezione del sindaco e del consiglio comunale nei comuni sino a 15.000 abitanti, al comma 10 recita: “Ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista, ed il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti ed il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune. Qualora non si siano raggiunte tali percentuali, l’elezione è nulla”.
Non smetteremo mai di rimpiangere l’istituzione del Comune Unico del Casentino (non di strumentali annessioni o di inutili fusioni a due), un’opportunità persa anche dal punto di vista della scelta elettorale e della selezione della classe politica; oggi in tanti comuni si rischia di avere una sola lista e in tutti è palese la difficoltà enorme di trovare le persone disposte a metterci la faccia.
Con il Comune Unico, questo, di sicuro, non sarebbe mai successo…
Il Badalischio Elettorale