La Marino fa Mercato s.p.a., in merito al contenuto dell’articolo apparso su “La Nazione” del 1 settembre scorso, dal titolo “Area Ex Sacci in procura: “indagate sui ritardi” ha interesse a precisare quanto di seguito.
Nel prendere atto delle dichiarazioni rese dal Capogruppo del PD in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli e dalla Presidente della quarta commissione Lucia De Robertis, i quali denunciano ancora una volta la situazione di stallo relativa all’area Ex Sacci nonché la preoccupazione per la salute pubblica derivabile dalla situazione di abbandono – preoccupazione ricavabile dalla “risposta avuta ad una interrogazione fatta alla giunta regionale”, nonché il fatto che tale stato di cose sia stato oggetto di un esposto depositato ad iniziativa dei soggetti intervistati presso la procura della Repubblica di Arezzo, la società, nella sua qualità di proprietaria del sito, tiene ancora una volta a ribadire:
1. Che è stata effettuata dalla Procura della Repubblica specifica indagine relativa alla presenza di fibre aerodisperse e che tale indagine ha dato esito negativo;
2. Che, del pan, è stata nuovamente accertata, anche in quella sede, l’assenza di contaminazione di tutte le matrici ambientali indagate, confermando altresì, laddove ve ne fosse stata necessità, gli esiti della lunga procedura di caratterizzazione del sito, conclusa con la certificazione della Provincia di non necessità di bonifica, rilasciata su nulla osta dell’A.R.P.A.T., anche alla luce dell’allontanamento di tutti i rifiuti pericolosi rinvenuti e della campagna di recupero effettuata dalla proprietà.
3. Che la ASL di Arezzo ha effettuato, su delega della Procura della Repubblica, una indagine sulla salute della popolazione residente, che ha dato esiti negativi, dimostrando con dati scientifici l’insussistenza di qualsivoglia elemento di criticità e rischio sulla salute pubblica legato alla presenza dell’ex impianto;
4. che tale risultato è stato recepito nella sentenza resa dal Tribunale di Arezzo ed avente ad oggetto la verifica delle quantità e qualità dei materiali presenti nell’Area Ex Sacci, sentenza passata in giudicato, la quale ha stabilito che: “Risulta pertanto univocamente l’assenza della attualità del pericolo già al tempo della emanazione della ordinanza n. 135/2018.”
5. Che la Marino fa Mercato s.p.a. ha sempre adempiuto a propria cura e spese, pur confutando ogni ipotesi di responsabilità, alla rimozione dei materiali da rifiuto indicati da Arpat e dagli Enti competenti;
6. Che il sito è stato per anni sottoposto a sequestro preventivo proprio allo scopo di dare modo alle autorità di compiere ogni e qualsiasi ricerca ed indagine del caso ed è stato conseguentemente sottratto in via temporanea e per tale lungo lasso di tempo alla disponibilità della società, impedendo qualsivoglia azione di complessiva riqualificazione e rifunzionalizzazione;
7. Che i rilievi mossi da Arpat di cui si fa cenno nell’articolo, sono stati recepiti in ordinanza con caratteri d’urgenza da parte del Comune di Bibbiena;
8. Che tale ordinanza è stata opposta dalla società presso il Tar Toscana, il quale ha stabilito che non sussistono i presupposti di contingibilità ed urgenza, in assenza di elementi che inducano a ritenere pericoli per la salute pubblica, e che tale pronuncia ha assunto carattere definitivo.
Premesso questo, siamo certi che sia il consigliere Ceccarelli che la consigliera De Robertis, evidentemente non adeguatamente informati in proposito, ricaveranno dalla lettura dei sopra punti elementi tranquillizzanti rispetto ad un tema – quello della salute pubblica – che preme a tutti ed in particolar modo alla proprietà.
Rimaniamo inoltre sopresi del fatto che nell’articolo citato si faccia riferimento ad una risposta data all’interrogazione a firma dei soggetti intervistati, che, a quanto è dato apprendere, ancora non è stata data dalla Giunta Regionale Toscana: per tale ragione non comprendiamo quali siano gli elementi che sostanziano le preoccupazioni dei consiglieri.
Da ultimo, la società Marino fa Mercato s.p.a. ribadisce la propria intenzione di compiere ogni passo necessario alla soluzione del problema legato alla destinazione dell’area, nel rispetto dei propri diritti e dei propri interessi.
Marino ci tiene a precisare che: “qualora fosse vera la volontà di dare corso alla
costruzione della strada di fondo valle, passante per lo stabilimento, spero che facciano come prevede la legge e procedano con l’esproprio dando finalmente corso all’opera che tutti aspettiamo. Invece di denigrare la, proprietà con false accuse, al solo scopo di non voler risolvere realmente i problemi, sarebbe da tempo arrivato il momento della responsabilità verso il Casentino di tutte le parti coinvolte.”
Prosegue Marino: “la proprietà ha sempre lavorato per risanare l’area ex Sacci la politica (tutti gli schieramenti), ha sempre lavorato per impedirne lo sviluppo è ora di finirla! Qualora fosse stata consentita la trasformazione della Sacci molte persone ne avrebbero goduto il buon profumo di libertà! Si apra subito un tavolo di lavoro, noi ci siamo!”
Per Marino Fa Mercato SpA, il legale rappresentante Marino Franceschi