FUSIONI: CONDIVISIONE CON I CITTADINI E DIBATTITO SUL MERITO
“Accogliamo positivamente le dichiarazioni del Capogruppo PD in Consiglio Regionale Marras e del Partito Democratico della Toscana riguardo alla vicenda della fusione fra i Comuni di Bibbiena, Ortignano Raggiolo e Chiusi della Verna. Mentre in questo caso da molti mesi si è aperto un dibattito sia fra i sindaci che si sono resi disponibili, Bibbiena e Ortignano Raggiolo, sia principalmente fra i cittadini, con assemblee pubbliche, gazebo e una raccolta di firme che ha coinvolto in pochi giorni oltre duemila cittadini, nella proposta fortemente voluta dal Sindaco Tellini, la fusione fra Chiusi della Verna, Chitignano e Castel Focognano, in alcuni casi non si è svolta neanche una assemblea pubblica, è stata presentata e approvata in fretta e in furia (tanto che nella proposta iniziale era stato inserito anche il Comune di Talla che poi si è sfilato) senza la minima condivisione con le popolazioni interessate, al solo scopo di interferire con una proposta nata dal basso e ampiamente condivisa dagli abitanti dei paesi interessati”. Questo il commento di Niccolò Buoncompagni, segretario del Partito Democratico di Bibbiena. “E’ evidente che lo sforzo del Partito Democratico e del Consiglio Regionale debba essere quello di proporre referendum dove sia chiara la volontà di fondersi delle comunità interessate. Noi crediamo fortemente nei benefici che porterebbe la fusione fra Bibbiena, Ortignano Raggiolo e Chiusi della Verna; il nuovo comune supererebbe i quindicimila abitanti, diventando il più grande del Casentino e fra i più importanti della Provincia, riunendo tre realtà industriali importanti del territorio (Ferrantina, Ortignano e Corsalone) che quotidianamente vedono interscambi di cittadini provenienti dagli attuali tre comuni, uniformando ed integrando servizi già utilizzati da residenti fuori comune (come ad esempio le scuole), un grande Comune con un importante peso politico, che possa intercettare risorse per le infrastrutture e la viabilità, risorse per la montagna e porti ad un reale efficientamento organizzativo”.
Di seguito riportiamo il comunicato stampa del Capogruppo Marras e della Segreteria Regionale PD (Mazzeo e Giuliani)
“Lo scorso 28 novembre, a Montecatini, abbiamo espresso, come PD Toscana, un concetto molto chiaro: il nostro obiettivo è promuovere la fusione dei comuni per migliorare i servizi ed offrire risposte sempre migliori ai cittadini. Perché questo processo avvenga nel modo migliore c’è però una precondizione da rispettare: il percorso deve partire dal basso ed essere condiviso con le comunità interessate. Ogni decisione che sembrerà ‘calata dall’alto’ non potrà per questo avere la stessa efficacia e non va nella direzione che, come partito, abbiamo fortemente auspicato e sulla quale massimo sarà il nostro impegno. Su questo, come gruppo PD in consiglio regionale, terremo altissima l’attenzione e non voteremo atti che non siano prima stati pienamente condivisi anche dalla cittadinanza”.
Così Leonardo Marras, capogruppo PD in Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo, vicesegretario PD Toscana e Maria Federica Giuliani, responsabile riforme istituzionali PD Toscana, commentano la delibera approvata dalla giunta regionale che ha recepito le delibere dei consigli comunali relative alla ipotesi di fusione dei Comuni di Chiusi della Verna, Chitignano e Castel Focognano in provincia di Arezzo.
“Sappiamo che i cittadini di quell’area hanno dato una indicazione diversa sui comuni da fondere – proseguono Marras, Mazzeo e Giuliani – raccogliendo oltre 2mila firme per chiedere che a unirsi siano Chiusi della Verna, Bibbiena e Ortignano. La scelta della delibera di giunta era un atto dovuto ma ora aspettiamo il completamento dell’iter di verifica delle firme raccolte dalla cittadinanza. Una volta che la proposta di legge popolare arriverà in commissione decideremo poi la strada migliore da seguire ma, come detto, per quello che ci riguarda riteniamo che il percorso da privilegiare sia quello che parte dal basso”.
PARTITO DEMOCRATICO DI BIBBIENA
Basso Casentino, arriva dalla Giunta Regionale il via libera al referendum
Accolta la delibera dei Comuni di Chiusi della Verna Chitignano e Castel Focognano
Il Sindaco di Chiusi Tellini: “Il dado è tratto”
La Giunta Regionale ha deliberato nella seduta odierna il via libera al referendum per la possibile fusione dei comuni di Chiusi della Verna, Chitignano e Castel Focognano. L’ok da Firenze giunge a pochi giorni dalle singole delibere di Consiglio Comunale, giunte nel giro di una settimana, a favore della consultazione popolare su questa proposta di fusione.
“E’ stato un lavoro intenso negli ultimi giorni, per il quale ringrazio i consiglieri comunali che si sono impegnati per questo risultato”, ha commentato Giampaolo Tellini, Sindaco di Chiusi della Verna. In quest’ultimo Comune, erano addirittura due le proposte di fusione giunte agli uffici regionali: una istituzionale, che è stata appunto ratificata, e una di iniziativa popolare nata da una raccolta firme (presentate giusto venerdì scorso) per la fusione con Bibbiena e Ortignano Raggiolo.
“Adesso la strada è tracciata – conclude Tellini – e nostro compito nei prossimi mesi sarà quello di raccogliere e di dare alla gente tutte le informazioni possibili, perché poi il pronunciamento sulla fusione o meno da parte degli elettori non sia avventato né frutto della situazione emotiva del momento, ma sia l’epilogo di un percorso serio e coerente”. Per questo i tre comuni hanno deliberato di andare alle urne non subito ma comunque entro la fine della legislatura, “Perché una fusione è un percorso che va costruito per gradi e con la consapevolezza degli amministratori e degli elettori”.
Fusione a tre nel Casentino, Mugnai (FI) attacca
«Qui qualcuno ha tentato la furbata per logiche di collegio
Noi vigileremo che la linea temporale venga rispettata nell’iter»
Il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai
«L’iniziativa popolare è partita prima della fuga in avanti della giunta
Si dovrà celebrare prima il referendum per la volontà espressa dal territorio»
Va fatto prima ciò che viene prima, e che per altro è anche espressione della volontà popolare, che non è un dettaglio, e dopo ciò che viene dopo: appare semplice e scontato, il principio-guida espresso dal Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai circa la prospettiva di fusione a tre di alcuni comuni del Casentino con due ipotesi che tirano per la giacchetta Chiusi della Verna.
I cittadini di Chiusi, insieme a quelli di Ortignano Raggiolo e Bibbiena, hanno raccolto e depositato le firme per procedere a fusione con massiccia adesione popolare. Mugnai stesso, a sostegno della loro espressione, aveva presentato una proposta di legge che però la maggioranza aveva bocciato. Come mai? Perché sindaco i consiglieri comunali di maggioranza del Chiusi della Verna sono contrario a quell’assetto. E allora, ecco che ieri sera dal cilindro della giunta regionale è uscita una delibera che recepisce i pronunciamenti-lampo dei tre comuni coinvolti che sono ancora Chiusi e poi Chitignano e Castel Focognano. La delibera di giunta dà sostanzialmente il via libera al referendum per la fusione dei tre enti. Già: ma i cittadini di fusione ne vogliono un’altra. E sono anche partiti prima. E sono anche pronti. E allora? E’ il loro il referendum da fare prima, afferma Mugnai a voce non certo isolata, dal momento che subito dopo la delibera di giunta un comunicato del Pd toscano ha chiarito: «La scelta della delibera di giunta era un atto dovuto ma ora aspettiamo il completamento dell’iter di verifica delle firme raccolte dalla cittadinanza».
Ma allora, che succede? «Succede che il Pd è abituato a piegare gli assetti istituzionali alle logiche di partito. In questo caso però – osserva Mugnai – qualcuno ha esagerato tentando di piegarli a piccole logiche elettorali di collegio. La nostra posizione è chiara ed è sempre la stessa, ovvero privilegiare non solo ciò che viene dalle comunità locali, orientamento in cui pur tardivamente ci conforta il Pd regionale, ma anche ciò che viene cronologicamente prima. Il resto sono forzature di una delibera che vuol solo boicottare la volontà popolare. Noi, che avevamo presentato una proposta per la fusione di Chiusi, Ortignano e Bibbiena come voluto dai cittadini già mesi or sono, staremo di sentinella affinché si segua un iter coerente con lo svilupparsi della realtà e che dunque porti prima alla celebrazione del referendum figlio della proposta popolare».