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sabato, 21 Dicembre 2024

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Francesco Goretti: nel femminile con una passione in più

Dopo diverse esperienze nel mondo del calcio, Goretti approda al Casentino Calcio Femminile in veste di allenatore. Al timone di una squadra di donne, il nuovo mister è pronto a dare il massimo, lavorando sodo nel rispetto reciproco e puntando alla coordinazione e alla tecnica.
Francesco Goretti che esperienze ha avuto precedentemente nel calcio?
«La mia prima esperienza come allenatore è stata con il Gruppo Sportivo Strada del comune di Castel San Niccolò, poi ho allenato in due squadre amatoriali: il G.S Boca Strada Juniors e il G.S Poppi, e negli ultimi quattro anni sono stato direttore sportivo di una società del settore giovanile, l’A.C.D Falterona. In quest’ultimo caso, come direttore, ho ottenuto l’affiliazione con il Parma curandone i rapporti e abbiamo sviluppato programmi di allenamento per i bambini con particolare attenzione a tutti gli aspetti della preparazione degli allenatori».
Come è giunto al Casentino Calcio Femminile?
«I dirigenti del Casentino Calcio Femminile mi hanno contattato per chiedermi se fossi interessato alla loro squadra e così, avendo avuto sempre a che fare con bambini, ho deciso di lanciarmi in questa nuova esperienza. Sono convinto che se una donna riesce a sostenere ritmi molto elevati tra famiglia e lavoro, allora potrà anche portare avanti la sua passione per il calcio, facendo qualche sacrificio in più. Confrontarmi con un gruppo nuovo e lavorare con delle ragazze è un’idea che mi incentiva a dare il massimo e per questo lavoreremo sodo per raggiungere grandi risultati».
Cosa ne pensa del calcio femminile in genere?
«Sinceramente penso che ci sia una passione in più che in molti aspetti del calcio maschile manca. Nel maschile forse c’è un po’ di boria e spesso chi gioca a calcio si sente già campione quando sicuramente non lo è, perciò è meno predisposto ad ascoltare tutto quello che l’allenatore vuole portare nel gruppo. Di conseguenza è molto più difficile creare interesse in un gruppo di calciatori uomini rispetto a un gruppo di donne che sicuramente hanno avuto meno esperienze calcistiche a confronto. Non so quanto sarà facile ottenere buoni risultati, però in questo momento penso di avere una buona attenzione da parte del gruppo».
L’impatto con la squadra come è stato?
«Con la squadra mi sono trovato abbastanza bene, anche perchè non ho mai fatto pesare loro il mio essere uomo, c’è sicuramente un rispetto reciproco e questo è fondamentale per lavorare bene».
Come allenatore, su quali aspetti pensa che lavorerà di più?
«Con le donne sicuramente ci sono più probemi coordinativi e di intensità, anche perchè oggi i bambini cominciano a giocare già da molto piccoli rispetto alle bambine e quindi sviluppano una coordianzione migliore. Lavoreremo tanto anche sulla tecnica di base per fare in modo che quando sono in campo possano esprimere al massimo le loro potenzialità».
Qualche battuta finale …
«Colgo l’occasione per ringraziare le persone che hanno fatto sì che questa realtà calcistica esista e le ringrazio per avermi contattato, sperando di mostrarmi all’altezza per l’incarico che mi hanno dato».

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