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lunedì, 28 Aprile 2025

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Gli immigrati scaldano il dibattito politico a Castel Focognano

Botta e risposta nel Comune di Castel Focognano tra minoranza e maggioranza. Pubblichiamo le due prese di posizione in merito.

Da diversi mesi, due frazioni del Comune di Castel Focognano e nello specifico Rassina e Pieve  Socana in Casentino sono invase da profughi, circa 50 immigrati, se non più, inviati dalla Prefettura di Arezzo, e sistemati in due frazioni che insieme superano di poco i 2.100 abitanti. Ospitati in più strutture affittate da cooperative locali e non, su abitazioni private, trascorrono le giornate in giro per i due centri nei giardini pubblici e sulle biciclette a loro affidate, con lo sguardo perso nel vuoto e con le cuffie di un buon cellulare all’orecchio che ascoltano musica. Le loro giornate le trascorrono così, oltre che  a mangiare dormire, rovistare nei bidoni della spazzatura in cerca di non si sa cosa, tutto questo, giorno dopo giorno. Qualcuno studia l’italiano nelle panchine, ma fare conversazione con loro non è facile. I residenti si lamentano per l’occupazione costante dei pochi Parchi pubblici presenti, che diventano di fatto impraticabili per i bambini e per gli anziani, oltre anche al continuo girare in bicicletta per le strade del paese senza conoscere minimamente il codice della strada. Ora prosegue Ricci ci domandiamo se l’Amministrazione Comunale, visto che è obbligata in qualche modo ad ospitarli ha provato a fare pressioni verso chi di competenza per dirottare un po’ di loro in altri centri, oppure se continuare ad accogliere tutti quelli che arrivano, o arriveranno. riunione-rassina-migranti

Oltretutto è certo che rispetto al numero di abitanti del nostro Comune non ne dovremmo ospitare più di 25 massimo 30, ma qui si fa tutto in deroga con la scusa dell’emergenza.  Questa sistemazione scontenta solo i residenti, che oltre a tutti i disagi sopra elencati, sanno bene che il tutto non è solo a scopo umanitario, ma bensì di un interesse di pochi ed in particolare delle cooperative che hanno in gestione tali strutture e persone, con   presenza massiccia e incontrollata, di fatto svuotano le casse dello Stato in merito a quanto stanziato per loro, non a caso solo qualche giorno fa nella stampa locale, si leggeva che sono esauriti i fondi destinati per i 1065 profughi presenti nella Provincia di Arezzo. NOI DICIAMO BASTA! Che l’Amministrazione Comunale trovi un rimedio immediato a tale emergenza per il nostro Comune, visto che in fondo se risponde a verità che in tutta la provincia di Arezzo con un territorio di 345.000 abitanti ci sono 1065 immigrati, che ne toccherebbe massimo uno ogni 323 persone e pertanto se si usasse una parità di trattamenti a noi ne sarebbero assegnati 6 massimo 7. O FORSE QUALCOSA NON TORNA?

Lorenzo Ricci, Lista Civica Castel Focognano

L’ incremento dei flussi migratori è un fenomeno che riguarda un continente intero. Lo vediamo e lo leggiamo quotidianamente.
L’ Europa è messa a dura prova, con paesi membri che spesso, troppo spesso, cercano di organizzarsi autonomamente nonostante siano all’interno dell’Unione ignorando trattati firmati. Con un effetto a catena il problema si riversa nei grandi centri, nelle  periferie fino ai piccoli centri italiani.
A livello locale le accoglienze dei profughi sono gestite dalle prefetture le quali, tramite bandi, li affidano a privati, organizzati spesso in cooperative riconosciute.
La distribuzione di queste persone viene gestita provando a garantire uniformità tra comuni , in proporzione al numero degli abitanti, ma spesso invece occorre procedere in base alle strutture presenti nel territorio e alla loro disponibilità.
L’ utilizzabilità e il prezzo di vendita e/o di affitto è decisa esclusivamente dal proprietario dell’abitazione ed è per questo che ci sono comuni più grandi del nostro con un numero minore di profughi perché le disponibilità di strutture sono minori o perché i costi di affitto o vendita sono maggiori.
Però, come abbiamo già ricordato alla prefettura, noi abbiamo già abbondantemente dato. Riteniamo  il comunicato del gruppo di minoranza inopportuno e anche un po’ becero.
Chi ricopre un ruolo istituzionale non dovrebbe cadere nel populismo da quattro soldi con il solo scopo di stuzzicare per ottenere qualche like.
Un consigliere comunale, per la carica che ricopre, ha altri mezzi e opportunità per collaborare all’emergenza o criticare ciò che è stato fatto.
Invece nessuna interrogazione, nessuna mozione, nessuna richiesta da inserire all’odg è stata presentata in sede di consiglio.
Nemmeno una semplice telefonata in Prefettura che avrebbe dato risposte ai dubbi che si leggono nel comunicato.
E nemmeno una più informale ma utile “salita di scale” per chiedere direttamente a noi lo stato della situazione. Per quanto ci riguarda ricordiamo che queste persone (8 donne e 43 uomini) sono qui. Può essere criticata la tempistica di permanenza per i lunghi tempi del riconoscimento del loro status ma bisogna partire dalla premessa che sono in fuga da zone di guerra.
I profughi sono qui e vanno ospitati.
Siamo convinti inoltre che l’accoglienza non possa  essere separata dall’integrazione e l’integrazione si aiuta anche svolgendo lavori utili per la comunità.
Nelle prossime settimane ripartirà il progetto nel quale i migranti  – volontariamente –  vengono utilizzati dal comune per lavori di manutenzione, taglio erba, pulizia fossette o strade.
Siamo uno dei pochi comuni della provincia dove tale progetto è già stato effettuato con successo nelle scorse settimane.
Chi è da noi deve essere inserito nella comunità e per integrarsi non c’è di meglio che svolgere un’attività a servizio della comunità che li ospita.

La Giunta del Comune di Castel Focognano

 

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