Monica Dinu, giovane donna bibbienese che, qualche tempo fa è salita agli onori della cronaca per aver vinto il premio nazionale del prestigioso premio Gianvincenzo Barba della Società Italiana di Nutrizione Umana, torna a far parlare di sé per la sua tesi di dottorato. E’ infatti uscito l’articolo scientifico della sua tesi magistrale, ed è stato pubblicato su CIRCULATION , rivista scientifica numero uno al mondo per i problemi cardiovascolari. L’articolo sta avendo una grande successo, tant’è che sono usciti pezzi a questo dedicati sul TIME, Daily Mail e The Times.
Lo studio di intervento che per la prima volta ha indagato gli effetti della dieta vegetariana in una popolazione onnivora clinicamente sana, usando come confronto la dieta Mediterranea. La ricerca, guidata dal Prof. Francesco Sofi del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Firenze, ha visto 118 soggetti seguire per 3 mesi una dieta vegetariana e per 3 mesi una dieta Mediterranea, all’interno di uno studio di tipo randomizzato controllato a due braccia di intervento con modalità cross-over. Nella tesi di dottorato di Monica ha partecipato a livello di ricerche laboratoriali anche un’altra casentinese, Alice Sereni.
Monica Dinu commenta: “Negli ultimi anni, l’interesse nei confronti della dieta vegetariana è aumentato non solamente nella popolazione generale, ma anche nella comunità scientifica e medica. Allo scopo di valutare se questo modello alimentare offra maggiore protezione nei confronti delle malattie cronico-degenerative, tra cui le malattie cardiovascolari, è incrementato anche il numero di studi scientifici, suggerendo in alcuni casi effetti benefici per la salute. Tuttavia, le principali evidenze provengono da studi epidemiologici, spesso condotti su coorti selezionate e non rappresentative della popolazione generale. Inoltre, molti studi in letteratura hanno confrontato la dieta vegetariana con la dieta onnivora in paesi che seguono una dieta occidentale, ad alto contenuto di alimenti di origine animale. Diversamente da quanto fatto in precedenza, questa ricerca ha valutato l’efficacia, in termini di riduzione dei principali fattori di rischio cardiovascolare, di una dieta vegetariana a confronto con una dieta Mediterranea, universalmente riconosciuta come il regime ottimale per favorire la salute”.
La ventisettenne bibbienese dottoranda di ricerca alla facoltà di Medicina in Fiosiopatologia della Nutrizione dell’Università di Firenze ( il prossimo 9 di Marzo) sta avendo interessanti riconoscimenti a livello mondiale per le sue ricerche. Al Sinu ( Società Italiana nutrizione umana) – che lo scorso anno ha riconosciuto a Monica il premio ad un suo lavoro sulla dieta vegetariana considerato il migliore contributo scientifico 2016 fornito dai ricercatori con meno di 35 anni e pubblicato nella rivista Critical Reviews in Food Science and Nutrition – si unisce anche quest’ultima importante conferma. Formatasi nelle scuole casentinesi e volata a Firenze per coronare il sogno, ossia quello di fare ricerca sulla nutrizione, ha ancora voglia di dare il suo contributo e di crescere. E siamo certi che non mancheranno altri traguardi importanti.