di Mauro Meschini – Questa volta la consueta provocazione del Badalischio, che avete potuto trovare nel numero uscito il mese scorso, ci permette di proporre un articolo in cui informare e portare alla conoscenza di tutti la situazione in cui si trova la realizzazione del progetto della pista di Go kart che dovrebbe sorgere al Corsalone.
Abbiamo incontrato Paolo Volpi (Scuderia Etruria Racing) e Cristiano Fiorini (Tuscany Sport Service) e da loro abbiamo saputo tanti particolari e caratteristiche del progetto che si sta realizzando. Tutto è partito da un’idea della Scuderia Etruria Racing che il Comune di Chiusi della Verna ha subito sostenuto mettendo a disposizione un terreno già destinato alla realizzazione di attività sportive, è stata poi stipulata una convenzione trentennale e in questo periodo l’associazione avrà la possibilità di gestire completamente l’attività. Si tratta di un’iniziativa molto interessante che permetterebbe di mettere a disposizione del Casentino, ma più in generale del territorio provinciale, dove sono assenti strutture di questo tipo, uno spazio dedicato sia ad attività ricreative che didattiche.
È stato previsto di mettere a disposizione Go kart elettrici quindi anche con l’utilizzo di una tecnologia avanzata e a questo fine sul tetto della struttura di supporto, che sarà realizzata a lato della pista e che avrà varie funzioni: officina, garage, spazio ufficio e anche sede della Scuderia, sarà realizzato un impianto fotovoltaico. Si tratterà di uno spazio coperto di circa 200 metri quadrati che andrà a completare l’intero impianto. La scelta dei mezzi elettrici è dettata anche dalla posizione dell’impianto che, trovandosi all’interno di un centro abitato e accanto ad una scuola, deve garantire anche un impatto limitato.
Sarà una pista unica nel suo genere perché non ne esistono altre all’aperto, strutture simili esistenti, come a Montecatini o in Romagna, dove si utilizzano mezzi elettrici sono tutte indoor Uno spazio di questo tipo, come detto, potrà rispondere a diverse esigenze. Intanto diventare un punto di riferimento per tutti coloro, in particolare i più giovani, interessati ai motori e alle attività legate a questo mondo che qui potranno trovare uno spazio dove cimentarsi e provarsi alla guida; inoltre, sempre con una particolare attenzione alle nuove generazioni, in accordo con le scuole, con la polizia municipale e altri soggetti lo spazio della pista di Go Kart potrà essere dedicato a momenti dedicati alla didattica, lezioni di guida e informazioni sulla sicurezza stradale.
In un momento in cui, purtroppo, si ripetono continuamente eventi tragici sulle strade, avere la possibilità di erogare, in uno spazio debitamente attrezzato, consigli e preziosi insegnamenti per preparare adeguatamente tutti coloro che sono o saranno automobilisti sarà sicuramente importante. Ma, come già le associazioni promotrici hanno potuto constatare, le attività sulla pista di Go Kart potranno anche rappresentare momenti utili anche per i percorsi di bambini e ragazzi che si trovano in particolari situazioni personali, già adesso coinvolgendo alcuni di loro in attività con i mezzi è stato possibile vedere una positiva evoluzione nei comportamenti e negli atteggiamenti e un miglioramento nelle relazioni con gli altri. Insomma il progetto che si è pensato di realizzare ha tutti i presupposti per essere un’ottima notizia, e non solo per il Casentino.
Ma allora perché ancora i lavori non sono conclusi? I nostri interlocutori su questo mostrano tutto il loro dispiacere perché un progetto che, da anni, stanno pensando e costruendo, è rimasto bloccato da una serie di eventi e situazioni che hanno complicato le cose. Intanto il progetto iniziale ha dovuto subire delle modifiche proprio per quanto riguarda l’edificio che ancora deve essere costruito, in queste pagine vedete raffigurato quello che era stato inizialmente previsto, in realtà la struttura una volta completata risulterà diversa, non ci sarà la terrazza e i pannelli saranno poggiati direttamente sul tetto a capanna. In più nella realizzazione, che per adesso ha visto quasi la completa ultimazione della pista, tutto si è fermato proprio al momento della costruzione del capannone di supporto di cui, ad oggi, è presente solo la base in cemento.
I lavori in qualche mese dovevano essere conclusi ma i tempi non sono stati rispettati e, nonostante i promotori avessero già pagato parte della cifra complessiva prevista, che alla fine dovrebbe aggirarsi sui 400mila euro, la ditta realizzatrice non ha consegnato l’opera. A questo punto si è anche aggiunto il periodo funestato dal Covid, che ha visto la futura pista di Go kart utilizzata come Drive in per effettuare i tamponi poi, sempre in periodo di distanziamenti e mascherine, si è provato il cinema all’aperto esperienza per la quale sono stati fatti ulteriori investimenti ma che è stata anche fortemente disturbata da condizioni meteo non certo favorevoli.
Davvero tutto in salita questo progetto per i promotori che, nonostante tutto, non si sono certo scoraggiati, d’altra parte fin dall’inizio sapevano di iniziare un percorso tutt’altro che agevole, infatti per realizzare una pista che, a prima vista, potrebbe apparire cosa relativamente semplice, intanto, sono necessari investimenti importanti e, in più, i lavori da prevedere sono molti e diversi tra scavi, gettate di cemento, asfaltatura, predisposizione degli scarichi e dell’impianto di illuminazione, installazione conclusiva della recinzione dell’intera area. Ad oggi la pista è realizzata e sono da installare solo i cordoli, anzi in più occasioni i promotori si sono preoccupati di svolgere dei giri di prova per «gommare» il fondo stradale.
Adesso rimane da costruire il capannone in acciaio e, finalmente chiuso il rapporto con il vecchio appalto, si stanno richiedendo nuovi preventivi a varie aziende che potrebbero essere interessate a questo tipo di realizzazione per individuare quella a cui affidare la conclusione dei lavori. Certamente l’investimento necessario a coprire le spese dell’intero progetto rappresenta per la Scuderia Etruria Racing un grosso impegno che comunque già in questi anni, anche ricercando possibili sostegni e contributi, si è iniziato a ripagare. Si dovrà continuare con lo stesso impegno preoccupandosi che anche la futura gestione della struttura risulti in attivo, sicuramente dovrà essere organizzata in modo da garantire almeno le risorse per coprire le spese per la manutenzione, gli stipendi di chi garantirà l’apertura e il funzionamento della pista e tutte le altre spese derivanti dall’attività. Saranno probabilmente 2 o 3 le persone impegnate a tempo pieno nella pista e l’obiettivo è di garantire un’apertura continuativa così da favorire la possibilità che questo spazio diventi presto un punto di riferimento e ritrovo soprattutto per i giovani.
D’altra parte la struttura si andrà a collocare in un punto strategico, sufficientemente centrale per molte località della vallata, prossima alla viabilità principale per Arezzo, vicina ad una scuola, ad un campo sportivo, ad un circolo, insomma può andare ad arricchire uno spazio che già ospita luoghi frequentati e di richiamo. È una realizzazione che potrà e dovrà durare nel tempo, che rappresenta un esempio originale in Toscana, qualcosa di nuovo e utile. Potrebbe nascere in Casentino la pista che da decenni si sta pensando di realizzare in Provincia di Arezzo, sarebbe un traguardo importante, ma dopo tutte le difficoltà e gli ostacoli che hanno dovuto affrontare alla Scuderia Etruria Racing forse preferiscono continuare e impegnarsi e lavorare per il progetto per fare presto, ma senza indicare date certe e scadenze, visto come è andata fino ad ora.
Vogliamo provare noi a ipotizzare che nel 2024 si possa finalmente vedere l’immancabile taglio del nastro. Lo auguriamo, ringraziandoli per quanto hanno fatto e stanno facendo, ai promotori e ideatori del progetto, ai futuri frequentatori e al Casentino.