di Marco Alterini – Dopo aver tante volte affrontato in queste pagine le difficoltà che, in questi ultimi anni, hanno dovuto affrontare le piccole imprese commerciali, finalmente una bella notizia, Il Folletto, negozio di merceria ed intimo a Ponte a Poppi, festeggia 20 anni di attività e lo fa nel migliore dei modi. Il 13, 14 e 15 aprile aspetta i propri clienti per un rinfresco e distribuzione di gadget insieme ad una promozione studiata apposta per il ventennale.
Quello che rende questa attività unica nel suo settore, e quello che ne ha decretato il successo in questi venti anni, è la personalizzazione del prodotto, Barbara e Cristina, le titolari, più che della vendita fine a se stessa, si sono sempre preoccupate di fare uscire dal negozio un cliente soddisfatto, perché solo così si ottiene una vera fidelizzazione e questo grazie, appunto, ad una vendita personalizzata.
Nel 2003 Barbara, dopo aver fatto un corso di “cucito creativo”, esprime alla cognata Cristina il desiderio di aprire un negozio e la coinvolge in questa scelta dopo che anche Cristina ha, a sua volta, fatto lo stesso corso. Le due cognate sono entrambe di Castel San Niccolò, ma l’occasione si presenta a Ponte a Poppi, dove i coniugi Municchi Enrico e Lorena, raggiunta l’età della pensione, cedono lo storico e ben avviato negozio di merceria.
L’attività ha già avuto una recente ristrutturazione, ma viene di nuovo rinnovato da Barbara e Cristina che, quando riaprono il 13 aprile 2003, portano una nuova impronta, che è quella del prodotto personalizzato, dove loro sono maestre, per competenza e vocazione.
Quando entriamo al Folletto che, dall’ingresso, si sviluppa in lunghezza, notiamo subito che in fondo al negozio, dopo aver passato in rassegna le pareti occupate da scaffali pieni di merce e degli articoli più vari, troneggia, come sul palco di un teatro, una macchina da cucire elettronica, a testimoniare che questa attività non si limita al commerciale, ma spazia nell’artigianato creativo.
Qui è possibile, per esempio, mettere il nome nei bavaglini dei bambini che vanno all’asilo, è possibile mettere iniziali in asciugamani e accappatoi, e tutto quello che il cliente desidera, per rendere il prodotto venduto veramente unico.
Un altro esempio che testimonia come Barbara e Cristina non vogliano limitarsi a dare un servizio standarizzato, ma ricercano quell’unicità in grado di soddisfare qualsiasi richiesta, lo vediamo nell’intimo, dove non ci si limita a offrire prodotti di marca e qualità, made in Italy e alla moda, ma si offrono anche taglie particolari, più o meno contenitive, vedi reggiseni, in modo che tutti e tutte possono trovare una valida risposta alle proprie esigenze.
Per essere oltremodo professionali nell’affrontare richieste particolari, le due cognate hanno seguito corsi di formazione presso le migliori ditte fornitrici con rilascio di attestati. Tutto questo sicuramente è stato determinante per il successo del negozio e dimostra come in questo modo una piccola attività commerciale riesce a superare la concorrenza della grande distribuzione, delle vendite online e di tutti quei prodotti di scarsa qualità e basso costo. Non bisogna quindi meravigliarsi se Barbara e Cristina sono subito state ben accolte a Ponte a Poppi e godono di fiducia e stima anche negli altri paesi dell’alto Casentino. Questo accade quando si antepone la soddisfazione del cliente al mero interesse economico.
Queste donne, per l’umanità che mettono nel proprio lavoro, si commuovono quando raccontano di quella persona anziana che, dopo l’acquisto di filati, tornò per omaggiarle di proprie realizzazioni all’uncinetto o di quella signora straniera che, dopo aver acquistato un pigiama con delle pecorine decorate, tornò insieme a tutti i viaggiatori di un autobus, che, letteralmente, “svaligiarono” il negozio.
Barbara e Cristina non si sono scoraggiate nemmeno durante l’epidemia Covid, sicuramente anche per loro il periodo più critico, ma l’impegno e la dedizione che mettono nel proprio lavoro le ha aiutate a superare anche questa avversità.
Mi dicono anche che, sicuramente, rifarebbero la scelta di venti anni prima, vorrebbero solo, forse, un po’ più di considerazione e apprezzamento da parte delle pubbliche amministrazioni per il ruolo di valorizzazione del territorio e del centro storico che hanno svolto in questi anni e che hanno intenzione di continuare nel futuro.
Noi di Confesercenti siamo orgogliosi di averle come storiche associate e, nel dichiarare questo, mi ritorna in mente quella nostra iniziativa di alcuni anni fa denominata “Poppi in lire”, dove nel centro commerciale di Ponte a Poppi si potevano fare acquisti con le vecchie lire per un periodo antecedente al termine ultimo nel quale si poteva fare il cambio, manifestazione che ebbe un successo mediatico tale che finimmo su giornali e televisioni di tutta Europa, ebbene Il Folletto fu uno dei negozi che più si applicò e più banconote del vecchio corso cambiò.
A questo punto ricordo ancora a tutti quelli che hanno amato questo negozio e continueranno a farlo e anche a coloro che, magari, ancora non lo hanno scoperto, che Barbara e Cristina vi aspettano il 13, 14 e 15 Aprile.