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martedì, 4 Febbraio 2025

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I cammini di Francesco

di Francesco Benucci – Quand’è che una strada, un percorso, un sentiero diventa un cammino? Quando si ribalta la prospettiva da una dimensione esterna fatta di incroci, saliscendi, scorci, segnalazioni alla realtà interiore di colui che, muovendo passi, ora celeri ora metodici, rende vivo quell’iter, lo personalizza, fa sì che il suo cammino confluisca nel cammino di altri. Tale è anche la dimensione del pellegrino che, coniugando la “sua” voce del verbo camminare, conferisce luce e sostanza ad un’illustre peregrinazione di secoli or sono e alla terra che ne ha ospitato brani di vita. Uno scenario analogo è quello in cui permette di immergersi il Casentino, suggestiva vallata dove una figura straordinaria come quella di San Francesco d’Assisi ha compiuto esperienze, viaggi, preghiere.
Ebbene, dall’ottobre 2018, nel segno di chi vuole ripercorrere la Via nostrana in cui ha impresso le sue orme il Poverello, è nata l’associazione “I Cammini di Francesco in Casentino”: il sodalizio, promosso con spirito volontaristico e con sede ad Ama perché storicamente, e ancor oggi, ostello per i pellegrini e perché fisicamente sul percorso attuale del Cammino, si pone, in primis, l’obiettivo di mettere in rete persone e strutture presenti sul percorso del Santo e che da tempo si occupano di fornire servizi, assistenza ed ospitalità ai pellegrini, cercando di migliorare sia i servizi offerti sia l’esperienza stessa degli utenti così da lasciare loro un buon ricordo, un’impronta positiva.
D’altronde, l’associazione è nata proprio in virtù di un sentire comune da parte di organizzazioni che, mettendo a regime una sorta di cooperazione pregressa ed informale con altre realtà del territorio, hanno aggiunto nuove risorse, nuovi associati, una collaborazione che ora è strutturata. Si tratta dunque di un tragitto in discesa che attende altri partner con cui interfacciarsi e il cui dipanarsi favorisce la presenza di linee-guida, di un organigramma in cui ciascuno assolve funzioni/incarichi, di un coordinamento maggiore e capillare. Al contempo, il sodalizio non nasce dall’alto bensì dal basso, traendo origine da quella viva terra che ne costituisce le ideali fondamenta e che appartiene ad un percorso storico documentato che sprigiona un’energia particolare.
Nasce per offrire al pellegrino garanzie, un livello di sicurezza a 360° e servizi di qualità che giovano a tutto il Casentino, nasce per aumentare le persone interessate al transito nelle vesti più varie incentivando eventualmente la creazione di nuovi posti di lavoro, nasce per provvedere sia alle necessità più concrete, come il servizio di chiamata che offre un supporto costante a chi intraprende il Cammino (trattandosi di molti stranieri che si inerpicano per sentieri poco battuti), sia decriptando le esigenze anche inespresse di un’utenza che, bene ricordarlo, non solo non porta detrimento ma spesso contribuisce al miglioramento e alla pulizia della Via di Francesco. È proprio in quest’ottica di “messa al servizio” che esistono una mail (laveraviadifrancesco@gmail.com) e una pagina Facebook, col nome dell’associazione, dove sono presenti svariate informazioni, dallo statuto all’elenco ricettività, con tanto di distinguo tra strutture che applicano una scontistica precisa per i pellegrini in possesso di credenziale, nominale, per il viaggio e quelli che non applicano tale scontistica. In virtù del giovane sodalizio, la stagione che si aprirà a marzo, vivrà un presumibile picco a Pasqua e si protrarrà fino ad ottobre, dovrebbe vedere i nostri operativi, efficaci, rapidi nelle comunicazioni e già predisposti ad un’agenda 2019 che prevede la messa a regime del percorso con la revisione della sentieristica e della segnaletica, la pulizia per la garanzia di passaggio e la transitabilità in generale, il perfezionamento di alcuni servizi come la navetta e il trasporto bagagli, l’idea di creare un vademecum del pellegrino tappa per tappa che descriva la tappa stessa e riporti le informazioni territoriali di base (orari esercizi commerciali ed edifici religiosi, numeri telefono emergenza…). E a coronamento del programma, ad ottobre, i nostri vorrebbero organizzare un evento per riconfermare la validità del percorso medesimo, per dargli visibilità, per “lustrarne” ed “illustrarne” ulteriori peculiarità, per aprirsi altresì al contributo e alla partecipazione di chiunque sia interessato.
E per travalicare l’idea “del qui e dell’ora”, dando al verbo camminare una voce interiore, personale, spirituale. Insomma, una voce francescana.

i cammini di francesco logo

(tratto da CASENTINO2000 | n. 303 | Febbraio 2019)

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