Corre veloce il tempo, ma tra le gabbie si impiglia e pesa il doppio. Schiacciante come la malinconia, opprimente come la monotonia. In canile un anno insegue l’altro, per chi non ha ancora trovato una famiglia dove poter mettere il proprio cuore al sicuro. Che poi al sicuro di certo il cuore lo hanno già, e loro lo sanno, che se prima si pensavano“abbandonati”, al Rifugio, invece, sono da sempre solo “Amati”. Eppure. Eppure non deve bastare il tanto e il bene che può dare un volontario in ogni momento possibile. Ci vorrebbe la garanzia di un padrone a cui poter assicurare fedeltà e compagnia, ci vorrebbe che fosse realizzato il loro bisogno di tranquillità, che fosse riscattata la loro solitudine, rispettato il loro diritto di vivere almeno gli ultimi anni nel nome di un amore che si chiama Casa.
Scrivo pensando a Zeno, 11 anni, di cui 7 in canile. La sua fierezza nel tempo ha lasciato spazio al piacere della compagnia, dei tuffi in piscina da lontano, delle corse insieme a raccatar bastoni lanciati nel bosco. Scrivo pensando ad Hannibal, 14 anni di cui 4 in canile. Meravigliosa creatura che sotto agli strati di indipendenza lascia affiorare tutta la sua sensibilità, e che niente invece fa per nascondere la divertente passione per i giochini di gomma, rigorosamente da tenere in bocca e far suonare durante tutta la passeggiata. E poi scrivo soprattutto pensando a Lisa, una dolcissima quattordicenne (circa) completamente cieca e sorda, con molta probabilità a causa di una patologia totalmente trascurata. Accolta in canile da poco, è stata trovata terrorizzata e disorientata lungo la strada di Rifiglio, in condizioni tali da dover essere ricoverata in clinica per mesi, salvata davvero per miracolo.
Con un piccolo aiuto è riuscita ad adattarsi nel suo box, riconosce ormai i rumori delle macchine di chi è di turno, accoglie i volontari scodinzolando e leccando ogni mano. Non possiamo immaginare come sia stata la sua vita prima, ma quello che più commuove è la strabordante dolcezza con cui ancora, nonostante tutto, continua ostinatamente a fidarsi dell’essere umano. Tutto ciò di cui avrebbe bisogno Lisa è un posto sicuro, tranquillo e privo di pericoli dove poter essere accudita con premura, cullata dalla compagnia e rispettata nella sua anzianità.
Per quanto possa essere difficile scegliere di portare avanti simili adozioni, l’esperienza al Rifugio ci insegna che la speranza è davvero l’ultima a lasciar la piazza. Argo,Baldo, Picasso,(puoi inserire tu i nomi degli altri adottati “del cuore”? Non ricordo ad esempio la canina della michela ghelli, quella vecchietta, ma anche molti altri di sicuro. Penso possa far piacere, magari anche canini vivi per favore) e da poco anche Palmiro. Adozioni che di facile non avevano davvero niente, ma che di sicuro avevano in sé l’inestimabile forza dell’Amore eterno. Nadia G.
Canile intercomunale di San Piero in Frassino http://canilicasentino.blogspot.com
Per info: 347.5421554 – orario di apertura al pubblico: Sab. e Dom. dalle 10,00 alle 12.00