di Francesco Benucci – «Li ruscelletti che d’i verdi colli del Casentin discendon giuso in Arno, facendo i lor canali freddi e molli sempre mi stanno innanzi e non indarno», le acque che “solcano” la nostra vallata ne costituiscono, da sempre, la cifra specifica: sono un atto di nascita, un viatico di crescita, compagne imperiture, cifra di impareggiabile e distintiva bellezza. Ne era ben consapevole Dante che le immortalò nella sua Divina Commedia, ne dovremmo, a maggior ragione, essere consci noi, chiamati a tutelare, oggi più che mai, un patrimonio messo a rischio da inquinamento, incuria, indifferenza.
In tale senso, un bel messaggio di presa coscienza, viene dall’associazione ASD Pescatori Casentinesi che, da gennaio, con spirito e volontaristico e di appartenenza al territorio, sta portando avanti l’opera di pulizia delle sponde del fiume Arno nel Comune di Pratovecchio Stia, nel tratto che va dalla confluenza col torrente Fiumicello fino agli abitati di Molinuzzo e Le Molina.
L’attività di pulitura rientra nel progetto “Vivere Il Fiume – zona di pesca a regolamento specifico nel fiume Arno e torrente Staggia” presentato dal Comune e finanziato dalla Regione Toscana con relativo bando. Il suddetto progetto coinvolge partner pubblici e privati (ed è aperto ad ulteriori contributi) quali Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, FIPSAS Arezzo, Troticoltura Puccini, Cooperativa In Quiete, Campaldino Legnami, Coop Alto Casentino e… i pescatori nostrani, ovviamente! I quali, affiancando le figure degli operatori ecologici che già salvaguardano la Comunità, si sono trasformati in pescatori… ecologici!
La “metamorfosi”, corroborata dalla coscienza ambientale di chi, in tale ambiente, esprime la propria passione, con conseguente volontà di difenderlo e valorizzarlo, prende altresì spunto dall’evento “puliAMO il fiume”, svoltosi con successo il 19 ottobre, con la partecipazione delle associazioni Civitas e PratoVeteri e il coinvolgimento delle scuole: da tale evento è nato qualcosa di ancor più duraturo, trasmettendo il messaggio che la cura della natura necessita di attenzioni continue; ecco allora i volontari casentinesi, ogni domenica (e talvolta, impegni permettendo, nei giorni infrasettimanali), “spogliarsi” di canne da pesca, lenze ed esche ed equipaggiarsi invece con tuta, sacchi neri per lo sporco, bidoni dismessi e riutilizzati, motoseghe, falci.
Pronti all’opera, così da raccogliere e gettare nei luoghi appositi (materiale ferroso all’isola ecologica, altri materiali nei rispettivi bidoni) ciò che si è accumulato lungo le sponde, ossia là dove non dovrebbe, i pescatori valligiani si sono spesso ritrovati con un “bottino” sorprendente e, purtroppo, preoccupante: bottiglie, cartacce, leghe, ferro, plastica varia, cartelloni pubblicitari, lavandini, stufe, reti da letto, pneumatici, telai di biciclette. In un lavoro così impegnativo si sono rivelati fondamentali l’entusiasmo con cui hanno aderito tutti i componenti dell’associazione e anche le espressioni di assenso e condivisione dei semplici “spettatori”, ai quali anzi è rivolto l’appello a partecipare, da amanti dell’ambiente (in caso, contattare il 338 8834377).
D’altronde, per non limitarsi a porre delle “toppe”, bensì per sensibilizzare sul tema, gli stessi hanno posto una cartellonistica di segnalazione che invita a rispettare il lavoro fatto e il fiume stesso. Non solo: sono stati effettuati dei piccoli interventi di disboscamento così da creare dei passaggi verso il fiume anche perché tale tratto a breve sarà oggetto di una riqualificazione delle sponde e delle acque medesime con susseguente immissione di pesce e contestuale vigilanza delle guardie giurate della FIPSAS e della polizia provinciale, creando una zona a regolamento specifico con l’intento di far divertire i pescatori locali e di portare pescatori da fuori a conoscere la nostra Comunità. Al contempo è stata segnalata a Nuove Acque una situazione di disagio di alcune fognature, poi ripristinate ad un corretto funzionamento dalla menzionata azienda.
Infine, il progetto, si nutre di obiettivi futuri: coinvolgere ulteriormente le due troticolture del Paese (Antica Acquacoltura Molin di Bucchio e Troticoltura Puccini) nell’iniziativa, sensibilizzare le scuole e i ragazzi alla pesca e al rispetto dell’ambiente, presentare un territorio all’altezza delle aspettative il 9-10 maggio (data da confermare, ndr) quando, nel torrente Solano a Strada in Casentino, i più forti pescatori d’Italia, tra i quali i nostri in quanto Campioni regionali, si sfideranno per decretare i 10 finalisti che poi si cimenteranno in un’ulteriore gara, a Subiaco, per il titolo di Campione d’Italia! Nell’attesa, un titolo molto importante ed apprezzato, i Casentinesi l’hanno già conseguito, quello di pescatori… ecologici!
(tratto da CASENTINO2000 | n. 316 | Marzo 2020)