di Melissa Frulloni – Forse non tutti di voi se ne sono accorti o forse, presi dalla frenesia della nostra routine quotidiana, non ci siamo mai fermati a riflettere che nella nostra vallata esiste e ferve sotto al velluto rosso della stoffa del sipario, un’intensa e soprattutto interessante stagione teatrale casentinese. Tra la metà e la fine di novembre i due teatri della vallata, il Dovizi di Bibbiena e l’Antei di Pratovecchio, hanno riaperto i battenti e sui loro palchi hanno iniziato a recitare grandi artisti, famose compagnie teatrali e anche attori amatoriali. Sì perché in Casentino sono molti gli amatori di questa passione e sono sempre più i casentinesi che si cimentano sui palchi della vallata. Il nostro viaggio dietro le quinte di queste due storiche strutture inizia da Bibbiena, dal Teatro Dovizi e dall’incontro con Livio Valenti, direttore artistico della stagione teatrale bibbienese e figura più rappresentativa della compagnia NATA che ormai opera da anni sul nostro territorio e non solo.
“Il Teatro Dovizi è un piccolo teatro, conta 100 posti; è sempre tutto esaurito e all’interno del circuito regionale è considerato uno dei teatri virtuosi, visto il buon rapporto tra costi di gestione, presenza di pubblico e messa in scena delle varie tipologie di spettacolo. L’attore qui è più vicino ai suoi spettatori e il legame che si crea tra loro è davvero magico; sembra di essere in una grande famiglia!” Ha esordito Valenti.
Come viene organizzata la stagione teatrale al Dovizi? «La cosa su cui ci concentriamo per dare il via alla stagione teatrale è sicuramente il pubblico. Abbiamo una grande attenzione verso i nostri spettatori e soprattutto verso gli spettacoli che più gradiscono, i generi che amano e gli attori che vogliono rivedere sul palco. Lo scorso anno siamo riusciti a vincere la sfida di mettere in scena in un teatro piccolo come il Dovizi un’opera lirica. Capite bene che tra i cantanti, gli attori e soprattutto la grande orchestra che serve in questo genere di opera eravamo veramente in difficoltà. Alla fine però ce l’abbiamo fatta ed è stato un successo, ecco perché lo riproponiamo anche questo anno agli spettatori casentinesi. Al teatro andrà in scena il Barbiere di Siviglia, nell’anno in cui in tutta la provincia di Arezzo solo il Dovizi proporrà un’opera lirica. Cerchiamo comunque di dare una visione completa di quello che è il panorama teatrale italiano, mettendo in scena un po’ tutti i generi. Scegliamo gli spettacoli anche in base ai personaggi più amati, le opere più conosciute e famose, ma anche tenendo conto degli attori più emergenti.»
La stagione teatrale del Dovizi viene organizzata e gestita dalla compagnia NATA e concordata insieme a Fonazione Toscana Spettacolo, ente distributore, in accordo con il Comune di Bibbiena. Livio Valenti è affiancato da tutti i componenti della NATA che è diventata negli anni una vera e propria istituzione in grado di dirigere perfettamente gli spettacoli e le varie stagioni teatrali.
“Il Teatro Dovizi è la nostra piccola perla; gestirlo non significa solo pensare agli spettacoli durante l’anno, è importante accogliere bene il pubblico, fare le scelte giuste e talvolta condividere anche percorsi comuni con gli artisti emergenti. La NATA è un ente che non solo produce spettacoli, ma anche organizza tutta la stagione teatrale, ecco perché si crea con gli artisti ospiti del teatro un grande legame che va al di là della serata stessa. Il teatro diventa un’incubatrice di idee che spesso escono dai confini di Bibbiena e del Casentino e si trasformano in grandi opere che spesso vengono riprodotte anche in giro per il mondo.” Ci ha spiegato Valenti, che ci tiene a far sapere che per lui e il resto della compagnia, il teatro non si esaurisce in una sera, non si chiude con il sipario dello spettacolo, ma le idee e i progetti che vengono sviluppati al Dovizi continuano e, spesso prendono anche il via, partendo proprio da qui, dal nostro Casentino.
Anche molti attori cresciuti dentro la compagnia NATA, oggi sono molto apprezzati nel panorama italiano e alcuni di loro sono partiti da Bibbiena per raggiungere i più grandi teatri nazionali ed europei. Gli artisti che questo anno si esibiranno sul palco del Dovizi non provengono dall’estero, ci spiega Livio, per i costi davvero onerosi che richiederebbe la loro permanenza in Casentino e al teatro bibbienese. Gli attori della stagione teatrale 2016/2017 sono tutti italiani, molti toscani, data la fervente aria teatrale che si respira nella regione, sempre pronta a dare nuove idee e soggetti da mettere in scena.
Sembra quasi un piccolo miracolo che in Casentino resistano due teatri come l’Antei e il Dovizi, da cosa è dato il loro grande successo in un territorio così chiuso come il nostro? «Sicuramente dipende dal fatto che dietro a tutto questo lavora una compagnia di professionisti, attiva ogni giorno in questo settore. Il Teatro Dovizi è aperto 5 giorni a settimana tra gli spettacoli, la scuola di teatro, gli eventi di formazione. Il nostro teatro è come un panettiere che ogni giorno sforna il pane, non sempre la pagnotta è rappresentata dalla stagione dell’anno che verrà, più spesso ci sono incontri, spettacoli di nicchia, eventi per appassionati, ma tutto questo ci permette di “abitare il teatro” vivendolo a 360° e dandogli tutto per restituire al pubblico il meglio. Per la compagnia NATA lavorano 25 persone più l’”indotto”, come si dice in gergo; è una vera e propria fabbrica creativa, piccola, ma eccellente, riconosciuta tale, insieme alla rete teatrale aretina, a livello toscano.»
Non siamo ancora pronti a far calare il sipario sul nostro viaggio nel teatro casentinese ed è per questo che ci spostiamo nell’alto Casentino, a Pratovecchio, varcando le porte del Teatro Antei, il copione non cambia; stessa organizzazione precisa e concordata tra Comune ed ente Fondazione Toscana Spettacolo. Qui incontriamo Francesco Trenti, consigliere comunale delegato alla cultura che ci spiega: “Per la stagione teatrale 2016/2017 verranno riproposti i 6 spettacoli canonici ai quali è stato aggiunto, pur mantenendo invariati i prezzi degli abbonamenti, un concerto per la serata inaugurale; questo sia per diversificare l’offerta culturale che per “ringraziare” il nostro pubblico, la cui numerosa presenza nella stagione passata ha reso possibile un importante attivo nella gestione del teatro. Per quanto riguarda il calendario, questo è consultabile on-line sul sito del Comune di Pratovecchio Stia o contattando l’Ufficio Cultura.”
Quali sono i “numeri” del Teatro Antei? «Lo scorso anno c’è stato un ottimo riscontro da parte dei cittadini: in media hanno partecipato alle commedie 183 persone, con punte di 250/270 persone in alcuni spettacoli e un bilancio positivo di entrate di circa 5.000 euro che sono state rinvestite tutte nella nuova stagione 2016/2017. Il Teatro degli Antei è uno dei teatri “storici” e ha una buona tradizione ben tessuta nel territorio che ancora oggi risponde molto positivamente alle offerte culturali proposte. Tuttavia tenere in vita un teatro con una buona stagione teatrale è una scelta importante d’investimenti nel settore cultura da parte di un’Amministrazione: per questo ogni anno cerchiamo di agevolare l’ingresso a nuove fasce della cittadinanza, in particolare ai giovani applicando sconti particolari sul prezzo del biglietto.»
Secondo Francesco l’offerta culturale del Casentino è buona, ovviamente tenuti presenti il bacino di utenza e le possibilità contingenti, come ci spiega: “A mio avviso non ci dobbiamo quindi stupire se “avamposti culturali” quasi d’altri tempi riescono ancora ad essere non solo attivi, ma anche a riportare importanti risultati. Anche e soprattutto nel campo culturale vanno, secondo me distinti gli aspetti quantitativi da quelli qualitativi: il Casentino e i suoi teatri si rispecchiano più nei secondi. Inoltre, nel caso del Teatro degli Antei c’è un fortissimo legame fra la popolazione e la struttura e penso che sia proprio questa la forza che tiene in vita questa struttura, è la gente del Casentino e di Pratovecchio che la sostiene dandogli fiducia ogni anno, partecipando in numero agli spettacoli. Come mi disse un pratovecchino doc “la comunità di Pratovecchio è nata là dentro”, quindi la gente sa che non deve far morire tutto questo. Non deve passare quindi inosservato se nella scorsa stagione è stato possibile mettere in piedi un calendario che ha visto nel complesso più di 40 eventi organizzati all’Antei, dagli spettacoli teatrali ai concerti, dalle recite scolastiche alle proiezioni di film e, perché no, ai veglioni.”
Sul palco dell’Antei saliranno anche gli allievi della scuola di teatro La Bottega dell’Attore, nata dalla collaborazione tra due associazioni teatrali della zona, ArteindispArte e la Nuova Accademia degli Antei, che da diversi anni collaborano in vari modi e che già lo scorso anno hanno organizzato un laboratorio “pilota” rivolto ai giovani della zona. I docenti saranno Massimo Martini, eclettico attore e drammaturgo ben noto nell’intera area casentinese e Paolo Bussagli.
Il Casentino si presenta, quindi carico di eventi teatrali e ricco di attori ferventi, pronti a calcare i palchi dei teatri storici della nostra vallata. Un’occasione davvero unica per tutti gli appassionati, ma anche una stuzzicante novità per tutti quei neofiti che vogliono avvicinarsi al mondo del teatro, magari partendo proprio da quello casentinese.
(tratto da CASENTINO2000 | n. 277 | Dicembre 2016)
I programmi del Dovizi e dell’Antei li trovi nel sito http://www.nata.it/