All’indomani del consiglio comunale, la maggioranza del Sindaco Bernardini si prende il merito di lottare contro la L.R. 28/2015 in materia di sanità, senza mai aver mosso un dito. Tutto questo grazie alla complicità del Presidente del Consiglio Frenos, che dimostra ancora una volta la propria inadeguatezza a ricoprire un ruolo che richiederebbe imparzialità.
E’ già ridicolo che il PRIMO ATTO portato in Consiglio da un consigliere di maggioranza (credo il primo nei 6 anni dell’era Bernardini) sia praticamente copiato dalla mia mozione (sinora i consiglieri di maggioranza si sono limitati ad alzare la mano, tanto è vero che pensavo che avessero preso le preferenze dei propri elettori per praticare questo nuovo sport).
Ma permettetemi una breve crono-storia.
• la L.R. 28/2015 è stata approvata nel marzo 2015 e la raccolta firme per la sua abrogazionesi concluderà il 31 ottobre 2015.
• il 19 agosto il sottoscritto, consigliere indipendente Pennisi, deposita al protocollo la propriamozione;
• il 20 agosto, nel corso del Consiglio, il Presidente Frenos decide di rinviare la mia mozione alla successiva seduta consiliare, causa l’assenza (ad orologeria?) dell’assessore competente Caporali
• il 16 settembre il Sindaco Bernardini,cadendo dalle nuvole, si accorge che il punto nascite dell’ospedale del Casentino chiuderà e dichiara che egli stesso produrrà un proprio documento per aderire al referendum abrogativo della L.R. 28/2015
• il 21 settembre il consigliere di maggioranza Mauro Rossi protocolla il suo odg sulla L.R. 28/2015… un atto praticamente identico alla mozione da me presentata più di un mese prima
• il 30 settembre, dieci minuti prima dell’inizio del Consiglio Comunale, mi viene chiesto di ritirare la mia mozione perché la maggioranza (anche se l’ha copiata) non la voterà. Mi sento offeso e ovviamente rifiuto. Considerato che il primo atto ad essere discusso è il loro, con coerenza esprimo il mio voto favorevole, visto che i contenuti di quell’atto sono praticamente identici a quelli della mia mozione.
Subito dopo viene bocciata la mia mozione.
Anche il più sprovveduto dei lettori a questo punto capirà cos’è successo: pur di non far passare un atto della minoranza, questa maggioranza rinvia la sua adesione al referendum abrogativo di oltre un mese, provocando un danno enorme ai cittadini e alla lotta contro l’infausta legge regionale.
Il sindaco Bernardini , chiuso nella sua incapacità (o forse complicità?) di difendere il punto nascite dell’Ospedale del Casentino (ve ne renderete conto alla prossima conferenza dei sindaci e all’incontro con l’ASL), cambia direzione e, con una disinvoltura a dir poco imbarazzante, prova a mettere il cappello sul referendum…senza aver mai prestato un consigliere per certificare le firme raccolte nei vari gazebo dal giugno 2015 ad oggi e senza aver mai palesato il proprio dissenso verso questa legge.
Faccio presente come il sottoscritto, dal giugno 2015 ad oggi, abbia sempre partecipato come certificatore e come promotore a tutte e 7 gli appuntamenti svolti nel Comune di Bibbiena (anche da solo) e ad altri 4 nel Comune di Arezzo, prestando gratuitamente gazebo, tavoli, sedie e tempo.
Ma non finisce qui: la pagina facebook della Lista Civica Bernardini cancella il mio commento (che riporta fedelmente quanto scritto in questo articolo) e molto democraticamente blocca il mio profilo, impedendomi di scrivere ulteriori commenti. Proprio come già fatto in precedenza dal democratico assessore Caporali.
C’è un termine preciso per qualificare la condotta di questi signori, ma non lo scriverò per non cadere nella trappola tesa dal grande capo “querela fumante”.
Salutiamo, Pennisi Pietro Salvatore
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