Si riparla del Parco!. Finalmente verrebbe da dire! Ma se ne parla solo perché c’è da nominare il nuovo Presidente. Il PD, tanto per non smentirsi, persegue inesorabilmente nella linea di considerare qualsiasi istituzione un tassello della lotteria delle poltrone da affidare a fedeli.
E’ partita la polemica, ma il dibattito sembra restringersi ad una polemichetta elettorale. Ne è un esempio l’intervento della sig.ra Brambilla, delle cui parole da animalista snob non sentivamo proprio la mancanza. Ed onestamente, al di la della inopportunità, non ci sembra nemmeno che l’essere o no cacciatore sia il problema principale
La domanda che invece vogliamo porre a tutte le forze politiche ed alle istituzioni locali è solo questa: crediamo ancora nel Parco e nel suo ruolo in una prospettiva di sviluppo del Casentino e dell’intera provincia?
Il modo in cui in questi ultimi anni le forze politiche e le istituzioni locali si sono rapportate al Parco hanno dato l’impressione di un quasi totale disinteresse e di vivere con sopportazione fastidiosa la sua presenza. Insomma il Parco più come un problema che come risorsa o opportunità.
La scelta di indicare un sindaco uscente alla Presidenza (indipendentemente da ogni valutazione sulla persona e sul suo operato di amministratore), al di fuori di ogni dibattito e senza un riflessione seria sul futuro dell’ente è una ulteriore dimostrazione di scarsa sensibilità ambientale e istituzionale
Non c’è niente di peggio, e di più deleterio per la credibilità della politica, tanto più in tempi di vacche magre, che mantenere in piedi enti in cui non crediamo, svuotandoli di contenuti e di ruoli, così come hanno fatto i governi nell’ultima decina di anni, quando hanno costretto i Parchi alla inattività ed alla semplice sopravvivenza
Dobbiamo avere il coraggio delle scelte: se il Parco serve, e ci crediamo, lo si valorizza, gli si garantisce una management efficiente, all’altezza di un ente nazionale, i finanziamenti necessari e chiarezza di ruoli e funzioni. Se lo riteniamo un inutile peso…tanto vale sopprimerlo!
SEL è convinta che il Parco nazionale è e deve essere uno strumento di valorizzazione del nostro territorio, che può comportare sviluppo, assieme alla tutela del nostro patrimonio ambientale, floro-faunistico (la tutela non è un peso, ma una valore). Proprio per questo riteniamo che la scelta del presidente e del Consiglio d Amministrazione deve uscire dalla cerchia delle lottizzazioni localistiche, dallo scambio di poltrone, andando ad individuare persone che possano garantire una visione ampia della tutela e valorizzazione dell’ambiente, sappiano rendere protagonista il nostro territorio nella rete dei parchi nazionali e internazionali e sappiano essere di traino anche per gli enti locali.
La scelta miope ed autoreferenziale del PD, rischia di essere la pietra tombale sul parco, perché si mette sulla scia di una gestione ordinaria, burocratico-amministrativa, senza alcuna ambizione e volontà di rilancio.
Per questo riteniamo che la nomina vada bloccata, e proponiamo che venga aperta una discussione che coinvolga in maniera partecipata i cittadini e le realtà attive nel territorio. Una discussione che esca dalla solite logiche spartitorie, e che per prima cosa riprogetti le funzioni del parco ed anche il suo rapporto con le istituzioni locali,
Senza una scelta del genere, se il parco deve essere il 14° comune del Casentino o della Romagna, per collocare qualche sindaco dismesso, o per andare a chiedere qualche contributo o qualche permesso, ancora una volta i Casentinesi avranno perso un’occasione storica.
Sinistra Ecologia Libertà – Casentino
Sinistra Ecologia Libertà – Federazione Provinciale