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mercoledì, 2 Aprile 2025

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Il futuro di Casentino e Valtiberina

Area interna. In questo caso Casentino e Valtiberina. Stamani a Chiusi della Verna si è svolto il convegno promosso da Cgil, Fillea e Spi della provincia di Arezzo. In collaborazione con la Cgil di Forlì e le strutture sindacali delle due regioni.

“Dal panno al legno tra tradizione e innovazione”: un titolo che sintetizza due dei temi affrontati stamani e cioè il rilancio del panno del Casentino e la certificazione del legno delle due vallate. Per la Cgil aretina “Serve una precisa visione d’insieme di Casentino e Valtiberina con le loro caratteristiche socio-urbanistiche, ambientali, storicoculturali e produttive. Il futuro di quest’area interna risiede nella capacità di immaginarla come una realtà unica, valorizzando le produzioni e potenzialità ambientali”.

Una logica condivisa dalla Cgil Toscana. Fabio Berni, della segreteria regionale: “Da tempo consideriamo le Aree Interne come una fondamentale risorsa da valorizzare per lo sviluppo economico e sociale della nostra regione. Per raggiungere questo obiettivo risulta necessario un forte impegno da parte delle istituzioni per il rafforzamento dei servizi essenziali (istruzione, salute, mobilità, credito, …) e per la creazione di opportunità di lavoro attraverso lo sviluppo delle specializzazioni produttive locali (legno, agricoltura, industria, artigianato). Per questo, come Cgil, abbiamo sviluppato negli anni, insieme alle Camere del lavoro e alle categorie, un lavoro di approfondimento finalizzato ad avanzare proposte e fornire un contributo alle istituzioni e ai sistemi economici territoriali. Di questo abbiamo discusso nell’iniziativa di oggi dal titolo, nel corso della quale abbiamo avanzato le nostre proposte in merito alla ricomposizione della filiera del legno e alla qualificazione ambientale, energetica e produttiva di un patrimonio storico quale il Panno del Casentino. A questo proposito, come Cgil, riteniamo importante la decisione assunta dalla Regione Toscana di assegnare una quota pari almeno al 30% delle risorse della programmazione 2021-2027 ai comuni interni”.

Particolarmente interessata alle aree interne è la categoria del settore legno arredo. Alessia Gambassi è la segretaria generale Fillea Cgil Toscana: “Per noi il settore legno arredo ha sempre rivestito un significato importante per la sua funzione all’interno del sistema economico. Un settore importante per il mondo del lavoro che non si limita al prodotto finale, ma comprende tutto il sistema virtuoso dell’economia circolare che gravita attorno alla filiera. Dobbiamo trovare forme di sviluppo anche per quelle aree interne che hanno enormi potenzialità e ricchezze naturali, come i boschi, ma che non sono valorizzate fino in fondo. Il legno è un’opportunità di sviluppo e dobbiamo lavorare per ricostruire una filiera che parta dalla valorizzazione dei nostri boschi, creando un marchio per contraddistinguere qualità e riconoscibilità del legno e del nostro sistema forestale e boschivo. C’è necessità di nuove segherie e di investimenti in infrastrutture e viabilità, stabilizzando i posti di lavoro e creando nuova e buona occupazione”.

(COMUNICATO – CGIL Toscana)

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