di Mauro Meschini – C’è il rischio che anche il prossimo Natale, come i mesi che ci siamo lasciati alle spalle, saremo costretti a viverlo in maniera diversa dal solito visto che la scomoda presenza dell’epidemia da Covid-19 continua a farsi sentire pesantemente e a condizionare la nostra vita. Questa ombra che potrebbe addensarsi sul periodo più bello dell’anno non deve però farci dimenticare lo spirito che anima le festività natalizie o rinunciare a condividere i buoni propositi che le animano.
Oxfam propone anche quest’anno un’attività che prenderà forma in varie realtà anche del Casentino e che è collegata ad un progetto di solidarietà internazionale, abbiamo contattato Laura Mazzi, referente del progetto per Oxfam ad Arezzo e provincia, per conoscere i dettagli di questa iniziativa e gli obiettivi del progetto che si vuole realizzare.
Può brevemente presentare quali sono le finalità di Oxfam e quali attività realizza?
«Oxfam Italia è un movimento globale di persone che vogliono eliminare l’ingiustizia della povertà. Nasce nel 2010 ad Arezzo come evoluzione di UCODEP e da lì ha continuato a perseguire il suo obiettivo tramite progetti attivi in tutto il mondo che hanno permesso di migliorare le condizioni di vita di migliaia di persone, affrontando le cause della povertà: disuguaglianze, discriminazioni contro le donne e crisi climatica».
In particolare quali attività organizza Oxfam nella provincia di Arezzo?
«In Arezzo e Provincia, Oxfam Italia lavora moltissimo con le scuole. Docenti e studenti partecipano a percorsi di cittadinanza attiva che portano dentro le mura scolastiche temi che difficilmente verrebbero toccati. Quest’anno l’impegno più grande era rivolto alla buona riuscita della didattica a distanza, offrendo supporto alle famiglie e agli istituti scolastici mettendo a disposizione i nostri operatori e materiali didattici (anche tablet). Inoltre, l’ufficio di Via Piave 5 ad Arezzo, è uno sportello per i cittadini di origine straniera rivolto all’ascolto e al sostegno nel disbrigo di pratiche, come permessi, dichiarazioni e quant’altro. In più, sono sempre stati offerti corsi di formazione e di conoscenza».
Anche quest’anno in occasione delle festività natalizie Oxfam sarà presente in alcuni punti vendita anche del Casentino con un’attività che ha bisogno anche del supporto di responsabili e volontari. Nel concreto di cosa si tratta?
«La nostra iniziativa “Incarta il presente, regala un futuro” è la campagna di raccolta fondi più importante dell’anno che permette a moltissime persone di entrare in contatto diretto con le attività dell’organizzazione e di finanziarle con una piccola offerta immediata. I Responsabili di Postazione sono i punti di riferimento sul territorio. Sono coordinatori di squadre di volontari, che devono essere cercati dal responsabile stesso e inseriti in griglie turni, che dal 8/12 al 24/12 saranno presenti all’interno dei negozi partner (Euronics, Tigotà) di Arezzo e Bibbiena a fare divulgazione e raccolta donazioni, il tutto accompagnato dal confezionamento di pacchetti regalo. Deve essere una persona con ottime capacità comunicative e organizzative e che conosca bene il proprio territorio, così da contattare il maggior numero di volontari possibili. Esperienze precedenti in associazioni o attività di divulgazione e coordinamento di squadre di lavoro saranno valutate molto positivamente. Inoltre, nel periodo di attività in negozio dovrà assicurare la totale disponibilità di ore (max 8 ore al giorno). Verrà da Oxfam offerta una formazione specifica in tecniche di public speaking e raccolta fondi».
Quest’anno quale progetto specifico è legato alla raccolta fondi natalizia?
«Quest’anno la raccolta fondi di tutta Italia verrà focalizzata interamente sullo Yemen (https://oxfamitalia.org/sos-yemen/), dove, a causa del conflitto scoppiato nel 2015, si sono susseguiti numerosi problemi a discapito della popolazione civile: distruzione delle case e niente acqua pulita hanno portato con sé carestie e una devastante epidemia di colera. Ora, a tutto questo, si è aggiunta anche la pandemia da Covid-19. Quindi, il nostro aiuto sarà fondamentale per permettere agli yemeniti di continuare a vivere in condizioni umane».
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