di Francesca Maggini – Stiamo vivendo un momento molto difficile… quante volte, in questi ultimi mesi, abbiamo sentito ripetere questa frase. Il Covid prima, la guerra poi, un’innegabile crisi sociale ed economica stanno attraversando, su più fronti, le nostre vite portando con sé tanti cambiamenti e timori per il futuro. Ormai da mesi si fa i conti, soprattutto, con la crisi economica caratterizzata da costanti rincari delle materie prime e da aumenti vertiginosi del prezzo dell’energia elettrica e di carburanti con bollette alle stelle, il tutto a discapito di questo primo Natale, dopo due lunghi anni, senza le molteplici restrizioni dovute dalla pandemia. Già da mesi infatti, in molti, avevano previsto questo Natale come molto diverso: il più caro degli ultimi anni, attraversato inevitabilmente da austerity e contraddistinto da consumi sottotono, un dato sul quale incidono molto le aspettative negative degli italiani per quanto concerne la tenuta economica del nostro paese. Uno scenario critico su cui gravano principalmente l’inflazione e il caro energia.
Se da sempre le luci colorate che decorano le strade, gli alberi di Natale posti nelle piazze dei paesi e delle città ci fanno percepire l’inizio di quell’atmosfera frizzante e gioiosa che contraddistingue il periodo delle feste, quest’anno si prospetta uno scenario assai diverso. Molte luminarie cittadine rimarranno spente a causa dei rincari energetici. Si prevedono spese oculate all’insegna del risparmio, meno viaggi e molte famiglie dovranno cercare di far quadrare i conti a fine mese.
Da sempre, sulla scia del Natale, con l’arrivo di dicembre la quotidianità si rallenta, assume un tono diverso e lascia spazio all’immaginazione che rende questa occasione magica a simbolo di un periodo davvero speciale, nel quale tutti mettiamo da parte quella frenetica corsa contro il tempo che purtroppo contraddistingue la quotidianità della nostra vita. Il Natale rimane la festa più attesa dell’anno. C’è qualcosa di magico, meraviglioso e irrinunciabile dietro a questa festa e al suo significato più profondo. Ogni volta si apre uno scenario quasi incantato fatto di libri, film, canzoni, tavole imbandite e adornate con scintillanti tovaglie rosse, serate senza fine in compagnia di parenti ed amici, giochi in scatola, tombola, panettoni e dolci natalizi.
La bellezza di vigilie trascorse verso la folle corsa all’ultimo regalo, i molteplici colori di vivacissime carte da pacchi, le chiamate di amici, parenti lontani. Mercatini natalizi, Babbo Natale, presepi, artigianato locale, piccoli grandi regali, il tutto contornato da suggestive luci di candela e alberi meravigliosamente addobbati con bambini che li osservano stupiti con il naso all’insù in una fantastica atmosfera. Tutto questo e molto altro che siamo abituati a vedere e a godere fin da piccoli, racchiude tanti ricordi indelebili della nostra infanzia, messi da una parte ma ancora vivi nei cassetti della nostra memoria.
Ogni anno, questo scenario si ripropone e osservando la magica atmosfera di questa meravigliosa festa, oltre la sola apparenza consumistica, arriva alla mente anche il suo significato più profondo. Quale che sia il motivo che rende il Natale così speciale e scintillante se chiudiamo gli occhi la bellezza più profonda del Natale arriva forte al cuore di ognuno di noi. Mai si scriverà abbastanza su questo periodo dell’anno da quanto è bello e misterioso.
Il Natale, senza mai stancarci, ci offre la possibilità di ripensarlo sempre e resta, pur cambiato negli anni, il luogo del cuore una somma indefinita di ricordi belli, di sensazioni buone, di gioia, luci, colori e sapori che hanno accompagnato e scandito la nostra vita fin da piccoli quando ancora ci era concesso sognare il nostro futuro e avere accanto tutte le persone importanti della nostra vita.
Il Natale è, dunque, senza dubbio, anche la festa del ricordo e ritorna ogni anno carico di emozioni, di poesia perché è un viaggio per il quale non serve fare la valigia tanto grande è il bagaglio dei ricordi che non ci abbandona mai. E allora, in questo anno così difficile, l’augurio o il regalo più bello da trovare sotto l’albero è forse, per ognuno di noi, la possibilità di conservare o ritrovare quei ricordi caratterizzati anche dalla fiducia in un mondo un po’ magico e in tradizioni semplici e profonde.
Valori preziosi che hanno scandito la nostra infanzia ma che, noi adulti, abbiamo inevitabilmente smarrito nel corso della nostra vita, perdendo con essi quel pizzico di sana magia che renderebbe tutto meno duro e difficile anche in questo particolare momento storico. Un cuore pieno di amore, uno spiraglio di luce per guardare al futuro, un po’ di pace, tanta speranza, buoni e sinceri propositi per il futuro, oltre le solite retoriche frasi, sono forse quello di cui tutti noi, adesso più che mai, abbiamo bisogno.