7.9 C
Casentino
lunedì, 31 Marzo 2025

I più letti

Il nocciolo e le sue prelibatezze

di Marco Roselli – In questo periodo, andando in giro per boschi e colline, apprezziamo il verde permanente delle conifere ma anche il profilo dei fusti spogli delle caducifoglie che in certi casi sembrano vere e proprie opere scultoree. Il nocciolo, che in Casentino abita dal fondovalle almeno fino alla zona del Castanetum, si lascia apprezzare anche per gli amenti, infiorescenze maschili che con il loro portamento pendulo appaiono come tanti monili indossati da divinità precolombiane. In Casentino la coltura del nocciolo è ormai una realtà consolidata, grazie alla lungimiranza di una azienda del territorio che per prima ha avviato un percorso che potrà suscitare l’interesse anche di altri imprenditori.

Aspetti botanici Pianta originaria dell’Asia Minore in Italia è diffuso in tutte le regioni, dalla pianura fino 1300 m di altitudine. Nelle zone appenniniche, come sopra indicato, si trova facilmente dalle colline fino ai territori del castagno e anche oltre. Appartiene alla Famiglia delle Corylaceae, comprendente numerose specie tra cui Corylus avellana (nocciolo comune); C. maxima (nocciolo di Dalmazia); C. colurna (nocciolo di Costantinopoli) ed altre. Il nocciolo è parente stretto del carpino e della betulla. A livello spontaneo ha un portamento cespuglioso vista la forte attitudine ad emettere polloni. La pianta raggiunge altezze tra i 2 e i 4 metri arrivando fino a un massimo di 7.

Il fusto è sottile e slanciato mentre la corteccia è di colore marrone grigio, precocemente glabra, con solcature longitudinali e lenticelle chiare. L’apparato radicale è molto superficiale e più o meno corrisponde all’ampiezza della chioma a seconda della struttura del terreno.

Le foglie sono alterne, rotondo-ovali con picciolo lungo. La pagina superiore è verde, poco pelosa mentre la pagina inferiore è più chiara; le nervature sono evidenti. Il nocciolo è una pianta monoica (una casa) con fiori riuniti in infiorescenze unisessuali. Quelle maschili, dette amenti, sono riuniti in gruppi di 2-4 situati all’ascella delle foglie dei rami dell’anno precedente. Con la loro fioritura, che avviene alla fine dell’inverno, prima della fogliazione, assumono un colore giallo dorato allungandosi oltre i 10 centimetri. Ogni amento è in realtà un insieme di tanti piccolissimi fiori, formati ciascuno da una squametta che protegge gli stami. I fiori femminili sono invece nascosti entro piccole gemme e contemporaneamente alla fioritura dei fiori maschili emettono gli stimmi, un ciuffetto di colore rosso presente all’apice e destinato ad accogliere i granuli di polline che viene diffuso dal vento. La fecondazione, tuttavia, avverrà solo successivamente, con la formazione completa dell’ovario, mentre la maturazione del frutto sarà completata solo a fine estate a seconda dell’altitudine.

Le varietà più diffuse «Tonda di Giffoni»: ha frutto medio con buona resa in sgusciato e di ottima qualità; si giova di impollinatori con varietà diverse. «Tonda Romana»: frutto medio-grosso, di buona resa in sgusciato, di ottime caratteristiche organolettiche; «Gentile delle Langhe»: tipica del Piemonte, molto pregiata per le eccellenti caratteristiche organolettiche ma poco adattabile a condizioni diverse dalla zona di diffusione.

Aspetti gestionali ed agronomici La necessità di ridurre i costi di coltivazione ha fatto introdurre tecniche colturali idonee a favorire la meccanizzazione, contribuendo a contenere le maggiori fisiopatie e integrando le pratiche di difesa nel rispetto dell’ambiente. Al posto del tradizionale cespuglio, nei nuovi impianti si preferiscono le forme a fusto unico; quelle prevalenti sono il vaso libero e il monocono. La tendenza attuale è per un aumento della densità di piantagione, tuttavia, tenendo conto della necessità di agevolare la meccanizzazione ed evitare la competizione per la luce è consigliabile non scendere sotto i 5 metri fra le file. La preparazione del terreno prevede un livellamento, la ripuntatura e un’aratura leggera con la quale interrare sostanza organica. La potatura di produzione va eseguita annualmente, in modo da eliminare il 10-15% della vegetazione lasciando una buona dotazione di rami con lunghezza fra 20 e 25 cm. Il ricorso all’irrigazione, specie nelle aree poco piovose o con precipitazioni mal distribuite, è indispensabile per ottenere produzioni soddisfacenti.

Potatura di produzione del nocciolo (tutte le forme di allevamento) Avviene a fine inverno prima della fogliazione. Il nocciolo produce sui rami di un anno per cui si eliminano i rametti che hanno prodotto l’anno precedente. Si cimano poco i rami a frutto vigorosi e si accorciano notevolmente quelli deboli e sottili. Nel primo anno d’impianto è bene impedire che i cespugli fruttifichino in quanto ciò va a scapito della robustezza.

Principali avversità del nocciolo Balanino del nocciolo (Curculio nucum) Il balanino del nocciolo è un coleottero curculionide. L’adulto è lungo circa un centimetro ed è caratterizzato da un lungo rostro al cui apice è presente l’apparato boccale. Le femmine, una volta avvenuto l’accoppiamento – da maggio a metà luglio – scavano con il rostro una piccola cavità nelle nocciole dove depongono le uova. Ogni femmina depone 20-30 uova e le larve, nate dopo un periodo di incubazione di 8-10 giorni, iniziano a nutrirsi del seme. Una volta raggiunta la maturità forano il pericarpo legnoso e si lasciano cadere al suolo per interrarsi e trascorrere l’inverno in una celletta, a circa 10-20 cm di profondità. In primavera le larve si impupano e dalla metà di maggio si rinvengono gli adulti sulle chiome. I danni sono causati essenzialmente dall’attività di nutrizione delle larve e la gravità del danno varia di anno in anno. Sulle giovani nocciole perforate dalle femmine per l’ovideposizione, il danno si manifesta con la caduta precoce di gran parte dei frutti.

Nocciole e prodotti derivati Partendo dalla nocciola si ottengono tantissimi prodotti di grande qualità. Dalle creme spalmabili (fondente, gianduia) al cioccolato con dentro le nocciole (nocciolato alla gianduia) al cioccolato fondente e al latte, per arrivare alle nocciole pralinate o tostate. Derivati di eccellenza in quanto si parte da una materia prima di elevata qualità, una filiera controllata e laboratori con notevole esperienza nel settore.

Conclusioni Le caratteristiche del Casentino ben si prestano alla coltura del nocciolo così come altre vallate della provincia. La coltura è interessante sia per chi riesce a chiudere la filiera, come abbiamo narrato nel presente articolo, sia per coloro che in piccole superfici intendono realizzare una integrazione del proprio reddito andando a proporsi per il conferimento a realtà strutturate. Un bel segnale per la nostra agricoltura grazie ad una pianta che in questo periodo si veste di bellezza.

Ultimi articoli

Panoramica privacy

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito internet www.casentino2000.it in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

Si tratta di un’informativa per il trattamento dei dati personali che è resa anche ai sensi dell’art. 13 Decreto legislativo 196/03 (di seguito Codice privacy) ed in ottemperanza con il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation).

L’informativa non è valida per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i nostri links, di cui Fruska s.r.l. non è in alcun modo responsabile.

Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è

Fruska s.r.l.

nella persona di Roberto Frulloni
presso la sede legale di via Rignano 11,
Bibbiena, 52011 (Arezzo).
P.IVA 02020850513
Indirizzo email: fruska@fruska.it

Luogo e finalità di trattamento dei dati

I trattamenti connessi ai servizi del Sito Web sito hanno luogo presso la predetta sede della società Fruska s.r.l. e sono curati solo da personale incaricato del trattamento, oppure da eventuali incaricati di occasionali operazioni di manutenzione.
Nessun dato derivante dal servizio web viene comunicato o diffuso a terzi.
I dati personali forniti dagli utenti visitatori che inoltrano richieste di invio di materiale informativo (richieste di informazioni, risposte a quesiti, ecc.) o altre comunicazioni (ordini) sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.

Tipi di dati trattati

Dati di navigazione
I sistemi informatici e le procedure software preposte al funzionamento del Sito Web acquisiscono, nel corso del loro normale esercizio, alcuni dati personali la cui trasmissione è implicita nell’uso dei protocolli di comunicazione di Internet.
Si tratta di informazioni che non sono raccolte per essere associate a interessati identificati, ma che per loro stessa natura potrebbero, attraverso elaborazioni ed associazioni con dati detenuti da terzi, permettere di identificare i computer che si connettono al sito.
In questa categoria di dati rientrano gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dagli utenti che si connettono al Sito Web, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’utente.
Questi dati potrebbero essere utilizzati al solo fine di ricavare informazioni statistiche anonime sull’uso del Sito Web e per controllarne il corretto funzionamento. I dati potrebbero essere utilizzati per l’accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del sito.

Dati forniti volontariamente dagli utenti visitatori
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di dati personali per accedere a determinati servizi, ovvero per effettuare richieste di informazioni agli indirizzi indicati sul Sito Web comporta la successiva acquisizione dei dati personali inseriti nella richiesta del mittente, necessari per rispondere alle stesse.
Specifiche informative di sintesi verranno progressivamente riportate o visualizzate nelle pagine del sito predisposte per particolari servizi a richiesta.