Il Partito Socialista Casentino sui disagi della SR71

Un Casentino unico e unito sarebbe stato il miglior mittente di una lettera che solo tre comuni hanno indirizzato ieri a Regione Toscana e Provincia di Arezzo.

Se i tre comuni stanno cavalcando la frustrazione, condivisa e legittima dei residenti casentinesi non è dato sapere ma venendo ai fatti una considerazione, scevra da retro pensieri, è obbligatoria.

La lettera (sicuramente tardiva da parte di chi amministra i nostri comuni) sollecita un intervento urgente e un coordinamento degli enti preposti sui 4 cantieri che interessano, simultaneamente, la SR71 nel tratto Bibbiena – Arezzo.

Come Psi Casentino condividiamo la richiesta, nel merito e nell’urgenza.

Una soluzione è necessaria al fine di consentire un civile spostamento quotidiano per i pendolari, sicuro e veloce per gli operatori sanitari e forze dell’ordine, più accogliente per i turisti. Tutto ciò che contribuisce all’apertura della “valle chiusa” é auspicabile e i lavori cantierizzati sono sicuramente utili al nostro Casentino, e alla viabilità di fondovalle.

È altrettanto pacifico che in questi giorni gli spostamenti da e verso Arezzo siano diventati insostenibili, in auto e nei bus sostitutivi del treno. Niente quindi contro i lavori, ma non è sostenibile la loro simultaneità.

Siamo convinti che i casentinesi meritino più attenzione, rispetto e coinvolgimento quando si prendono queste decisioni: è possibile, e anche doveroso, richiedere sacrifici quando necessario, ma devono essere motivati e soprattutto proporzionali ai benefici arrecati.

PSI Casentino