da Gruppo FUTURA, COMUNICATO STAMPA – Il sindaco di Pratovecchio Stia non si è neanche presentato alla Conferenza di Sanità della vallata, organizzata in occasione della presentazione del nuovo Direttore Generale della ASL, durante la quale tutti gli altri sindaci hanno cercato una soluzione alle difficoltà delle associazioni di volontariato che garantiscono il servizio di emergenza 118.
Da tempo in molti si fanno e ci fanno questa domanda: ma il sindaco Santini dov’è? Cosa ha da fare di così importante e urgente da saltare quasi tutti gli impegni istituzionali?
Perché ormai la lista delle assenze non solo si sta allungando, ma soprattutto si sta aggravando in termini di importanza degli eventi dove l’amministrazione di Pratovecchio Stia risulta non pervenuta. Fino a quando ha mantenuto la carica di Presidente del Parco abbiamo cercato di essere comprensivi, d’altronde doveva parlare con i ministri, mica poteva occuparsi delle quisquilie dell’incarico sindacale.
Dopo abbiamo pensato che avesse qualche indisposizione, cosa che può succedere a tutti, perché per farsi sostituire alla cerimonia del 4 novembre, appuntamento istituzionale per eccellenza, sicuramente doveva esserci un valido motivo.
Le nostre perplessità sono aumentate quando non l’abbiamo visto ai tanti momenti importanti della nostra vita comunitaria, nei quali si è fatto sostituire dai suoi assessori o dalla presidente del consiglio: Santa Cecilia, Santa Barbara, Virgo Fidelis, Fiesole sono solo alcune delle occasioni dove normalmente il sindaco rappresenta la comunità che gli ha assegnato il compito di guidarla. D’altronde, abbiamo pensato da persone di lunga esperienza amministrativa, l’importante è che sia presente qualcuno dell’amministrazione, se non è il sindaco peccato ma non si muore. Quindi zitti, nemmeno mezza polemica, proprio perché siamo convinti che l’opposizione abbia il compito di evidenziare carenze più di sostanza che di forma. Giunge però un momento in cui la presenza si trasforma in sostanza e allora non possiamo più restare in silenzio.
Nei giorni scorsi si è tenuta la conferenza di sanità casentinese, durate la quale il nuovo direttore generale della ASL si è presentato a tutti i sindaci della vallata.
Indovinate un po’ chi era l’unico assente?
Sempre lui, il sindaco Santini, che nell’occasione non ha avuto nemmeno il garbo di farsi sostituire da un assessore o finanche da un consigliere, giusto per far vedere che l’amministrazione di Pratovecchio Stia ci teneva a esserci.
Ma l’aspetto più grave non è quello della rappresentanza istituzionale, comunque rilevante davanti al massimo esponente della nostra ASL. Il motivo per cui abbiamo deciso di affrontare la questione è che proprio in occasione della presentazione del Direttore Generale è stato affrontato il tema, estremamente problematico, dell’emergenza 118 in Casentino, uno dei massimi elementi di criticità per la salvaguardia della salute nella nostra vallata. Alla presenza delle associazioni di volontariato, che sempre più faticano a sopportare i carichi di impegno per i turni dell’emergenza con il conseguente rischio di avere problematiche nella garanzia del servizio, i sindaci hanno cercato di approfondire le possibili soluzioni per risolvere la questione.
E Pratovecchio Stia, che tra l’altro vanta 3 solide realtà di volontariato impegnato nel 118, da chi era rappresentata? Da nessuno. In solo otto mesi siamo passati dalla promessa di far riaprire il punto nascita all’assenza persino sulle problematiche più impattanti per tutti, come l’emergenza del 118. Probabilmente qualcuno si aspettava qualcosa di più. Noi, in realtà, no, ma l’unica cosa che possiamo fare è segnalare quello che sta accadendo, sperando che almeno questo lo spinga a cominciare a fare il sindaco.
Perché una cosa è certa: sino a ora tutto ha fatto fuori che quello.