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sabato, 21 Dicembre 2024

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Insulino-resistenza e alimentazione

di Beatrice Boschi – L’insulino-resistenza è una condizione in cui le cellule del corpo rispondono meno efficacemente all’insulina, l’ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue. Questo fenomeno può portare a un accumulo di zucchero nel sangue, aumentando il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 e altre complicazioni di salute.

In una persona sana, l’insulina è prodotta dal pancreas e inviata alle cellule per facilitare l’assorbimento del glucosio, che viene utilizzato come fonte di energia. Nell’insulino-resistenza, le cellule non rispondono correttamente a questo segnale, riducendo l’assorbimento di glucosio. In risposta, il pancreas produce più insulina per cercare di mantenere i livelli di glucosio normali. Questa “iperproduzione” di insulina può portare nel tempo a una disfunzione delle cellule pancreatiche e a una costante iperglicemia, preludio al diabete di tipo 2. I fattori di rischio includono sovrappeso, obesità, vita sedentaria, stress cronico e, in parte, la genetica. Anche un’alimentazione inadeguata, ricca di carboidrati raffinati e zuccheri, può favorire l’insorgenza di questa condizione. Per prevenire e gestire l’insulino-resistenza, l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale.

Un piano nutrizionale mirato aiuta a controllare i livelli di zucchero e insulina nel sangue, migliorando la sensibilità insulinica. Una strategia efficace consiste nel preferire carboidrati a basso indice glicemico (IG), come i cereali integrali, che rilasciano il glucosio lentamente e in modo costante nel sangue, evitando i picchi glicemici. Gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati, invece, come quelli presenti in pane bianco, riso bianco, pasta raffinata e dolci, hanno un IG alto e causano un rapido aumento della glicemia. Evitarli o limitarli è essenziale per ridurre il rischio di sovraccarico insulinico. Oltre all’alimentazione, l’esercizio fisico è cruciale per migliorare la sensibilità all’insulina. L’attività fisica, sia aerobica che di resistenza, aiuta il corpo a utilizzare meglio il glucosio e riduce i livelli di insulina nel sangue.

Anche lo stress influisce sulla sensibilità insulinica, poiché l’ormone dello stress, il cortisolo, può interferire con la regolazione della glicemia. Tecniche di gestione dello stress, come la meditazione e la respirazione profonda, possono essere utili. In conclusione possiamo affermare che l’insulino-resistenza è una condizione diffusa che, se non trattata, può portare a complicazioni come il diabete di tipo 2. Tuttavia, una dieta equilibrata e mirata, può aiutare a gestire e migliorare questa condizione, promovendo anche una salute complessiva e un benessere duraturo. Affidatevi ad un professionista del settore e lasciate stare “il fai da te”!

Dott. SSA BEATRICE BOSCHI Biologa e nutrizionista, beatrice.boschi@virgilio.it – tel. 347 8482948

(Rubrica ESSERE L’Equilibrio tra Benessere, Salute e Società)

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