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giovedì, 2 Gennaio 2025

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Intervista esclusiva a Massimo Bianchi, nuovo responsabile del Pronto Soccorso

di Melissa Frulloni – Alla fine del 2018 ve lo avevamo presentato sul sito di CASENTINO2000, quando Massimo Bianchi era diventato il nuovo Direttore del Pronto Soccorso dell’Ospedale del Casentino.
Il suo curriculum è consistente ed inizia con una laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Firenze, con specializzazione in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. Poi ci sono i 5 anni da dirigente medico alla Medicina Interna di Arezzo, 5 anni da dirigente medico alla Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza ancora ad Arezzo, fino all’incarico di direttore UOSD di Pronto Soccorso sempre al San Donato. Alla fine approda in Casentino. 55 anni, vive nella vallata da 15 e già alla fine dello scorso anno parlava di questo incarico come del coronamento di un sogno “di una vita passata ad occuparmi di Emergenza”.
A distanza di mesi dall’inizio del suo “mandato” e soprattutto in concomitanza con i lavori al Pronto Soccorso di Bibbiena, abbiamo voluto sottoporgli alcune domande per capire meglio in che cosa consisterà la riorganizzazione del reparto di emergenza.
“Si tratta di una completa ristrutturazione che permetterà di rendere l’attuale Pronto Soccorso adeguato alle esigenze degli utenti, che in numero sempre crescente si presentano quotidianamente nel nostro presidio ospedaliero.” Ci ha spiegato Bianchi, che ha continuato. “L’aumento degli accessi nel 2018 è stato il più consistente della Sud Est, registrando un +8%. Una percentuale rilevante per un piccolo ospedale. Dimostra che si danno risposte adeguate e che i cittadini trovano un punto di riferimento importante nel nostro presidio.”
Sicuramente per il Casentino il PS rappresenta una risorsa importante, necessaria e irrinunciabile che permette a tutti i casentinesi, anche a quelli che vivono nei paesi più periferici o in zone montane (pensiamo a Badia Prataglia), di avere un punto di riferimento nella vallata. Un riferimento che non possiamo assolutamente perdere, anzi dobbiamo chiedere che migliori, sempre!
Cosa prevedono quindi i lavori? «Con i lavori verrà creato un nuovo accesso pedonale, differenziato da quello utilizzato dal 118. Sarà effettuato un ampliamento degli spazi per l’osservazione temporanea; sarà aggiunto un posto letto per l’osservazione breve intensiva e creata una postazione per l’isolamento del paziente con sospetta infezione. Le postazioni per le sale visita saranno dotate di un importante allestimento tecnologico che faciliterà il lavoro degli operatori: le colonne per pompe infusionali e monitor multiparametrici, la posta pneumatica per l’invio delle provette in laboratorio e strumenti per effettuare emogasanalisi. Anche le sale di attesa per i familiari saranno più ampie e confortevoli. Il cronoprogramma stilato ha previsto l’inizio dei lavori per il 26 agosto e la consegna della nuova struttura per fine dicembre.»
Già dallo scorso 22 agosto il Pronto Soccorso è stato spostato al piano inferiore dell’Ospedale, negli ex locali dell’Endoscopia, accanto alla Radiologia ed al Laboratorio Analisi.
“Ho chiesto a tutto il personale pieno impegno e collaborazione per il periodo necessario ai lavori di ristrutturazione per limitare i disagi che si potrebbero presentare, così come chiedo comprensione a tutti i nostri utenti.” Ha riferito Bianchi.
L’investimento previsto dalla ASL per questo intervento di ristrutturazione del PS è di 450 mila euro.”
In un nostro recente articolo abbiamo parlato del Pronto Soccorso Pediatrico che sarebbe attivo anche nell’Ospedale del Casentino in base alla delibera regionale 669 del giugno 2018, che definisce il “Modello organizzativo dell’Emergenza Pediatrica Ospedaliera”.
Nell’articolo (pubblicato nel numero di luglio di CASENTINO2000) avevamo intervistato Andrea Fiori, Presidente dell’Associazione Toscana Genitori Bambini Cardiopatici di Arezzo che si era detto soddisfatto del “definitivo riconoscimento del presidio di Bibbiena come punto di pronto soccorso pediatrico di base con accesso 24 ore su 24. La formazione degli operatori del PS è stata essenziale così come la possibilità di poter contare sulla diretta e stretta collaborazione con i pediatri del reparto di Arezzo ovviamente H24.”

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Dottor Bianchi ci conferma questa notizia? Potrebbe darci ulteriori informazioni sul PS Pediatrico del Casentino?  «Il presidio di Bibbiena è stato inserito nella rete regionale dell’emergenza pediatrica, quindi il paziente pediatrico trova un adeguato percorso nel territorio casentinese. Nel mese di giugno tutto il personale che lavora in Pronto Soccorso ha completato un percorso di formazione specifica, effettuato dai colleghi pediatri di Arezzo, con i quali è attiva una collaborazione H24. Il medico dell’emergenza che lavora nel nostro ospedale può, di fronte a patologie tempo-dipendenti, organizzare un immediato trasferimento all’ospedale pediatrico Meyer con l’attivazione dell’elisoccorso e allo stesso tempo, gestire in autonomia situazioni ordinarie e ben codificate. Potrà infine avvalersi di una consulenza specialistica differibile, inviando il paziente all’ambulatorio pediatrico (di cui vi abbiamo parlato nel numero di giugno di CASENTINO2000) dove il pediatra è presente in tre sedute settimanali. In questi ultimi mesi mi sono incontrato più volte con le associazioni di volontariato locali che hanno dimostrato una grande attenzione per il paziente pediatrico e massima collaborazione. Come già anticipato in un incontro con Fiori, individueremo uno spazio all’interno del nuovo Pronto Soccorso, idoneo all’accoglienza dei nostri piccoli utenti.»
Molti di voi sapranno che il Dottor Bianchi, oltre ad essere Direttore del nostro PS è anche Vicesindaco e Assessore alla Sanità del Comune di Talla, rappresentando quindi sia l’Azienda che il territorio, in quanto suo amministratore. Si sarà quindi sicuramente trovato e si troverà in futuro a sedere nello stesso momento alle due diverse parti del “tavolo”.
Dottore come pensa di conciliare queste due figure? «Sinceramente credo che questo possa rappresentare un valore aggiunto. È dal 2014, periodo nel quale lavoravo come responsabile del Pronto Soccorso di Arezzo, che rivesto il ruolo di Vicesindaco ed Assessore alla Sanità ed al Sociale nel Comune di Talla. Ho avuto modo di conoscere la realtà di un piccolo comune del Casentino con tutte le sue problematiche in ambito socio-sanitario che certamente sono molto diverse da quelle di in una grande città. Questa esperienza mi ha arricchito e in questi anni ho cercato di fornire il mio personale contributo di tecnico prestato alla politica. Se quindi mi si presenterà l’opportunità di sedermi a discutere di sanità e sociale sarà mio doppio interesse unire “le due parti del tavolo”, per garantire qualità ed efficienza nelle risposte che il Dipartimento di Emergenza Urgenza deve fornire ai cittadini casentinesi e che, in ultima analisi, deve essere anche obiettivo dell’Azienda.»
Non abbiamo dubbi che l’obiettivo di amministratori, politici del territorio e ASL debbano essere i cittadini, il Casentino e il soddisfacimento di richieste sanitarie e sociali fondamentali. Resta il fatto che abbiamo visto in questi anni come si muove l’Azienda; purtroppo conosciamo bene la politica sanitaria voluta dalla Regione, quella che punta al ribasso, che spinge l’utente a rivolgersi al privato, che accentra e lascia sole e sempre più degradate le periferie di distretto, ancora più disagiate le zone montane come la nostra. Non ci sorprende che “le due parti del tavolo” si trovino spesso in accordo e che vadano avanti nelle scelte sociali e sanitarie a braccetto… Lo abbiamo visto con il punto nascita, i patti territoriali; i nostri sindaci sono stati degli ottimi partner per la ASL (molto meno per noi cittadini casentinesi!) acconsentendo a tutto, dicendo sempre si, non opponendosi mai, neppure ad una singola scelta imposta dall’alto e voluta dalla politica sanitaria locale e regionale.
Ma noi abbiamo sempre fiducia nel prossimo e al Dottor Bianchi auguriamo di sfruttare fino in fondo questa sua duplice veste per metterla davvero a servizio della comunità e del territorio, perché come detto, purtroppo fino ad oggi chi si è seduto a quel “tavolo” ha fatto veramente poco per il Casentino e i casentinesi.

(tratto da CASENTINO2000 | n. 310 | Settembre 2019)

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