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lunedì, 25 Novembre 2024

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“La canzone del Badalischio”, canta Roberta Soldani

di Francesca Maggini – L’Italia è una terra ricca di antiche leggende, storie misteriose e il Casentino non ne è diverso. Terra magica racchiude in sé un affascinante universo di creature fantastiche, di storie occulte che spesso fanno da sfondo a miti e leggende che si tramandano da millenni e catturano l’attenzione e l’immaginazione delle persone da generazioni. Il libro Basilisco, Badalischi e altri fenomeni di Fabrizia Fabbroni, uscito qualche mese fa, aveva portato alla luce i significati più profondi e di molteplice e varia interpretazione sull’esistenza di questa strana creatura multiforme della quale si danno, da sempre, avvistamenti e tracce nei boschi e nelle foreste del Casentino.

Nelle varie presentazioni del libro, fatte da Fabrizia, hanno sempre preso parte, a diverso titolo e in modo articolato tanti artisti e studiosi di questo fenomeno e anche Roberta Soldani, poliedrica artista casentinese, che ha realizzato per Fabrizia oggetti preziosi in rame che richiamano l’esistenza del Badalischio. Da quegli incontri Roberta è divenuta parte integrante di un nuovo progetto che ha preso forma e si è concretizzato sulla scia delle pagine del libro. Del resto quando la passione si unisce all’arte ne esce sempre un piccolo grande capolavoro denso di significato. Ecco così che dall’incontro fra Fabrizia e Roberta è nata l’idea di una canzone sul Badalischio. Come ogni percorso artistico, più o meno complesso, anche una canzone racchiude in sé un processo creativo molto forte e affascinante che coinvolge tanti elementi e vari artisti ognuno con un ruolo diverso che tenendosi per mano affrontano un percorso creativo a vari livelli con l’obiettivo comune di colpire la mente e il cuore di chi ascolta. La Canzone del Basilisco è frutto di un percorso creativo profondo, nato dall’incontro in primis fra Fabrizia Fabbroni che ne ha scritto il testo e Roberta Soldani che ne è interprete, ideatrice ma anche colei che ha intessuto le fila di questo progetto e ha coinvolto l’amico e musicista Davide Norcini che ne ha scritto e arrangiato la musica.

Inizialmente Fabrizia aveva chiesto a Roberta di recitare o cantare brani tratti dal libro, poi i ruoli si sono invertiti e Roberta, con la sua infinita curiosità di artista, chiede a Fabrizia di scrivere un testo che possa richiamare il senso più vero e profondo del libro. Fabrizia coglie al volo questa opportunità e con entusiasmo invia a Roberta una serie di messaggi WhatsApp contenenti il testo di una nuova “creatura”. Roberta li legge, l’emozione sale e con l’amico e musicista Davide, ispirandosi a vicenda, hanno fatto il resto. La canzone che ne è uscita non è una semplice espressione di qualcosa di leggendario, non è qualcosa che richiama il folklore ma è l’espressione diretta e profonda di un elemento che, in un certo senso, ci appartiene, poiché fa parte della nostra storia casentinese e anche di noi stessi che siamo frutto di questa terra. Il testo ci porta ad una dimensione simbolica, spirituale, la canzone scorre veloce richiama il selvaggio, l’imprevedibile, qualcosa di straordinario che è frutto di un noi e riflette valori, paure e speranze. Parole e note, sapientemente intrecciate, trasmettono all’ascoltatore un’emozione, un brivido.

Con grande espressività artistica le parole di Fabrizia esprimono il senso più profondo del Badalischio, la musica, il ritmo, l’arrangiamento di un musicista attento come Davide e la grinta e la bravura di Roberta hanno fatto il resto. Dall’ascolto ne esce una positiva emozione, un’energia, un richiamo alla libertà della musica. Le parole evocano immagini… musica e parole con la loro profondità ed unicità riescono a toccare il nostro io più profondo e questa canzone ha la capacità di risuonare dentro di noi, suscitare emozioni e farci pensare alle molteplici interpretazioni e ai vari significati che possiamo dare al Badalischio. Ci spinge ad una dimensione emotiva, cognitiva, a qualcosa di profondo che sta dentro di noi e suscita pensieri. La canzone parla a tutti ricordandoci come, se lo vogliamo, un misterioso animaletto può assumere anche il significato di protettore del nostro universo. Le sonorità forti, i ritmi incalzanti fanno da cornice, del resto la musica parla una lingua universale poi ognuno ne dà la propria interpretazione in base al proprio essere e al proprio sentire.

La Canzone del Badalischio apre un mondo di sonorità e parole, ma poi lascia a tutti noi l’opportunità di interpretarne il contenuto come vogliamo. La voce profonda e toccante di Roberta si sposa alla perfezione con la musica di Davide che porta a ritmi marcati e richiama Battiato. Ascoltandola intraprendiamo un viaggio attraverso i meandri del tempo e dello spazio. Le parole e la musica si intrecciano trasportandoci in un mondo dove la realtà e la fantasia si fondono in modo incantevole e armonico… “come una stella o come una strana creatura, in un certo bagliore dritto dal cuore”!

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