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domenica, 24 Novembre 2024

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La Castellaccia: qui nacque Guido Monaco

di Terenzio Biondi – Venendo da Salutio, già prima di arrivare nel centro di Talla si vede benissimo, sulla cima di un colle che sovrasta il paese al di là del Torrente Capraia, l’antico abitato della Castellaccia, che sarebbe – secondo quello che si dice fra i tallesi – la vecchia Talla medioevale. E lì, oltre mille anni fa (tra il 992 e il 995), nacque Guido Monaco, l’inventore delle note musicali.

Anche altre città (Arezzo, Ferrara, Pomposa…) se ne contendono i natali, ma secondo la maggioranza degli studiosi non ci sono dubbi: Guido Monaco nacque a Talla.
E alla Castellaccia tutto ancora oggi parla di Guido Monaco.

Confesso che è quasi emozionante percorrere a piedi la “via musicalis” (si chiama proprio così) che dal borgo di Talla, attraversato con un ponticello il Torrente Capraia, porta prima alla Chiesa della Castellaccia e poco sopra alla casa natale di Guido Monaco (oggi sede dell’Ecomuseo della Musica), in un meraviglioso intrico di stradine, vicoli e piazzette lastricate in pietra.

La Chiesa della Castellaccia, dedicata alla Madonna del Conforto, ha un’origine antichissima (sembra sia anteriore all’anno Mille). È veramente bella, col suo campanile a vela che dall’alto domina il borgo di Talla e una lastra di marmo, posta sulla facciata anteriore accanto alla porta, ove ancora oggi si può leggere:
Un’antichissima tradizione,
avvalorata da reputati storici,
sempre ci disse che in questa
vecchia Talla ebbe i natali
l’immortale Monaco Guido
trovatore delle sublimi
note musicali

E fantastica, un centinaio di metri a monte, è la casa natale di Guido Monaco, da alcuni anni sede dell’Ecomuseo della Musica. Accanto alla porta d’ingresso, scolpita sulla pietra, la faccia serissima, quasi burbera, di Guido Monaco sembra fare la guardia alla sua casa e minacciare visitatori o paesani poco rispettosi di questo luogo incantato.

Ma a Talla si dice che ogni tanto Guido sorride, specie quando qualche tallese nelle stanze dell’Ecomuseo della Musica intona vecchi inni o canta vecchie canzoni o suona qualcuno degli antichi strumenti musicali.
Ma sarà vero?

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