Ormai sul tema “fusioni” in Casentino può succedere di tutto, soprattutto nel PD, che pare davvero aver perso la bussola su tutta la vicenda. Hanno fatto di tutto nel 2012 per affossare il Comune Unico e adesso vanno in ordine sparso sulla questione, ma c’è sempre uno “zoccolo duro” che è ben deciso a non vedere realizzata la possibilità che più temono: la nascita di uno o due comuni in Casentino con più di 15.000 abitanti. A quel punto addio rendita di posizione, addio poltrone e addio alla pretesa di fare il bello e il cattivo tempo nella vallata.
Il PD di Bibbiena, e soprattutto il sindaco di Talla Eleonora Ducci, con le dichiarazioni dei giorni scorsi hanno sostenuto la nascita in basso Casentino di un soggetto amministrativo che avesse queste caratteristiche.
Dall’altra parte è rimasto solo il sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini, con la sua “fusione dell’ultimo minuto” e, adesso, anche il PD di Talla che, evidentemente, invece di seguire e il proprio sindaco è molto più incline ad ascoltare le direttive di Ceccarelli e Dindalini.
Così mentre il sindaco auspica addirittura una fusione a sei comuni, il PD di Talla si limita a valutare una propria partecipazione alla fusione con Chiusi-Chitignano-Castel Focognano.
Peccato per loro che i cittadini, anche di Chiusi della Verna, la pensino in tutt’altra materia e che già in Regione siano state depositate le firme per la nascita del Comune Bibbiena-Chiusi-Ortignano.
Insomma il PD oltre ad aver perso la bussola, sembra davvero in ritardo e in affanno.
Il Casentino sta scappando di mano a Mister 18.000 preferenze che forse, invece di pretendere ancora di imporre la propria volontà ai cittadini e di cercare di impedire che il Casentino migliori la propria struttura amministrativa, dovrebbe avere il coraggio di venire a spiegare davanti a tutti perché le scelte della Giunta regionale di cui fa parte stanno portando l’Ospedale di Bibbiena al collasso e alla chiusura.
La discussione sulle fusioni sta lasciando segni evidenti in Casentino e sembra che un Virus stia contagiando il territorio… nel numero di CASENTINO2000 di febbraio, in edicola da domani, ne parliamo ampiamente…
COMUNICATO Pd di Talla: “valutare la fusione con Castel Focognano, Chiusi e Chitignano”
“L’indicazione del Pd di Talla: valutare l’adesione del nostro Comune al progetto di fusione che hanno già avviato i Comuni di Castel Focognano, Chiusi e Chitignano”. Il Pd di Talla sintetizza così l’esito della riunione di partito che ha visto anche la partecipazione dell’onorevole Donati, dell’assessore regionale Ceccarelli e del Segretario provinciale del Pd, Dindalini.
“Le ragioni che dovrebbero indurre il Comune di Talla ad orientarsi in questa direzione sono chiare. La fusione a 4 rappresenta un livello istituzionale ottimale, porta benefici economici in virtù dei trasferimenti statali e regionali ed evita il rischio di un possibile isolamento di Talla in seguito alla fusione di altri enti. L’ipotesi di aggregazione a 4 risponde anche all’invito fatto dai tre Comuni ed è la migliore alternativa al progetto non condiviso (nemmeno dal Pd) di un Comune unico per la vallata. Invitiamo quindi il comune di Talla ad attivare le procedure necessarie ad una verifica del progetto di fusione a quattro”.
Il Segretario del Pd di Talla
COMUNICATO del Comitato Spontaneo di Cittadini per la fusione dei Comuni di Bibbiena, Chiusi della Verna e Ortignano-Raggiolo
Il Comitato Spontaneo di Cittadini per la fusione dei Comuni di Bibbiena, Chiusi della Verna e Ortignano-Raggiolo accoglie positivamente la proposta del Sindaco di Talla, Eleonora Ducci:
“Le dichiarazioni del Sindaco di Talla, Eleonora Ducci, riguardo alla creazione di un grande Comune del Basso Casentino, in grado di rispondere meglio alle esigenze dei cittadini, sono sicuramente condivisibili.
Abbiamo sempre sostenuto la necessità di una semplificazione istituzionale – proseguono gli esponenti del Comitato – e abbiamo raccolto moltissime firme per promuovere la fusione dei Comuni di Bibbiena, Chiusi della Verna e Ortignano. Se la politica casentinese ritiene di fare un ulteriore passo in direzione della fusione anche con altri Comuni, cosa per altro da noi già affermata in passato, non mancherà il nostro impegno, non prima però di un incontro pubblico con i cittadini che promuoveremo per illustrare quanto già è stato fatto e per discutere di questa nuova interessante proposta.
Un Comune più grande – conclude il Comitato – è indispensabile per semplificare e rendere più efficiente la pubblica amministrazione, migliorando i servizi. La fusione comporterebbe maggiori trasferimenti da parte dello Stato e della Regione e la possibilità di attrarre investimenti. Questo è ormai un obbiettivo ineludibile e, se i Sindaci sono d’accordo, è opportuno proseguire in questa direzione.
Per noi resta prioritario lo svolgimento del Referendum nel 2016, che preveda la nascita del nuovo Comune entro i primi mesi del 2017, con la possibilità di accedere in tempi rapidi ai contributi Regionali e Statali che, per i prossimi dieci anni, sarebbero di estrema importanza per realizzare opere utili alla collettività e per dare ossigeno alle tante imprese che operano nel territorio”.
Comitato Spontaneo di Cittadini