Comunicato di SEL Casentino – Rapidamente Bernardini ha tirato fuori dal cilindro la nuova giunta…allargata. Verrebbe da dire, come si diceva una volta, todos Caballeros!
Sì perché la genialata del riconfermato sindaco è stata quella di trasformare tutto il Consiglio in giunta esecutiva. Oltre a nominare tutti i cinque assessori previsti alla legge, ha dato ad ogni consigliere una delega particolare, insomma ogni consigliere è un mini-assessore.
Così dopo cinque anni di esperienza Bernardini sembra non aver capito ancora come funzionano le istituzioni, ma è diventato un abile politico-politicante, nel senso che ha appreso la vecchia arte di comprarsi il consenso con tutte le possibili forme di regalie, anche personali.
La democrazia istituzionale funziona nella distinzione dei ruoli. Gli elettori eleggono un Consiglio ed un Sindaco, che ha il compito di scegliersi la sua giunta, che ha il potere esecutivo, tanto è vero che gli assessori possono essere non eletti, (anzi devono essere non eletti nei comuni al di sopra dei 15000 abitanti). Il consiglio nel suo complesso ha il compito( o almeno dovrebbe avere) di indirizzo e controllo. Se tutti i consiglieri hanno ruoli esecutivi, chi eserciterà il ruolo di controllo? Solo i pochi consiglieri di opposizione?
L’idea di trasformare il Consiglio dandogli ruoli esecutivi è anche formalmente in contrasto con la legge. Molti giuristi mettono in dubbio anche la legittimità delle deleghe. Comunque le deleghe ai Consiglieri devono essere deleghe particolari, non possono essere sostitutive di quelle della giunta, che deve avere al suo interno le competenze su tutti i settori. Ma la scelta di Bernardini è politicamente uno strumento per coinvolgere tutto il gruppo consigliare di maggioranza nell’attività esecutiva ed eliminare possibili dissensi. D’altra parte è lo stesso sindaco che inavvertitamente ce lo confessa quando afferma “Abbiamo deciso di assegnare deleghe specifiche a tutti i consiglieri e questo da un lato per favorire la partecipazione ed il pluralismo delle idee “
Già il pluralismo delle idee! Bernardini ha costruito la sua lista in modo trasversale, pescando a destra e sinistra in particolare nel campo del PD. Ha visto il rischio di non avere questa volta tutti soldatini muti pronti ad alzare la mano. Ed ha prevenuto il pericolo con finte gratificazioni. Perché con questa scelta in realtà Bernardini ha confermato una situazione: una gestione monocratica fondata sul duo Bernardini-Lorenzoni, che tengono in mano le leve fondamentali del potere. Agli altri briciole di deleghe più apparenti che reali come contentini per l’apporto elettorale assicurato. Ne è esempio il ruolo da vicesindaco, assegnato all’arch. Francesca Nassini, di fatto con deleghe ultraleggere, (e messa incredibilmente al terzo posto dell’elenco, ASSSSORE N.3, a conferma dello scarso ruolo che Bernardini affida al suo vicesindaco!). Ma il suo successo di preferenze andava comunque gratificato ed andava fidelizzata. (anche se aveva già avuto una gratificazione preelettorale, visto l’incarico professionale che sembrerebbe assegnatogli e che ci auguriamo abbia il buon gusto ora di rifiutare!).
Infine un’ultima osservazione. La cultura nemmeno degna di un Assessorato e lasciata come delega al Consigliere Conticini, ex vicesindaco ed ex assessore alla cultura! E’ un’altra dimostrazione di una mentalità per cui con la cultura non si mangia!
Ma lo sanno i Consiglieri che queste deleghe non servono a niente e che di fatto non hanno nessun potere di incidere?! O meglio servono al Sindaco a garantirsi sempre e comunque un’unanimità acritica su tutte le scelte.
Altro che trasparenza. Qui siamo alla complicità come sistema di potere!
SEL Casentino